Artribune Podcast: Rubriche d’aria di Carico Massimo. Parla la filosofa Federica Giardini

Rubriche d’Aria è a cura di Juan Pablo Macías e Alessandra Poggianti ed è uno dei canali di “On Air”, nuovo progetto dell’associazione culturale Carico Massimo dedicato all’aria. Il primo episodio è con la filosofa Federica Giardini

Rubriche d’aria è il canale podcast di On Air la piattaforma che il collettivo di Livorno Carico Massimo, nato nel 2012, dedica all’aria, all’atmosfera, al respiro. A cura di Juan Pablo Macias e Alessandra Poggianti offre un appuntamento settimanale con le voci di artisti, filosofi, curatori, storici, scienziati per riflettere su un elemento di comunanza socioculturale quale è l’aria. Al centro di controversie politiche ed economiche che “inquinano” la sua trasparenza, l’aria contiene in sé la possibilità di un cambiamento, la sua assenza/presenza pervade il nostro immaginario e stabilisce una relazione tra noi e il cosmo. Tra coloro che hanno aderito e presteranno le loro voci al progetto figurano, tra gli altri, Giacomo Bazzani, Eva Brioschi, Sandra Burchi, Cecilia Canziani, Lara Conte, Vincenzo Estremo, Pietro Gaglianò, Valeria Montoya, Maria Pecchioli, Ramona Ponzini, Cesare Pietroiusti, Ella Krajewska & Gregor Neurer, Iacopo Seri, James Sherry, Giuseppe Tagarelli, Pier Luigi Tazzi. Una selezione di questi contenuti, realizzati grazie al supporto di Regione Toscana, Comune di Livorno, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, sarà proposta su Artribune.

Ascolta “Federica Giardini – Rubriche d’aria a cura di Juan Pablo Macias e Alessandra Poggianti” su Spreaker.

IL RACCONTO DI FEDERICA GIARDINI

Federica Giardini inaugura «Rubriche d’aria» con una argomentazione che, da “L’oblio dell’aria” di Luce Irigaray, arriva alla privatizzazione dell’aria. Da lì, alla correlazione tra livello di particolato dell’aria con il tasso di diffusione del virus, il passo è breve.
“Invento qui il termine atmomensori sul calco degli agrimensori di Luce Irigaray, con cui mi sono formata, dal film « Les arpenteurs » di Michel Soutter. La farsa (la « Merda d’artista » in scatola di Manzoni) diventa tragedia: l’aria pura in vendita, la racconta Marco D’Eramo in « Dominio ». Sui carbon credits e altre invenzioni per fare profitto dall’impensabile, ho scritto di recente. Note sulla formazione del valore”, spiega. Dopo la laurea in Filosofia all’Università di Pisa, la Giardini ha lavorato sul rapporto tra filosofia e psicoanalisi. Ha quindi approfondito la dimensione corporea dell’intersoggettività all’incrocio tra fenomenologia e filosofia della differenza. Le ricerche più recenti utilizzano la differenza come operatore per affrontare alcuni temi portanti della filosofia politica, dalle relazioni di obbedienza/disobbedienza all’estensione dell’ambito politico all’ordine delle relazioni tra umano e non umano.

https://on-air.caricomassimo.org/

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Redazione

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