Caravaggio ai Musei Reali

Informazioni Evento

Luogo
MUSEI REALI
Piazzetta Reale 1 10122 , Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Da martedì 27 aprile a domenica 2 maggio, biglietteria 9-18 (costo € 13, gratuito fino a 18 anni, € 2 da 18 a 25 anni).

Dal martedì 4 maggio aprirà il percorso completo dalle 9 alle 19 (ultimo ingresso ore 18, costo € 15, gratuito fino a 18 anni, € 2 da 18 a 25 anni).

Da lunedì 26 aprile la mostra Capa in color nelle Sale Chiablese sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 21 con tariffe consuete (www.capaincolor.it).

L'ingresso ai percorsi di visita il sabato, la domenica e i festivi, sarà possibile esclusivamente con prenotazione e/o acquisto on line effettuato entro le 24 del giorno precedente.

Vernissage
27/04/2021

no

Biglietti

Da martedì 27 aprile a domenica 2 maggio: ridotto € 13 Da martedì 4 maggio: intero € 15 Ridotto: € 2 (ragazzi dai 18 ai 25 anni) Gratuito per i minori 18 anni, insegnanti con scolaresche, guide turistiche, personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, membri ICOM, disabili e accompagnatori, possessori dell'Abbonamento Musei, della Torino + Piemonte Card e della Royal Card. L'ingresso per i visitatori over 65 è previsto secondo le tariffe ordinarie.

Artisti
Michelangelo Merisi da Caravaggio. Un pittore tra luci e ombre
Uffici stampa
SPIN-TO
Generi
arte antica

Da Roma un capolavoro dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica.

Comunicato stampa

Arriva ai Musei Reali di Torino il San Giovanni Battista di Caravaggio, che sarà esposto dal 25 febbraio al 30 maggio nelle sale dedicate ai pittori caravaggeschi della Galleria Sabauda.

L'opera, realizzata tra il 1604 e il 1606, proviene da Roma dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica grazie a uno scambio promosso dalle direzioni dei due musei in occasione della mostra L’ora dello spettatore. Come le immagini ci usano (Roma, Palazzo Barberini, 2 dicembre 2020 - 5 aprile 2021). L’esposizione romana accoglie infatti nel suo percorso la rarissima tavola di Hans Memling con la Passione di Cristo, conservata alla Galleria Sabauda.

L'evento espositivo, sostenuto dalla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e da Reale Mutua, è una straordinaria opportunità per portare all’attenzione del pubblico le collezioni di due grandi pinacoteche italiane e il genio dei loro insuperati maestri.

Caravaggio, uno dei pittori più celebrati e amati di ogni tempo, con il suo stile audace e innovatore sperimenta nei primi anni del 1600 nuove composizioni di soggetto sacro e profano, popolate da personaggi raffigurati nell’immediatezza della loro umanità e arricchite da frammenti di natura morta. Tra queste si colloca anche il San Giovanni che raffigura “il Battista”, uno dei santi più venerati dalle chiese cristiane, asceta spesso considerato come l’ultimo dei Profeti. Caravaggio lo mostra ancora adolescente, in un momento di riposo nel deserto, dove trascorse gran parte della sua esistenza. La figura, avvolta in un mantello rosso, emerge dall’oscurità, il volto in penombra e le mani indurite dal sole, lo sguardo schivo e malinconico rivolto al buio oltre la cornice, come sorpreso da una misteriosa presenza. Accanto, gli oggetti che ne qualificano l’identità: la croce di canne e la ciotola per i battesimi.

L’opera, scortata dal Corpo dei Carabinieri, è arrivata a Torino il 24 febbraio scorso e sarà esposta per i prossimi tre mesi in una sala del percorso permanente della Galleria Sabauda. La mostra-dossier permetterà di presentare al pubblico uno dei capolavori del pittore che con il suo linguaggio rivoluzionario seppe cambiare il corso della storia dell’arte, ma sarà anche un’occasione unica per mostrare lo stretto dialogo che intercorre con le opere di quei pittori italiani e stranieri, di prima e seconda generazione, che furono profondamente influenzati dalla sua pittura. Alcuni, come Giovanni Baglione, coetaneo del Merisi e suo acerrimo nemico, interpretano solo esteriormente i modelli del maestro; altri come Valentin, Vignon, Ribera e Serodine ripropongono con grande rigore l’umiltà mistica dei santi a partire da invenzioni caravaggesche. Altri ancora, come Antiveduto Gramatica e Orazio Riminaldi, guardano al profondo naturalismo e alle nuove tematiche introdotte dal Merisi, mentre il pittore olandese Matthias Stomer porta avanti nei suoi quadri a “lume di notte” i vigorosi contrasti tra luci e ombre. Caravaggio affascina i grandi collezionisti del tempo e anche i Savoia: come mostrano le opere esposte, anche la casa reale piemontese si aggiorna subito sulla moderna pittura di realtà, ampiamente documentata negli inventari degli anni Trenta del Seicento. Sarà Orazio Gentileschi a donare proprio al duca sabaudo Carlo Emanuele I, nel 1623, la splendida pala con l’Annunciazione, una delle sue opere più intense e significative.