Rachele Moscatelli – Icon
Rachele Moscatelli, per la sua prima mostra personale allo Studio d’arte Cannaviello, presenta circa 20 lavori su carta pensati per gli spazi della galleria.
Comunicato stampa
Rachele Moscatelli, per la sua prima mostra personale allo Studio d'arte Cannaviello, presenta circa 20 lavori su carta pensati per gli spazi della galleria. L’esposizione testimonia l’interesse dell’artista per la rappresentazione della figura femminile indagata da un lato come icona di bellezza pubblicitaria e dall’altro come depositaria dell’affetto ma anche del dolore materno, come avviene nell’iconografia sacra. Nella volontà di unire contemporaneità e tradizione, voleri e valori, l'artista affronta con un linguaggio semplice e diretto l’aspetto estetico, sociologico e antropologico della questione dell’identità femminile, accantonando gli ideologismi a favore di una presa diretta con la realtà e l’esperienza personale. I ritratti sono realizzati attraverso stratificazioni di ritagli provenienti da riviste di moda o da frame estratti da vecchi filmini, che sono poi tradotti in pittura. Giuseppe Frangi scrive: «una femminilità antica e ultramoderna nello stesso tempo. Antica perché fonte di simbologie ancestrali; ultramoderna perché dotata di una sensibilità che gioca in anticipo sui tempi. [...] L'antico fa da base di tanti suoi lavori, l'ultramoderno si palesa invece in quei capovolgimenti linguistici che spezzano le immagini, che le lasciano fluttuare in uno spazio immaginario». Al centro c’è sempre la figura della donna, affascinante ma ferita dall’impatto con la modernità. Così questi corpi diventano una testimonianza contemporanea di una sacralità perduta.
Dopo i suoi studi all'Accademia di Brera, dove si diploma cum laude nel 2018, Rachele Moscatelli (1993) inizia il suo percorso artistico collaborando con lo Studio d'arte Cannaviello. Le sue opere, dal punto di vista contenutistico, racchiudono vari spunti tratti dal mondo della moda unito a quello dell'arte, con un forte accento sull'identità femminile. Anche formalmente il suo lavoro è generato dall'unione di differenti elementi che vanno dalla grafia, alla manipolazione fotografica fino alla pittura, stesa in strati di colori sovrapposti e ripetuti.