Claudio Marini – Restless Time

Informazioni Evento

Luogo
ROMBERG ARTE CONTEMPORANEA
Viale Le Corbusier , Latina, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Martedì - Sabato 16 - 19:30 | Lunedì e mattine solo su appuntamento

Vernissage
06/12/2020

ore 11

Artisti
Claudio Marini
Curatori
Italo Bergantini, Daniele Zerbinati
Generi
arte contemporanea, personale

Romberg Arte Contemporanea presenterà “Restless Time”, una mostra di lavori inediti di Claudio Marini, curata da Italo Bergantini e Daniele Zerbinati nell’ambito della trentacinquesima stagione espositiva della Galleria.

Comunicato stampa

Il prossimo 6 dicembre 2020 (ore 11-13 | 16-19) Romberg Arte Contemporanea presenterà “Restless Time”, una mostra di lavori inediti di Claudio Marini, curata da Italo Bergantini e Daniele Zerbinati nell’ambito della trentacinquesima stagione espositiva della Galleria.
Opere di piccolo (35x30cm), medio (50x50cm) e grande (70x70cm, 70x60cm) formato, a scandire una sorta di quadreria in tre sezioni variamente direzionate, certificano il rinnovamento tonale di quel linguaggio, depositario di gestualità sciamaniche, secolari feticismi, scarti sintetici addossati a pulsioni primordiali, che talvolta in passato affondava nell’amalgama della colorazione multipla (Cascami, Bandiere e Periferie di non lontana memoria), sino a riacquisire, oggi, energia idraulica a basso rischio di ipercromatismo. Marini preserva le tensioni strutturali della sua pittura - la polarità espansa di fluido e materia, resina e ferro, ipercinesi e attrito, dispersioni convergenti e organicità cauterizzate, uno e zero in interazione asimmetrica - pur riqualificandone capillarmente la sovrastruttura in senso desaturativo: nuove aporie visuali irretiscono le convulsioni della retina, i cascami paiono riprodurre lo spettrogramma di un tambureggiare sommesso, ma è il nero plastico - non già l’impuro bianco - a figurare ora, ribollendo, un’anticamera del nostro mondo ibridato. Dove la paura impallidiva, il gigantismo dei totem di domani si erge a copertura dell’angusto gap fisico che tenta di pacificare l’occhio, altera potenziali sincronismi e là collassano i cardini del tempo orizzontale, sospingendo le polveri della Babilonia che sarà.

Come nella precedente esposizione “Fairies”, Lorenzo Pennacchi interverrà in “Restless Time” con un racconto interamente ispirato alle opere in mostra.