Fate presto. Le Fondazioni bancarie emiliano-romagnole fra le prime a scendere in campo: aiuti a beni culturali, scuole e imprese nelle aree terremotate
In questa giornata triste e piena di paura, in tutto il nord Italia, le Fondazioni bancarie delle zone colpite dal sisma si sono riunite insieme ai vertici dell’ACRI, l’associazione nazionale delle fondazioni di origine bancaria. Nella fattispecie, si tratta della Fondazione Carisbo, della Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna e delle fondazioni colleghe […]
In questa giornata triste e piena di paura, in tutto il nord Italia, le Fondazioni bancarie delle zone colpite dal sisma si sono riunite insieme ai vertici dell’ACRI, l’associazione nazionale delle fondazioni di origine bancaria. Nella fattispecie, si tratta della Fondazione Carisbo, della Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna e delle fondazioni colleghe di Modena, Ferrara, Cento, Mirandola e Carpi, le quali hanno riflettuto sugli ingenti danni a persone, attività produttive e beni culturali, provocati dagli accadimenti degli ultimi giorni.
“È stato sottolineato – si legge nel comunicato appena diramato dagli uffici stampa delle fondazioni – che un’area produttiva che contribuisce al 1% del PIL Nazionale e al 10% del PIL della Regione è oggi in gravissime difficoltà”. Fabio Roversi Monaco, Marco Cammelli, Andrea Landi, Piero Puglioli, Milena Cariani, Edmondo Trionfini, Gian Fedele Ferrari – questi i nomi dei presidenti – hanno, in virtù del proprio ruolo nel territorio, annunciato di aver individuato le modalità di intervento diretto su scuole, beni culturali – questi enormemente feriti dalle scosse che hanno colpito la provincia di Modena e Ferrara, si veda l’articolo in primo piano sull’homepage di Artribune -, mentre per le imprese si lavorerà di concerto con le banche correlate.
Il gruppo di lavoro così composto, oltre a raccogliere i dati e a costruire una scala delle priorità per razionalizzare gli interventi, si adopererà per coinvolgere nel piano non solo l’ACRI, nazionale e regionale, che già sostiene le operazioni, ma anche gli Enti locali, la Regione, e le altre Fondazioni emiliano – romagnole.
– Santa Nastro
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