Il tempo regola l’atto: due opere per una mostra – Benedikt Hipp / Claudio Verna
Il secondo episodio de Il tempo regola l’Atto**, ciclo di appuntamenti proposto da Monitor per la programmazione invernale, crea un dialogo tra le opere di due artisti di diversa generazione, Claudio Verna (Guardiagrele 1937) e Benedikt Hipp (Monaco 1977).
Comunicato stampa
Il secondo episodio de Il tempo regola l’Atto**, ciclo di appuntamenti proposto da Monitor per la programmazione invernale, crea un dialogo tra le opere di due artisti di diversa generazione, Claudio Verna (Guardiagrele 1937) e Benedikt Hipp (Monaco 1977), innescando una riflessione profonda sulla forma e sul colore attraverso la pittura e la scultura intese come linguaggi universali e simbolici.
Claudio Verna è annoverato tra gli esponenti più noti della pittura analitica e protagonista in prima linea nei decenni successivi di un discorso, anche teorico sulla pittura, oltre che naturalmente pratico attraverso la sua ricca carriera espositiva. Verna, muovendosi tra tradizione, rivoluzione, resistenza, è testimone fedele di una storia del linguaggio della pittura e alla sua identità, sia sul piano della rappresentazione, sia su quello esistenziale e sensibile. Una ricerca costante che si è accompagnata a una riflessione arguta e alla partecipazione a un dibattito accesso per ridefinire gli elementi del fare pittorico, il processo di realizzazione e percezione, la modulazione e la relazione dei campi di colore, ribadendone l’assoluta centralità.
In mostra a Monitor uno dei rari dipinti di formato tondo realizzati dal Maestro: ’Oro antico’ presenta infatti i colori più iconici utilizzati dal pittore: l’ocra, il giallo, l’arancio. Il gesto, il moto della mano dell’artista, il segno che muta in maniera ritmata avanzando dalla profondità della superficie, trasformano il dipinto in un’esplosione di luce e colore, in un giallo infuocato caro a Van Gogh, di cui il dipinto è suggestione e memoria allo stesso tempo.
La pittura e la scultura sono i medium che Benedikt Hipp utilizza per introdurci nel suo immaginario carico di simbologia e riferimenti culturali: dal potere iconografico di oggetti e ex voto e l’interconnessione tra parti del corpo, fino alla relazione con la filosofia e i fenomeni naturali legati al tempo e alla trasformazione, dall’analisi della dimensione umana come di quella ambientale e sociale dell’esistenza.
Benedikt Hipp, attualmente borsista presso l’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, conduce in maniera fluida e parallela la ricerca sui due diversi linguaggi, realizzando per le sue mostre – dalle gallerie agli spazi museali - un armonico dialogo tra lavori pittorici di diversa dimensioni, sculture e grandi installazioni.
Per il secondo episodio de Il tempo genera l’atto è stata scelta l’opera Aeon W3, appartenente alla più recente serie di sculture in argilla prodotte dall’artista. Questo nuovo complesso ciclo di opere, è stato seguito da Hipp personalmente, in tutte le fasi di realizzazione, attraverso la costruzione nel proprio atelier di Monaco di un forno giapponese, l’Anagama, fondamentale per la tecnica del wood firing.
La combinazione tra il fuoco, elemento primordiale e sacro e l’argilla, uno dei materiali più usati fin dall’antichità per produrre oggetti, materia duttile che si trasforma a contatto con l’energia irradiata dal calore, riconduce questa serie di lavori ad una dimensione profondamente atavica ma anche contemporanea nelle forme e nelle colorazioni. La particolare patina, prodotta dalla cottura nel forno, avvolge le sculture come una pelle sottile e cangiante. Le forme, richiamando in parte figure primordiali e parti di corpi, ma anche pietre fossili, si presentano come un luogo della trasformazione e della transizione
Come accade per i dipinti di Hipp, l’immagine si compone e si ricompone evocando i processi ciclici della natura capace di generare sempre nuove forme.
Le opere in mostre ci guidano verso lo studio articolato che i due artisti perseguono sul colore e sulla forma ma anche sulla matericità dell’opera e sulla sua trasformazione, nonché sulla nostra percezione, dandoci la possibilità di spingerci oltre l’immagine ma anche di tornare all’essenza del linguaggio della pittura e della scultura.
*A partire dal 10 dicembre e per tutto il mese di gennaio la galleria MONITOR ospiterà un ciclo di mostre a calendario “irregolare”: Il tempo regola l’atto.
Ogni appuntamento presenterà solamente due opere di due artisti a confronto che saranno fruibili per un periodo di tempo breve e indeterminato.
** In conformità con le linee guida dell’attuale D.P.C.M e per evitare assembramenti, l’apertura di ogni ciclo di mostre non prevede una serata di opening. La mostra sarà aperta al pubblico a partire dalla data indicata e visitabile secondo gli orari consueti di apertura della galleria (mar - ven ore 13.00-19.00). Per visitare la mostra non è richiesta prenotazione, ma le entrate saranno contingentate e si potrà accedere solo se muniti di mascherina propria.
BIO
Benedikt Hipp (Munich 1977, lives and works in Munich)
Selected solo shows: 2018 Abisso Calypso, solo show at Monitor, Rome; Benedikt Hipp, Solo exhibition, Museum Villa Rot, Burgrieden, Germany; Solo show, Galerie Kadel Wilborn, Dusseldorf, GE; 2016 Vacation from Human, Nicolas Krupp, Basel, CH; 2015 The Educated Monkey, Monitor, Rome; Wilhelm-Hack-Museum, Ludwigshafen, GE; 2013 Bleibsel als Reflex, Kadel Willborn, Düsseldorf, GE; 2012 Luxstät, Kunstpalais Erlangen, GE; 2011 V on Türnach Thule, Kadel Willborn, Karlsruhe, GE; 2010 Atlasohne Vermerk, Bielefelder Kunstverein, GE; 2009 Art Statements / Art Basel 40, CH; Noch-Nicht-Mehr, Schürmann Berlin, G E; Deutsche Bundesbank Sammlung, Frankfurt a.M., GE; 2007 L EIHHAUS, Galerie Iris Kadel, Karlsruhe, GE; 2004 Außer Sicht, Galerie Hermeyer, München, GE
Selected group shows: 2019 Composting the Universe, Kunst-Und Kulturzentrum, Montabaur, DE Oxalis, CCA Gallery, Mallorca 2018 Blind faith, Curated by Julienne Lorz, Daniel Milnes, and Anna Schneider, Group show, Haus Der Kunst, Munich; 2017 Toward the glacial regions, Monitor Lisbon; Blind Faith. Between the Visceral and Cognitive in Contemporary Art; Kult! Legenden, stars un bildikonen, Zeppelin Museum, Friedrichshafen, GE; 2016 painting is a painting is a painting...Galerie Tanja Wagner, Berlin, GE; Corale, curated by Monitor, P420 and Spazio A, Frigoriferi Milanesi, Milan, IT; 2014 Bielef eld Contemporary. Zeitgenössische Kunst aus Bielefelder Privatsammlungen, Bielefelder Kunstverein, GE; Un’ Idea di Pittura I, Monitor, Rome, IT; 2012 Made in Germany II, Kunstverein Hannover; Sprengel Museum; kestnergesellschaft Hannover, GE; 2011 Secret Societies, CAPC de Bordeaux, Bordeaux, FR; Secret Societies, Schirn Kunsthalle, Frankfurt, GE; 2010 Van Bommel van Dam Prize, Museum Van Bommel van Dam, Venlo, NL; 2009 Lothringer 13, Städtische KunsthalleMünchen, München, GE; 2008 NICHTS IST EINDEUTIG, Weltraum, München, GE; Kerlin Gallery, Dublin, IR; Do you have expectations?, wartesaal, Zürich, CH; 2007 Kunststudenten stellenaus, Bundeskunsthalle, Bonn, GE; 2006 Figuration II, Galerie Hermeyer, München, GE; 2004 Schule der Malerei, Diözesanmuseum Freising, GE; Schule der Malerei, Galerie der Hochschule Bildende Künste, Dresden, GE.
Claudio Verna (Guardiagrele 1937)
Selected Shows: 2018 Discorso sul segno, Monitor Rome, Claudio Verna. Colore Assoluto, MAG; 2017 Works from 1967 to 2017, Cardi Gallery, London; 2015 Marc Selwyn fne art, Los Angeles; 2013 CLAUDIO OLIVIERI – CLAUDIO VERNA. IN PARALLELO, Pinacoteca Civica, Convento del Carmine, Marsala ; I colori agili, MONITOR, Rome 2011; Festa antologica, Fondazione Mudima, Milano; 2007; Works between 1967 – 2007, Museo Nazionale d’Abruzzo, Castello Cinquecentesco, L’Aquila; 2002 Mara Coccia Association; 2002 Frankfurter Westend Galerie, Frankfurt; 1998 Antologica 1959 – 1998, Palazzo Sarcinelli. Cinquecentesco, 1989 Frankfurter Westend Galerie, Frankfurt; 1980 Lo Spazio Gallery, Naples ; XXXIX Venice Biennal, Venice; 1979 Galleria del Milione, Milan; 1970 XXXV Venice Biennial
Selected Group Shows: 2019 Solo figura e sfondo, curated by Davide Ferri, Bologna; 2018 Carte, dal Futurismo ad oggi, Gallery Edyeuropa, Rome Senza tema, Studio La Città, Verona Abstracta, da Balla alla street art, Museum Gagliardi, Noto1968. Un anno, CSAC, Centro studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, Parma 2017 Pittura analitica ieri e oggi, Mazzoleni, Turin, IT; Corale, curated by Monitor, P420, Spazio A, FM Centro per l’Arte Contemporanea, Milan; 2015 Le stanze d’Aragona, curated by Helga Marsala and Andrea Bruciati, Villino Favoloro, Palermo; Pittura Analitica II, Primo Marella Gallery, Milan; Pittura Analitica I, Primo Marella Gallery, Milan; Visione Analitica. Percorsi della nuova pittura degli anni Settanta, Villa Brandolini, Pieve di Soligo (TV); Un’idea di pittura, astrazione analitica in Italia 1972 1976, Casa Cavazzini-Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, Udine; 2014 Pittura analitica in Italia: gli anni Settanta, Labs Gallery, Bologna; 2011 Distillati d’arte contemporanea, Fondazione Genti d’Abruzzo, Pescara; 2010 La passione per l’arte contemporanea nelle collezioni Galleria d’arte moderna e contemporanea, Bergamo Il Circuito dell’Arte. Artisti, Gallerie, Musei, Collezionisti, Museo Pietro; 2009 Struttura – pittura: i protagonisti e le opere, Palazzo del Duca, Senigallia Pensare pittura (Una linea internazionale di ricerca negli anni settanta), Contemporanea di Villa Croce, Genova; 2008 Per una collezione del disegno contemporaneo, Accademia di San Luca, Roma Viaggio in Italia: l’arte italiana dal 1960 al 1990, Neue Galerie, Graz Viaggio nell’arte italiana 1950 – 80 (Cento opere dalla Collezione Farnesina), Santiago del Cile, Lima, Buenos Aires e Guadalajara; 2007 Pittura analitica 1970 – 1980, Museo della Permanente, Milano; 2005 Un secolo di arte italiana (Lo sguardo del collezionista. Opere della Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto; Attraversare Genova, Percorsi e linguaggi del contemporaneo: anni 60–70, d’arte contemporanea di Villa Croce, Genova; Il miraggio della liricita. Arte astratta in Italia dopo il 1945, Liljevalchs Stoccolma ‘60/‘90 Trenta anni di avanguardie romane, Palazzo dei Congressi, Roma 1978 Biennale di Venezia,