In difesa dell’ambiente. Una mostra collettiva a Lecce
Dalla denuncia dei crimini contro la natura all’educazione allo sviluppo sostenibile e al cambiamento radicale degli stili di vita, attraverso l’arte contemporanea. Si muove in questo solco tematico la collettiva “Worldview, antropologia dell’ecovisione”, a cura di Dores e Rose Sacquegna, alla Fondazione Palmieri di Lecce. Protagonisti 21 artisti, curatori, attivisti a livello internazionale, intervenuti a difesa dell’ambiente.
Adottare una nuova prospettiva universale, una nuova “ecovisione”, caratterizzata dalla consapevolezza dell’impatto ambientale causato dalla specie umana sulla Terra, grazie all’arte contemporanea. È questo l’obiettivo di Worldwiew, antropologia dell’ecovisione, collettiva e progetto di ricerca ospite della Fondazione Palmieri di Lecce.
La mostra, organizzata da Primo Piano LivinGallery, in partnership con lo Ionion Center for the Arts and Culture di Cefalonia, coinvolge ‒ in una visione corale ‒ 21 artisti, curatori, attivisti e registi a livello nazionale e internazionale. Come stigmatizza Dores Sacquegna: “Educare alla sostenibilità ambientale significa attivare processi virtuosi di cambiamento complessivo dei comportamenti e degli stili di vita”.
LE OPERE IN MOSTRA
Worldview riunisce opere che spaziano tra i diversi linguaggi artistici: dalle installazioni multimediali alla video art, dalla pittura alla fotografia, dalla performance agli short film. Si parte, in anteprima nazionale, dall’opera di Pam Longobardi, artista eco-femminista americana, che ha realizzato Kefalonia Plastic Free, progetto avviato in Grecia nel 2013 con Drifter Projects, nucleo collaborativo che documenta il crimine dell’inquinamento da plastica. Su questa tematica, Pam Longobardi propone il film Kako Lagadi, del 2014, e le foto della performance Signal Flaf – Semaphore, ma c’è anche Antisamos, il video della performance realizzata in Grecia dall’artista e attivista americana Susan Knippenberg. Proposte in mostra anche le opere della co-curatrice Dores Sacquegna: Geografie del nostro tempo e C’era una volta il mare.
GLI ARTISTI DI WORLDVIEW
Gli altri artisti intervenuti sono: il cileno Hernàn Pitto Bellocchio, il venezuelano Alberto Riera, la cipriota Aristi Hadjidavva, i francesi Yann Jettain e Timothée Peignier, la svizzera Brigitte Müller Hunziker, il brasiliano Luciano Fonseca Pinheiro, la giapponese Tomomi Sato, il lussemburghese Margot Reding-Schroeder, l’olandese Nel Ten Wolde, gli italiani Luca Bray, Luisa Elia, Raffaele Quida. Per la rassegna video arte e short film Wordlwiew propone opere del curatore e artista americano Nathaniel Cas Ancheta, del duo francese Nancy & Philip Barwell, della filmmaker turca Irem Coban, del trio performativo italiano Gruppo Sinestetico, della regista americana Kacie Lees, della filmmaker croata Tanja Ravlic. L’artista salentino Massimiliano Manieri, infine, propone la performance WAP II ovvero World After Plastics / il mondo dopo la plastica: Il respiro di un uomo libero.
‒ Cecilia Pavone
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