In certi ambiti, diciamo culturalmente più patinati, ricorrere a terminologie tecniche, riferimenti aulici o lemmi ricercati viene spontaneo, è quasi necessario. C’è il rischio però di allontanarsi da quella che in genere è la missione primaria, condividere.
Daniela Collu, nota sui social come Stazzitta, lavora sicuramente nella direzione opposta. In Un minuto d’arte: 60 capolavori per riscoprire il piacere dell’arte senza filtri, senza soggezione, e con uno sguardo libero. Il tuo non si perde in formalismi, andando dritta al nocciolo della questione. Sarà perché è una speaker radiofonica, o perché il libro è la versione cartacea di sua seguitissima rubrica su Instagram, ma quel che ne è derivato è una guida galattica per autostoppisti dell’arte. Pochi fronzoli, concetti base, aneddoti per fare bella figura, ironia e stupore a dosi illimitate.
DA INSTAGRAM ALLE LIBRERIE
Tutto è iniziato durante il lockdown quando, a partire da qualche storia su Instagram, Collu ha riscontrato fra i follower grande interesse per le sue pillole su opere e monumenti. Nella vita, come nell’arte, non si butta via niente, così ha rispolverato i suoi studi accademici e li ha trasformati con freschezza e ironia.
In ogni pagina ci porta a un’immersione rapida, e per niente appesantita, in un’opera specifica da lei selezionata. Del resto rapidità e leggerezza erano due delle lezioni che Calvino ci lasciava per il futuro. Insomma relegare la creazione artistica a una sorta di attività da colletti bianchi i cui professionisti non si sporcano le mani, né fisicamente né emotivamente, non funziona. L’arte è per tutti. Ed è forse questo il fil rouge del libro che, tra aneddoti e rebus, induce a porsi sempre nuove domande, tipo come si indovina un dipinto falso? Cos’è la melanconia?
60 CAPOLAVORI DA LEGGERE IN UN’ORA
Il libro si apre con le Ninfee di Monet e termina con una disamina del pene, con un focus specifico sull’arte del Cinquecento. Incontriamo i Chapman (per cui Collu ha un debole) e Cindy Sherman, Anish Kapoor e poi Kandinsky. Senza dimenticare i più classici da Vinci, Botticelli, Borromini, Klimt e Rothko. Non solo opere ma anche definizioni e personaggi.
Ad esempio, parlando di Kiki de Montparnasse, l’autrice scrive: “Una delle donne più celebri del suo tempo, immortalata in una foto celeberrima del suo fondoschiena, e no, non parlo di Emily Ratajkowski”. La Collu mischia presente e passato, arte alta e bellezza post-moderna, con voli pindarici e arguzie.
Memore della lezione del Vasari, c’è il pettegolezzo e c’è l’amore, come nel caso di Marina Abramović a cui sono dedicati ben due capitoli, grazie alla joint-venture con Ulay.
Così, pagina dopo pagina, potrete scoprire che a Mimmo Rotella è ispirato il personaggio di Moriconi nel film Un americano a Roma (proprio Awanagana), che Andy Warhol ha partecipato a Love boat, oppure che a Michelangelo hanno contestato il naso del David.
Se vuoi scoprire il rapporto tra Achille Lauro e Rembrandt e che c’entra Magritte con Tinder, questo è il libro giusto. In fondo, come ha scritto Julian Barnes, l’arte non si limita a catturare e trasmettere l’eccitazione, il brivido della vita. A volte, fa anche di più: è quel brivido.
‒ Lucia Antista
Daniela Collu ‒ Un minuto d’arte: 60 capolavori per riscoprire il piacere dell’arte senza filtri, senza soggezione, e con uno sguardo libero. Il tuo
Vallardi, Milano 2020
Pagg. 144, € 16,90
ISBN 9788855053037
www.vallardi.it
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