Informazioni Evento

Luogo
CASA DI MARTINA SIMETI
Via Benedetto Marcello 48 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

solo su appuntamento scrivendo a [email protected]
Fino al 30 Aprile 2021
Venerdì e sabato dalle 12 alle 18
solo su appuntamento

Vernissage
04/12/2020

venerdì 4 e sabato 5 dicembre 2020
12 - 18

Curatori
Davide Stucchi
Generi
arte contemporanea, collettiva

Una selezione di gioielli, sculture, quasi-oggetti occupa gli spazi di un appartamento dove nuove persone si sono appena trasferite.

Comunicato stampa

MPP, MÊME PAS PEUR
a cura di Davide Stucchi

presso l'abitazione privata di Martina Simeti
Via Benedetto Marcello 48 - Milano

inaugurazione venerdì 4 e sabato 5 dicembre 2020
12 - 18
solo su appuntamento scrivendo a [email protected]

Fino al 30 Aprile 2021
Venerdì e sabato dalle 12 alle 18
solo su appuntamento

con opere di

Atelier E.B, BLESS, Diagonal Press, Ligia Dias, David Douard, D’HEYGERE, Mimosa Echard, Anna Franceschini, KAYA, Corrado Levi, Ducati Monroe+Fabio Quaranta, Giancarlo Montebello, Kaspar Müller, Rottingdean Bazaar, Cinzia Ruggeri, Bernhard Schobinger, Davide Stucchi, Tenant of Culture

---

Un oggetto decide di diventare indipendente e svincolarsi dalla sua relazione con il corpo. Una mostra collettiva che comprende artefatti prodotti da artisti, designer o aziende, scelti per la capacità che hanno di evidenziare la trasformazione del gioiello in qualcosa che interagisce con chi lo indossa in modo diverso.

Una selezione di gioielli, sculture, quasi-oggetti occupa gli spazi di un appartamento dove nuove persone si sono appena trasferite. Così come i nuovi inquilini ricordano le loro consuetudini domestiche precedenti, questi oggetti pur mantenendo alcune attitudini risalenti a quando venivano indossati, si trovano ora protesi verso nuovi scenari. Non sono affatto spaventati!

Même pas peur è un’espressione francese e, come tale, è difficile da tradurre in altre lingue. Martina parlava francese quasi più spontaneamente dell’italiano quando ci siamo conosciuti, perché si era appena trasferita da Parigi. Per comprendere quell’espressione mi aveva suggerito di immaginare un/a bambin/a che si rivolge ad un altro/a, per dirgli che non gliene importa assolutamente nulla.. può avere anche un’accezione provocatoria ma anche utile a proteggersi come quando si grida a qualcuno: vai via!

Martina Simeti aveva già usato “Même pas peur” come titolo della prima edizione di una mostra su gli ornamenti per il corpo, che precedeva lo svelarsi del programma della galleria. Alcuni l’hanno considerato un riferimento a "Chp?" (Chi ha paura?), un progetto di Gijs Bakker.

Abbiamo iniziato a parlare di quest’idea subito dopo esserci conosciuti durante l’organizzazione di una conferenza che Susan Cianciolo doveva tenere a NERO. Durante la mia conversazione con Susan, ho avuto la visione di una collana composta dalle nostre domande e risposte e da lì è iniziato tutto.