Gorizia e Nova Gorica Capitali Europee della Cultura 2025. Titolo torna in Italia dopo Matera2019
Divise dai conflitti nel passato, ora unite da intensa cooperazione, le due città si sono imposte di diventare Capitale Europea della Cultura transfrontaliera di Italia e Slovenia e hanno vinto. Insieme a loro anche Chemnitz in Germania
A distanza di pochissimo tempo da Matera Capitale Europea della Cultura 2019, torna in Italia il titolo che promette investimenti strutturali e di risorse intellettuali. Gorizia in Friuli Venezia Giulia e Nova Gorica – la parte slovena di Gorizia – sono, infatti, le città designate per il 2025. L’annuncio arriva direttamente da un luogo simbolo per entrambe, ovvero piazza Transalpina dove una volta passava la “cortina di ferro” che separava la Jugoslavia dall’Occidente. Oggi la piazza è il fulcro del progetto di candidatura basato sull’idea di superamento dei confini.
DOPO MATERA, RITORNA IN ITALIA IL TITOLO DI CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA
“Un riconoscimento importante per la prima candidatura transfrontaliera di due città un tempo divise e oggi riunite dalla comune appartenenza all’Unione Europea“, è il tweet che arriva dalla Farnesina. Le due città, in precedenza separate dal confine di stato italo-jugoslavo e poi italo-sloveno, ora sono di fatto unite dal 21 dicembre 2007, giorno in cui la Slovenia è entrata nell’area Schengen e che ha provocato la definitiva caduta delle barriere doganali. La nomina a Capitale Europea della Cultura è un titolo che viene attribuito ogni anno a due città appartenenti a due diversi Paesi comunitari. Un’iniziativa che si pone l’obiettivo di tutelare e promuovere la diversità e l’integrazione delle diverse anime della cultura europea: valorizzazione e cooperazione sono le parole d’ordine che animano il progetto. Infine, uno degli scopi è quello di generare un significativo indotto economico con casi di successo notevoli come ad esempio Marsiglia qualche anno fa.
GORIZIA E NOVA GORICA CAPITALI EUROPEE DELLA CULTURA 2025 (INSIEME A CHEMNITZ IN GERMANIA)
Insieme con Gorizia / Nova Gorica, è stata scelta un’altra città di frontiera come Chemnitz, in Germania. Situata al confine con la Repubblica Ceca, Chemnitz è famosa per i duri combattimenti che l’hanno vista al centro della Seconda Guerra Mondiale. “Ora abbiamo a disposizione 5 anni fantastici davanti a noi per trasformarci”, commenta in un post su Instagram il team di GO!2025 Nova Gorica Gorizia, comitato promotore della candidatura a Capitale Europea della Cultura delle due città che hanno sbaragliato la concorrenza di avversarie fortissime all’interno della Slovenia (a cui spettava la nomina assieme alla Germania appunto) come Lubiana e Pirano, “e mettere insieme arte, tecnologia, sport, economia, patrimonio culturale, turismo e salute grazie all’aiuto di oltre 250 partner in tutta Europa e molti altri progetti entusiasmanti in arrivo!”. L’Italia, poi, avrà nuovamente il suo turno per nominare la Capitale Europea della Cultura nel 2033. Per ingannare l’attesa da qualche anno a questa parte il governo italiano ha inventato il progetto di Capitale Italiane della Cultura, un gara tra le città del paese che sta dando qualche frutto positivo. Per quest’anno (prorogata per il prossimo), Capitale Italiana della Cultura è Parma.
– Claudia Giraud
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