Barcelona Updates: il miracolo di Swab, anche il leggendario Padiglione di Mies van der Rohe si cala per 4 giorni nel contemporaneo
A pochi metri dalla fiera, giusto ai piedi della collina di Montjuïc dove si erge il Museu Nacional d’Art de Catalunya, il giovane artista messicano Stefan Brüggemann interviene nel Padiglione con un omaggio al grande architetto modernista. The Wold Trapped in the Self (Mirrors for Windows), è il titolo dell’istallazione a cui a dato forma […]
A pochi metri dalla fiera, giusto ai piedi della collina di Montjuïc dove si erge il Museu Nacional d’Art de Catalunya, il giovane artista messicano Stefan Brüggemann interviene nel Padiglione con un omaggio al grande architetto modernista. The Wold Trapped in the Self (Mirrors for Windows), è il titolo dell’istallazione a cui a dato forma l’artista in occasione di Swab.
Per far fronte alla grande sfida che si sono proposti Lab’Bel -la Fondazionedel gruppo alimentario francese Bel – e Kognitif – una promettente piattaforma locale per artisti – il messicano mette in pratica la lezione delle famose massime del grande Van der Rohe “Less is more” (meno è meglio) e “Gott steckt im Detail” (Dio si cela nei dettagli).
Il mitico padiglione costruito in occasione dell’Esposizione Universale del 1929 accoglie un gesto tanto minimalista quanto radicale. Brüggemann sostituisce solo per 4 giorni le tre finestre della facciata principale con delle superfici riflettenti. La struttura del Padiglione resta così smascherata, con la luce bloccata all’interno, mentre quella esterna viene riflessa, un gioco tra opacità e trasparenza, esterno ed interno, che rivisita uno dei binomi fondamentali dell’architettura razionalista. Coinvolti anche nel progetto,la Fondazione Mies Van der Rohe ela Galleria Yvon Lambert (Parigi).
– Enrichetta Cardinale Ciccotti
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