Biennale di Berlino: l’artista Kader Attia sarà il curatore dell’edizione 2022
Sognare la ripartenza: l'arista francese di origini algerine guiderà la nuova edizione della prestigiosa kermesse, mentre alla coppia Mircan-Redzisz spetterà la curatela della prossima Biennale Encounters a Timisoara
La dodicesima edizione della Biennale di Berlino si farà, e sarà tutta nelle mani di Kader Attia. Ad annunciare la nomina del popolare artista francese di origini algerine con base a Berlino è stato il comitato di selezione internazionale, ancora una volta composto da personaggi di altissimo livello come l’artista Yael Bartana, la docente Beatrice von Bismarck e Gabi Ngcobo, già curatrice della Biennale di Berlino 2017. Quella di Attia non è l’unica nomina curatoriale rivolta a un artista, piuttosto che a un curatore vero e proprio o un docente: la scelta era stata condivisa anche qualche anno fa da Manifesta (2016) e dalla Biennale di Istanbul (2017) – che avevano scelto rispettivamente Christian Jankowski e la coppia artistica Elmgreen e Dragset.
DECOLONIZZARE L’ARTE
Non ci sarebbe potuto essere nome migliore: Attia, molto attivo come artista e intellettuale, è abituato ad affrontare di petto questioni controverse. La sua pratica artistica si concentra sul concetto di resistenza culturale attraverso le emozioni, e da anni affronta i temi del colonialismo artistico e del conflitto tra distruzione e riparazione in un’ottica inclusiva delle minoranze e delle loro prospettive. Per questo ha portato alla ribalta la questione della restituzione dei manufatti coloniali da parte dei musei occidentali in un recente video creato per la Kunsthaus di Zurigo, The Object’s Interlacing, rivendicando con forza un sottotesto di riappropriazione identitaria. Nel luglio dello scorso anno, l’artista era stato costretto a chiudere il suo spazio-agorà a Parigi, La Colonie, dato che la maggior parte delle sue entrate generate suo bar e caffetteria. Una grossa perdita di dialogo e crescita per la città: nonostante Attia abbia base a Berlino, infatti, aveva reso questo spazio un punto di aggregazione culturale indipendente molto rilevante della capitale francese, ospitando conversazioni su colonialismo e razzismo.
LA BIENNALE DI INCONTRI D’ARTE
In questi giorni, poi, sono emersi i nomi dei curatori e docenti Mihnea Mircan e Kasia Redzisz per la nuova Encounters Biennial. Questa edizione, la quarta, si terrà a Timișoara, Romania, dal 1ottobre al 14 novembre 2021: nell’intenzione degli organizzatori vuole rispondere all’attuale contesto pandemico con due progetti che esplorano l’empatia e la responsabilità come valori che guidano la nostra esistenza. Investigando i vari modi di essere una collettività come modi alternativi di essere nel mondo, i curatori esploreranno simultaneamente alcune trasformazioni che influenzano l’atto della percezione di sé.
– Giulia Giaume
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati