Underneath the Arches – Adrian Melis
Prosegue, nel sito archeologico che conserva i resti dell’Acquedotto Augusteo del Serino nell’area Borgo Vergini – Rione Sanità a Napoli, Underneath the Arches, programma di arte contemporanea diretto da Chiara Pirozzi e Alessandra Troncone, in collaborazione con l’Associazione VerginiSanità, con la mostra “Terra asciutta” dell’artista cubano Adrian Melis.
Comunicato stampa
Prosegue, nel sito archeologico che conserva i resti dell’Acquedotto Augusteo del Serino nell'area Borgo Vergini - Rione Sanità a Napoli, Underneath the Arches, programma di arte contemporanea diretto da Chiara Pirozzi e Alessandra Troncone, in collaborazione con l’Associazione VerginiSanità. La terza mostra del programma ospiterà, dal 27 settembre al 15 novembre 2020, un intervento dell’artista Adrian Melis (L’Avana, 1985) dal titolo Terra asciutta.
La ricerca artistica di Adrian Melis si basa sull’analisi di specifici contesti socio-economici, a partire da Cuba, sua patria di origine, per arrivare ai Paesi europei in cui ha lavorato negli ultimi anni. Ricorrendo a temi e dinamiche che interessano il lavoro, Melis crea meccanismi che utilizzano deficit di partenza come possibile forza produttiva, dando vita in alcuni casi a vere e proprie catene di montaggio che coinvolgono persone terze nel raggiungimento degli obiettivi.
Con il progetto Terra asciutta, realizzato appositamente per Underneath the Arches, l’artista analizza e rende manifesto lo scarto esistente fra la funzione “attiva” e necessaria che in passato ha avuto l’Acquedotto Romano e il ruolo “passivo” e conservativo che oggi si richiede a quella stessa struttura. Adrian Melis, attraverso un’azione fortemente simbolica, innesca un nuovo processo in grado di restituire vitalità e funzionalità al luogo, trasformando così il bene archeologico in un luogo produttivo e non solo contemplativo. L’artista riattiva, in questo modo, l’originario flusso d’acqua grazie a un reclutamento di forza lavoro nell’area Vergini-Sanità e mediante l’utilizzo sperimentale della tecnica cinematografica della Foley art. L’impresa poetica, ma anche vana nella sua fugacità, coinvolge il visitatore in forma immersiva sia in occasione dell’inaugurazione, durante la quale sarà realizzata un’azione performativa, sia nel corso della mostra, attraverso la restituzione di un’installazione ambientale site specific.
Nato nel 2018, il progetto Underneath the Arches intende innescare un dialogo fra archeologia e arte contemporanea, generando relazioni fra la cultura materiale e immateriale del contesto locale e le ricerche artistiche internazionali, con l’obiettivo di attivare processi di promozione e valorizzazione del patrimonio storico esistente e della produzione contemporanea. Nei suggestivi spazi del tratto di acquedotto di epoca romana rivenuto nel 2011 al di sotto dello storico Palazzo Peschici Maresca in via Arena Sanità, artisti di fama internazionale sono invitati a realizzare installazioni temporanee in dialogo con il sito archeologico e l’area circostante.
Il progetto è realizzato con il contributo della Regione Campania, ha ricevuto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee e gode del patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. È supportato dalla Fondazione Morra e dal MANN - Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
BIOGRAFIA ARTISTA
Adrian Melis è nato a L’Avana, Cuba, nel 1985. Ha studiato all’Università dell’Avana e nel 2014/2015 è stato in residenza presso la Rijksakademie di Amsterdam. Nel 2014 è stato finalista del Future Generation Art Prize del Pinchuk Art Center. Le sue mostre personali includono 2768. 23,53. 8. 1958. 57%. 1000, Pori Art Museum (2020); Selective Memory, Adn Galeria, Barcelona (2018); Absolute silence does not exist, Fundación Cerezales, León (2018); Surplus Production Line, Adn Galeria, Barcelona (2015); STOCK, MAS – Museum of Modern Art, Santander (2013); New Production Structures, Adn Galeria, Barcelona (2012); The Value of Absence, Kunsthalle Basel (2013). Tra le mostre collettive: After Leaving | Before Arriving, 12th Kaunas Biennale, 2019; Hors Pistes, Centre Pompidou, Paris (2015); Bread and Roses, Museum of Modern Art of Warsaw (2015); Atopolis, Manège de Sury e WIELS contemporary Art Centre, Mons (2014); How To Work, Kunsthalle Basel (2012); FGAP, Pinchuk Art Center, Kiev (2014); Untitled (Two Takes on Crisis), de Appel Arts Centre, Amsterdam (2016); Artlab, Queens Museum of Art, New York, (2014); 10th Shanghai Biennale, Shanghai (2014). Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private, tra cui il MAS - Museo de Arte Moderno y Contemporáneo de Santander y Cantabria, il MACBA - Museu d'Art Contemporani de Barcelona, Collection Alain Servais, Collection Lemaître, Collection A. de Galbert, Collection Teixeiras da Freitas.
NOTA SULL’ACQUEDOTTO AUGUSTEO
Il tratto di acquedotto di epoca romana, rinvenuto nel 2011 al di sotto del Palazzo Peschici-Maresca, di proprietà dell’Arciconfraternita dei Pellegrini, rappresenta un’evidenza archeologica di fondamentale importanza, parte di un percorso di oltre 100 km, che dalle sorgenti di Serino arriva fino a Miseno. I ponti-canale, utilizzati come fondamenta del Palazzo, disegnano uno spazio stratificato, adibito nel corso dei secoli a cantina, rifugio, luogo di discarica. Aperto al pubblico nel 2015, il Sito è gestito dall'Associazione VerginiSanità che lavora ad un progetto complessivo di recupero, valorizzazione e fruizione, denominato AquaAugusta. Dal 2017 è parte di ExtraMann, una rete nata in collaborazione con il MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli per valorizzare il patrimonio culturale meno conosciuto della città.