Qual è la forma del suono? Il cortometraggio dello studio Blo Que
Fondato a Madrid da Pablo Coppel e Quique Rodríguez, lo studio Blo Que ha realizzato un corto sulla rappresentazione visiva del suono e del linguaggio umano. Un progetto interdisciplinare, tra arte, ricerca scientifica e nuove tecnologie
Petali che fluttuano nell’aria, blocchi di ghiaccio che si sciolgono e si ricompongono seguendo il ritmo di una danza incessante. E poi ancora neon luminosi trasformati in onde sonore, giochi d’acqua e superfici in alluminio che si deformano a seconda dell’intensità dei rumori a cui vengono sottoposte. Sono solo alcuni degli elementi protagonisti del nuovo cortometraggio dello studio spagnolo Blo Que: un video di appena due minuti realizzato con l’intento di studiare la rappresentazione visiva del suono e del linguaggio umano.
IL VIDEO DI BLO QUE
Presentata come “saggio visivo” sui canali web dello studio, l’opera – dal titolo Dialogo – attinge a piene mani dagli studi teorici di artisti come Charles Amirkhanian, John Cage e Fritz Winckel: musicisti e sperimentatori che hanno “sfidato” i canoni convenzionali dell’ascolto, offrendo nuove prospettive al nostro rapporto con il suono.
Una volta premuto il “play”, a colpire è soprattutto l’interazione fra arti antiche, elementi naturali e meccanica moderna (quest’ultima rappresentata da quattro dispositivi appositamente costruiti, in grado di convertire le vibrazioni della voce umana in impulsi cinetici). Un progetto trasversale, affascinante eppure difficile da incasellare: si tratta di arte, musica o divertissement per smanettoni e amanti delle nuove tecnologie?
– Alex Urso
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