I ritratti di Dante e Miniato medievale della Commedia
LA BIBLIOTECA NAZIONALE DI NAPOLI PRESENTA IN ALTA RISOLUZIONE UN PREZIOSO MINIATO MEDIEVALE DELLA COMMEDIA E PER IL DANTE Dì SUI SOCIAL I RITRATTI DI DANTE.
Comunicato stampa
La Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli in occasione del "DANTE Dì 2021" presenta on line nella sua teca digitale, in nuova versione in alta risoluzione uno tra i più significativi e preziosi codici miniati medievali conservati nelle sue raccolte.
Si tratta di uno trai primi manoscritti della Commedia datato 1350-1375, il pregiato manoscritto, pervenuto incompleto, contiene, infatti, ed in modo parziale solo alcuni canti dell'Inferno, del Purgatorio, del Paradiso, superbamente illustrato, offre un contributo fondamentale per lo studio della storia della miniatura in Italia tra il '200 e '300 e la nuova digitalizzazione in alta risoluzione ne permette ora un'analisi dettagliata e precisa.
ll codice presenta 76 disegni a penna, alcuni leggermente coloriti in rosso, che raffigurano le scene della Commedia e accompagnano il testo. Le illustrazioni, che troviamo solo nelle prime due cantiche del poema, generalmente nel margine inferiore del foglio, si inseriscono nella cultura figurativa corrente in Umbria nella seconda metà del Trecento.
Il codice era stato ritenuto per lungo tempo napoletano, e i disegni riferiti a due maestri partenopei (Rotili, 1972; p. 31). Invece alla fine del secolo scorso si è potuto attribuire le illustrazioni a quattro artisti perugini (Subbioni, 1998; pp. 23-36)e più recentemente si è anche pervenuti ad una diversa distribuzione ed attribuzione fra i quattro miniatori perugini (Capaldo,2017;2018).
“ L’ importante ed ampia presenza nelle raccolte della Biblioteca dell’opera dantesca - afferma il direttore della Biblioteca, Salvatore Buonomo - testimoniano la percezione dell’ Alighieri inteso come patrimonio comune di tutti gli italiani, espressione della preminenza culturale del nostro paese. Particolarmente ricca e vivace appare soprattutto la documentazione ottocentesca che affianca alla tradizione di studi critici, da Settembrini a De Sanctis, la visione di Dante percepito come poeta civile, profetico anticipatore dell’Italia, unita e indipendente , testi illustrati pregiati, pubblicazioni ed articoli originali e esclusivi “.
In attesa di poter esporre il vasto materiale posseduto in una mostra bibliografica e iconografica nell’ambito del “DANTE PER TUTTI” -Celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri- , la Biblioteca Nazionale di Napoli sempre per il “DANTE Dì”presenta sulle sue pagine social una vetrina di RITRATTI DI DANTE , tratti dalle pubblicazioni conservate in Biblioteca trai più significativi , ma anche trai più particolari e curiosi.
Dante Alighieri, Divina Commedia
Manoscritto membranaceo, sec. XIV (1350-1375) Perugia (Ms. XIII C 4)
[Inferno , dall'ultimo verso del Canto XIII dell'Inferno fino al verso 132 del Canto XXXII; Purgatorio, dal verso 118 dell'VIII canto del Purgatorio al 126 del Canto XII; Paradiso, dal verso 100 del XXXI Canto al verso 72 del Canto XXXIII.]
Nel 2021 il "Dante dì" assume una particolare rilevanza perché si celebra nel settecentesimo anniversario della morte del Sommo Poeta per l'occasione tra le varie iniziative la Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” di Napoli propone sulle sue pagine Facebook una vetrina di "RITRATTI di Dante Alighieri" , una selezione di immagini tratte dai testi conservati nelle proprie raccolte manoscritte e a stampa.
“ L’ importante ed ampia presenza nelle raccolte della Biblioteca dell’opera dantesca - afferma il direttore della Biblioteca, Salvatore Buonomo - testimoniano la percezione dell’ Alighieri inteso come patrimonio comune di tutti gli italiani, espressione della preminenza culturale del nostro paese. Particolarmente ricca e vivace appare soprattutto varietà di testi illustrati pregiati, pubblicazioni ed articoli originali e esclusivi “.
Dai ritratti calcografici presenti nelle opere del ‘700 si passa al disegno del volto di Dante interpretato da John Flaxman, scultore e disegnatore inglese, che si interessò alla Commedia durante il suo soggiorno in Italia dal 1787 al 1794, realizzando illustrazioni di grande successo e diffusione sia in Italia che all’estero. L’immagine di Dante dipinta da Raffaello Sanzio nella sua Disputa del Sacramento ispira il disegno realizzato da Luigi Durantini e inciso da Angelo Testa nel volume "Le principali cose appartenenti alla Divina Commedia" stampato a Roma nel 1817; di particolare interesse la riproduzione de “L’Omnibus pittoresco” del 12 settembre 1844, in cui viene raffigurato Dante dormiente mentre immagina il poema, sino al ritratto realizzato da Gustave Dorè per la prima edizione de L'Inferno, il Purgatorio, e il Paradiso, pubblicata da Hachette a Parigi nel 1861.
Negli autori novecenteschi si afferma un desiderio di interpretazione moderna delle tematiche e della figura del sommo poeta, come si può riscontrare negli acquerelli di Amos Nattini, che lavorò sul poeta a partire dalle celebrazioni del sesto centenario della morte, nelle tavole di Giovanni Battista Galizzi, realizzate negli anni tra il 1940 ed il 1943 per l’edizione della Divina Commedia pubblicata da De Agostini, e nel lavoro di Salvador Dalì, dove mistero e sogno trovano la massima libertà di espressione fuori da tutti i canoni convenzionali e facilitano l’incontro del mondo dantesco con la nuova concezione figurativa che si apre a partire dal secolo scorso.
il link è attivo dalle ore 9 del 25 marzo
https://www.facebook.com/BNNBibliotecaVittorioEmanueleIII