Underneath the Arches. A Napoli arte contemporanea in un antico acquedotto romano. Le foto
Terza mostra del programma di arte contemporanea, a cura di Chiara Pirozzi e Alessandra Troncone, nei sotterranei dell’antico Acquedotto Augusteo del Serino, nel Borgo Vergini Sanità. Protagonista l’artista cubano Adrian Melis
Il legame tra archeologia e arte contemporanea torna sotto i riflettori a Napoli. Questa volta, ad animare l’antico Acquedotto Augusteo del Serino fino al 15 novembre è un’installazione ambientale site specific di Adrian Melis (L’Avana, 1985), terzo artista invitato per il programma culturale Underneath the Arches, a cura di Chiara Pirozzi e Alessandra Troncone, realizzato in collaborazione con l’Associazione VerginiSanità, con il supporto di Fondazione Morra e MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
UNDERNEATH THE ARCHES: LA RESIDENZA NEL RIONE SANITÀ
Durante la residenza nel Rione Sanità, quartiere simbolo di una periferia difficile e ora protagonista di una rinascita culturale, l’artista cubano ha dato vita a una catena produttiva che intende riattivare il corso di ciò che oggi non c’è più: l’acqua. A questo scopo, Melis si è servito della Foley Art, tecnica in uso nel cinema che permette la riproduzione di specifici suoni attraverso diverse tipologie di oggetti, attivati da alcuni abitanti della zona. “L’intervento di Adrian Melis riflette a più livelli sul concetto di rovina, stabilendo un nesso tra le rimanenze visibili nel sito archeologico e le difficoltà del presente” spiegano le curatrici.
LA PERFORMANCE IN ACQUEDOTTO
“Nel titolo, ‘Terra asciutta’, è racchiusa tale dualità: un luogo asciutto per mancanza dell’acqua, ma anche per l’assenza di strutture e sicurezze, da cui si generano forme di lavoro alternative che sfruttano la creatività e l’ingegno come materia prima”. Così, un’infrastruttura di epoca romana tra le più imponenti del mondo antico con uno sviluppo di circa 100 km è diventata teatro di un’azione performativa partecipata poi tradotta in installazione, ora visibile in questi sotterranei. Ecco le immagini…
– Claudia Giraud
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