Samantha Passaniti – Confidence in the uncertain
Curva Pura, in pieno rispetto delle limitazioni da Covid 19, è lieta di riaprire le sue porte con la mostra personale di Samantha Passaniti, giovane artista toscana, che nella mostra “Confidence in the uncertain” presenta i suoi ultimi lavori, a cavallo tra scultura e installazione site specific.
Comunicato stampa
Curva Pura, in pieno rispetto delle limitazioni da Covid 19, è lieta di riaprire le sue porte con la mostra personale di Samantha Passaniti, giovane artista toscana, che nella mostra “Confidence in the uncertain” presenta i suoi ultimi lavori, a cavallo tra scultura e installazione site specific.
La galleria abbraccia con la sua mostra il tema della "sospensione metafisica", indagando i delicati rapporti tra armonia e disarmonia, tra forza e fragilità.
Un bianco diafano caratterizza la maggior parte delle opere presentate da Curva Pura in un allestimento immersivo, dialogante con lo spazio e circolare nella costruzione del rapporto tra vuoti e pieni.
Passaniti nel presentare la sua visione e il suo approccio artistico scrive: “Viviamo affannandoci nell'illusione di controllare l'esistenza che invece è in continua evoluzione, imprevedibile e fragile come lo è tutto ciò che riguarda il mondo naturale: siamo come piante, come qualcosa che nonostante la sua fragilità possiede un particolare valore perché inseparabile dalla sua intrinseca debolezza. E così, impariamo ad avere fiducia nell'incerto, a nuotarci dentro perché in quei luoghi si può scorgere bellezza“.
Giorgia Basili, curatrice della mostra aggiunge: "Se da una parte la sfera vegetale ci insegna la strategia cooperativa e dimostra un'intelligenza empatica straordinaria, dall'altra le piante ci spronano a riscoprire resilienza e antifragilità come valori essenziali dell'esistenza. Nella ricerca di Samantha è inoltre imprescindibile la selezione accurata, la raccolta nei luoghi visitati di terre, pigmenti, componenti inorganiche e minerali. Il camminare in diverse tipologie di paesaggio, l'esplorazione del territorio, l'osservazione e il contatto pulsante con l'ambiente diventano atto performativo. Gli elementi rinvenuti e conservati si rivelano pepite, sostanze preziose che vanno a congiungersi con materiali di riciclo, spesso usati come supporti, veicolanti memorie e legami affettivi".
La specularità tra anima e natura trova in tal modo concreta espressione grazie alla cura che l’artista pone nella scelta dei materiali, che siano di riuso o diretta emanazione del mondo naturale.
In “Confidence in the uncertain” Passaniti mira – in tempi così difficili e alienanti – a raccontare con le sue opere la complessa ricerca di una stabilità tra forma e spirito, tra passato e futuro, tra scelta e stasi-attesa.
Un pavimento instabile si incastra in un'area della galleria andando a creare uno stato di sospensione, una dicotomia tra unione e frammentazione irregolare, in una traslitterazione del linguaggio dell’anima, così incerta sui passi da intraprendere ma al contempo nutrita dalla speranza e dal pulsare di un'energia segreta. Un desiderio di vita che nell’installazione della Passaniti si intuisce grazie all'affiorare dell’elemento vegetale, essenziale e minimale, tra i perimetri del pavimento ricostruito.
L’artista, con le sue stratificazioni materiche, esprime in modo molto incisivo le diverse gradazioni della realtà, e degli stati emotivi dell’uomo. Dalla quiete all’alienazione, dall'euforia alla spersonalizzazione dell’anima fino ad evocare un senso di universale accettazione della difficoltà a definire la propria identità.
Le opere presentate nello spazio di Curva Pura, unitamente a un’installazione site specific, sembrano a-temporali, pure nel loro bianco dominante, ma in realtà intendono gridare il silenzio che pervade i nostri tempi incerti. Con la confidenza di saper trovare o costruire nuovi equilibri.
La mostra sarà visitabile solo su appuntamento, per le due giornate di apertura si chiede cortesemente di scrivere un'e-mail a [email protected] indicando la fascia oraria di preferenza (es: 15:00 > 15:30 o 18:30 > 19:00).
Bio
Nata a Grosseto nel 1981 vive e lavora tra Monte Argentario e Roma. Diplomata all’Accademia diBelle Arti di Roma, nel 2015 frequenta un corso post laurea alla Slade School of Art di Londra.
Nel 2018 è selezionata dall’organizzazione internazionale ReArtiste per una collettiva presso la MCGallery di New York. È tra i finalisti del premio Arteam Cup nel 2018, nel 2019 e nel 2020 esponendo alla Fondazione Dino Zoli di Forlì, a Villa Nobel (Sanremo) e ancora alla Fondazione Dino Zoli. Nel 2020 vince una residenza artistica incentrata sul legame tra arte e natura nel Geopark patrimonio Unesco del Monte Beigua (Savona) ed è selezionata per una residenza presso il centro diarte contemporanea Arteventura in Andalusia, Spagna all'interno del Parco naturale della Sierra di Aracena. In entrambe le residenze realizza installazioni ambientali siete specific.
Tra le recenti mostre personali si menziona “Corrispettivo naturale” del 2018, a cura di Davide Silvioli presso la Art G.A.P. Gallery di Roma e “Rethinking Materials, Rethinking the Place” sempre curata da Davide Silvioli nel 2020, nel bellissimo palazzo storico Cozza Caposavi di Bolsena (VT). Tra le numerose mostre collettive in Italia e all'estero, si menziona la partecipazione a Giugno 2020 alla mostra Athens Open Art presso la galleria Art Number 23 di Atene.
La sua ricerca artistica è incentrata sulla sperimentazione di materiali naturali raccolti nell’ambiente che diventano oggetto di riflessione e indagine sulla complessità dei rapporti umani e dell’esperienza esistenziale.
Per info: [email protected] | facebook.com/curvapura