Veneto: nasce Il Cantiere Art Gallery: street art, food & beverage. Si parte con Tellas e StenLex
Lo spazio polifunzionale, nato dalla riconversione di un ex hangar industriale di 400 mq dai soffitti alti 8 metri, oggi ospita una galleria d'arte, un ristorante e cocktail bar d'eccellenza. Domani un distretto artistico
La pandemia non ferma l’apertura di nuovi spazi d’arte che studiano strategie di sopravvivenza in questo momento così complicato e incerto. Stiamo parlando de Il Cantiere Art Gallery di Villorba (Treviso), uno spazio polifunzionale nato dalla riconversione di un ex hangar industriale di 400 mq dai soffitti alti 8 metri, che oggi ospita una galleria d’arte, un ristorante e cocktail bar d’eccellenza. “Con l’apertura del Cantiere art Gallery abbiamo voluto proporre un nuovo concetto di galleria d’arte”, spiegano ad Artribune i giovani soci fondatori supportati in questa avventura da volti noti dell’imprenditoria (in particolare un imprenditore collezionista mecenate) e da una galleria d’arte internazionale.
UN NUOVO SPAZIO PER LA STREET ART
“Il nostro obiettivo era quello di condividere l’arte contemporanea con un ampio pubblico, di ogni età, apportando quindi alla tradizione nuova freschezza. Da qui è stato studiato un piano di attività che potesse portare un importante afflusso di persone all’interno della galleria, dando in questo modo visibilità agli artisti: la strategia che abbiamo scelto è stata la creazione di un cocktail bar di livello all’interno dello spazio espositivo”. Nel calendario delle attività della galleria, che ha l’obiettivo di approfondire la street art, l’arte urbana e le sue evoluzioni e posizionarsi in questo segmento, Il Cantiere inaugura il 10 dicembre (per durare fino al 20 febbraio) una mostra di Sten Lex e Tellas, con quattordici opere, tra tele e stencil su poster con sostegni in ferro e vetro, di cui due inedite e site specific.
UNA RIFLESSIONE SULLA STORIA DELLA CONTROCULTURA
Il progetto a cura di Marcello Francolini, nasce da una riflessione sui concetti fondamentali nella storia della controcultura street e su tutte le sue declinazioni: in un momento in cui la street art continua a sollevare dibattiti e polemiche, è anche uno spunto per una riflessione sulla fruizione all’interno di gallerie e musei di questa forma d’arte nata illegalmente. L’evoluzione riguarda anche i programmi del Cantiere che così ci anticipa: “Il concetto di fondere la galleria d’arte con altre attività è risultato vincente e abbiamo deciso di ampliare il Cantiere art gallery. Il progetto futuro prevede la creazione di un distretto artistico, all’interno del quale saranno presenti nuove attività, con caratteristiche diverse ma tutte riunite sotto tre regole di base: la qualità, l’ecosostenibilità e la bellezza”.
– Claudia Giraud
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati