Soprintendenza nazionale del patrimonio subacqueo: Barbara Davidde è a capo dell’istituzione
La nuova istituzione del Mibact, con sede a Taranto e due centri a Venezia e Napoli, è ora operativa con l’insediamento della Soprintendente Davidde: si occuperà della salvaguardia dei siti archeologici sommersi nelle acque del nostro Paese
Sarà l’archeologa sottomarina Barbara Davidde a capo della nuova Soprintendenza nazionale del patrimonio subacqueo, con sede a Taranto e due centri operativi a Venezia e Napoli, che si occuperà della salvaguardia dei siti archeologici sommersi nelle acque del nostro Paese. Si tratta, infatti, di una delle novità della riforma entrata in vigore dal 5 febbraio 2020, anche nota come “riforma della controriforma” che nell’agosto 2019, in piena crisi di Governo, l’ex ministro Alberto Bonisoli aveva firmato, ribaltando così l’assetto dell’organizzazione dei musei statali e togliendo ad alcuni di essi l’autonomia gestionale. Con il nuovo regolamento, invece, il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini ha conferito nuovamente lo stato di autonomia a quei musei ed esteso la medesima condizione ad altre istituzioni museali del territorio nazionale, concentrandosi soprattutto a sud e nelle isole, oltre ad aver condotto alla nascita di 10 nuove Soprintendenze – 6 di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, 3 Soprintendenze archivistiche e bibliografiche oltre alla già citata di archeologia subacquea – e di due nuove direzioni generali: Creatività Contemporanea e Sicurezza Patrimonio Culturale. Istituita nel dicembre 2019 e ora operativa con la recente nomina della Soprintendente Davidde da parte del ministro Franceschini, la Soprintendenza per il Patrimonio subacqueo con sede a Taranto, con autonomia speciale, è una struttura che “avrà cura dello svolgimento delle attività di tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo”, come dichiarato dal sottosegretario alla presidenza con delega alla programmazione economica originario di Taranto Mario Turco.
CHI È BARBARA DAVIDDE
Direttrice del Nucleo Interventi per l’Archeologia Subacquea dell’Istituto Centrale per il Restauro, Funzionario Archeologo presso l’Istituto Centrale per l’Archeologia e membro dal 2019 dello STAB, il comitato tecnico scientifico dell’UNESCO per la Convenzione del 2001 sulla Protezione del Patrimonio Culturale Subacqueo, docente di Archeologia Subacquea presso l’Università di Roma TRE, Barbara Davidde inizia la sua carriera nel 1987 e, nel corso degli anni, dirige missioni archeologiche subacquee in Yemen e Oman. Inoltre, ha partecipato a cantieri archeologici subacquei in Francia, Libia e in diverse località italiane. Dal 2015 a oggi per l’ICR è responsabile scientifico, responsabile unico del procedimento e direttore dei lavori del recupero e pronto intervento conservativo dei relitti romani e dei materiali rinvenuti nel porto antico di Napoli, nel corso dei lavori per la realizzazione delle stazioni della linea 1 della Metropolitana di Napoli (Piazza Garibaldi e Piazza Municipio). Inoltre, è il funzionario responsabile dell’ICR per Convenzioni di ricerca e formazione, stipulate con Enti di ricerca e Università italiane e straniere, riguardanti la sperimentazione di prodotti per il restauro di manufatti di provenienza subacquea, per il restauro delle strutture archeologiche sommerse e per l’aggiornamento professionale di personale addetto ai beni culturali.
UN PROFILO INTERNAZIONALE
La sua attività è stata da sempre caratterizzata da intense e solide relazioni ed esperienze lavorative in ambito internazionale, per la condivisione di modelli manageriali di successo per la gestione e la valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo. Investimenti orientati ad una concezione moderna ed efficace del patrimonio archeologico, anche subacqueo, in una logica di una maggiore fruibilità. Infine – aspetto fondamentale per la gestione di una soprintendenza così singolare e dalle proporzioni enormi, considerato che l’oggetto della sua tutela e valorizzazione, il Mar Mediterraneo, circonda l’Italia da tre lati, con oltre 7000 km di coste e comprende altri mari più piccoli – la notevole capacità di acquisire fondi, sia a livello nazionale che internazionale. “L’archeologia subacquea è uno dei settori di ricerca più importanti del nostro Paese”, ha dichiarato il ministro Franceschini in occasione dell’insediamento della Soprintendente. “Siamo un paese circondato dal mare e abbiamo un ricco patrimonio culturale sommerso che va ancora studiato, salvaguardato e valorizzato. Con la nomina della Soprintendente Davidde, a cui faccio gli auguri per l’importante compito che è chiamata a svolgere, le operazioni di tutela e le attività di ricerca troveranno nuovo impulso e nuovo slancio”.
– Claudia Giraud
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