World on a Wire. Rhizome e Hyundai insieme per l’arte digitale
L'associazione americana Rhizome stringe una partnership biennale con Hyundai per promuovere l'arte tecnologica. Apre a Pechino il 28 gennaio la prima mostra, una collettiva sul tema della simulazione. Il programma sarà visibile anche online su un sito web dedicato.
L’associazione culturale statunitense Rhizome, fondata nel 1996 a New York e affiliata con il New Museum dal 2003, ha stretto un importante accordo con Hyundai Motor per l’organizzazione di eventi dedicati all’arte digitale. La partnership, secondo l’annuncio ufficiale, ha come obiettivo la promozione e l’esposizione di progetti artistici che utilizzano le tecnologie digitali tra il 2021 e il 2022. Ad inaugurare il programma, una grande mostra collettiva intitolata World on a Wire, in apertura il prossimo 28 gennaio a Pechino nella sede di Hyundai Motorstudio, ma anche online su un sito web dedicato.
L’IMPEGNO DI HYUNDAI NEL SETTORE ARTISTICO
L’azienda sudcoreana, non nuova alle collaborazioni con il mondo dell’arte – basti pensare alle Commissions della Tate Modern o al progetto Art + Technology, 3D: Double Vision, presentato negli spazi del Los Angeles County Museum of Art – rafforza così il suo impegno nel settore e si concentra in particolar modo sulla sperimentazione tecnologica: “La visione di Hyundai, ‘Progresso per l’Umanità’, ci ha sempre guidato in tutto ciò che facciamo. La partnership con Rhizome riflette il nostro principio guida, e speriamo che questa iniziativa possa ispirare e sostenere le persone appassionate di arti creative, specialmente i questi tempi difficili”, ha commentato Wonhong Cho, Executive Vice President e Head of Customer Experience Division di Hyundai Motor, “invitiamo tutti a fare esperienza di questa mostra, da qualsiasi posto del mondo, per scoprire le infinite possibilità aperte dall’incontro tra l’arte e la tecnologia”.
WORLD ON A WIRE: LA MOSTRA
World on a Wire, che dopo la tappa cinese viaggerà verso altre sedi Hyundai a Mosca (aprile-luglio) e a Seoul (maggio-agosto), sarà incentrata su tecnologie come la realtà aumentata, la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale, mettendo insieme alcune delle esperienze artistiche più interessanti degli ultimi anni, selezionate dal team di Rhizome. In mostra, secondo le prime dichiarazioni, ci saranno “forme di vita sintetiche” e verranno esplorate “le potenzialità e le poetiche della simulazione computerizzata”. Il titolo è preso in prestito da un film cult diretto nel 1973 da Rainer Werner Fassbinder per la televisione (in italiano Il mondo sul filo): una narrazione distopica che esplora i lati più surreali e oscuri delle tecnologie di simulazione, con al centro un immaginario programma di realtà virtuale chiamato Simulacron-1.
– Valentina Tanni
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