Visioni: il nuovo capitolo del progetto triennale Garbatella Images 2021
Protagonisti della mostra sono sei fotografi che, entrando in relazione con lo storico quartiere romano, lo reinterpretano attraverso i nuovi linguaggi della fotografia contemporanea
10b Photography presenta Visioni, il primo capitolo del progetto triennale Garbatella Images. La ricerca si concentra qui sull’immaginazione e sulle potenzialità creative del linguaggio fotografico in relazione diretta con lo storico e particolare quartiere romano dal quale prende il nome. La Garbatella viene reinterpretata e immortalata attraverso l’inedito obiettivo di sei autori selezionati all’interno di una mostra che abita gli spazi della galleria 10b photography e dei lotti 24, 29, 30 e 55, dal 10 al 20 aprile 2021. L’intento? Favorire il legame instaurato con l’ambiente urbano, con la comunità e con tutti gli aspetti che la riguardano. Ma non è tutto, perché a far da cornice alla mostra c’è anche un volume fotografico – il primo di tre- che andrà a comporre l’intera narrazione di durata triennale su Visioni – Corpo – Spazio (dove questi ultimi sono i capitoli successivi), a cura di Francesco Rombaldi di YOGURT Magazine, in collaborazione con la curatrice Sara Alberani e il direttore artistico, Francesco Zizola, e arricchito dal contributo artistico del giovane illustratore Mattia Ammirati, che firmerà la copertina della prima delle tre pubblicazioni.
GARBATELLA IMAGES 2021, COME È NATO IL PROGETTO
“Garbatella Images è fin dall’inizio un laboratorio in cui gli abitanti del quartiere si interrogano sul valore che le immagini rappresentano per l’identità e l’unicità della loro storia personale e sociale” spiega ad Artribune Francesco Zizola, ideatore del progetto. “Attraverso le immagini e grazie agli artisti che negli anni si sono alternati in dialogo con il quartiere, si costruisce quel corpo storico di memoria visiva che con evidenza mancava e rischiava di scomparire per sempre”. Che piega ha preso oggi il progetto? “Con questa rinnovata edizione, Visioni, abbiamo affidato a sei giovani artisti coadiuvati da due curatori, Francesco Rombaldi e Sara Alberani, il compito di usare la fotografia per rinnovare questo dialogo in un momento in cui la pandemia costringe la Garbatella e i suoi abitanti all’isolamento”.
SEI FOTOGRAFI CONTEMPORANEI REINTERPRETANO IL QUARTIERE DI GARBATELLA
Mary Baldo, Luca Brunetti, Luigi Cecconi, Simone D’Angelo, Federica Leone e Linda Pezzano, questi i nomi degli autori selezionati per la mostra che apre Visioni, il primo ciclo di Garbatella Images, 2021. Grazie a loro, il rione si destruttura in sei narrazioni dove ognuno, con la propria ricerca, reinterpreta l’identità della zona declinandola in una sorta di atlante immaginifico e portando avanti altrettante progettualità, tanto indipendenti quanto complementari. Ma quali sono le particolarità emerse da questi scatti? A spiegarlo è sempre Zizola: “lo storico quartiere”, ci racconta, “diventa occasione per misurarsi in forma poetica con le sue origini marinaresche affiorano nei collage di Luigi Cecconi. Simone D’Angelo invece mette in atto una ricostruzione immaginifica di una leggenda che per anni ha terrorizzato gli abitanti di Garbatella, quella del licantropo. La riproposizione di questa storia fa da contorno alle paure più profonde che la pandemia sta generando in tutti noi, paura di una natura che sfugge dal nostro controllo e ci obbliga ad un confronto non desiderato”.
GARBATELLA, UN ESEMPIO PER RIPENSARE L’URBE
“E sempre ispirata alla pandemia”, continua, “è l’opera di Federica Leone che ha scelto di auto isolarsi nel lotto 21 per mostrarci come l’isolamento non sia altro che una forma mentale che consente di ri-trovare nuovi confini dello sguardo, seppure confinati in uno spazio geografico”. Squarci di panorami visivi ci lasciano smarriti in spazi fantastici, e ad usare un simile espediente è proprio Mary Baldo seppur con alcune differenze, perché “parte da immagini già esistenti, quelle di un album di famiglia” e “ri-fotografando le fotografie ci accompagna in una sua personalissima interpretazione dell’arte fotografica e della sua potenzialità narrativa. Luca Brunetti con le sue immagini notturne e sfuocate rimanda invece ad una dimensione onirica, di una Garbatella che vive nella notte dell’inconscio di tutti noi. Linda Pezzano indaga la presenza del femminile nella storia e nel presente del quartiere. I suoi ritratti di donne trascendono il cliché e rimandano ad echi di voci che raccontano uno spazio condiviso al femminile”.
CENTO ANNI DI GARBATELLA
Garbatella ha appena celebrato i suoi primi cento anni, un traguardo importante che sancisce le innumerevoli evoluzioni che questo quartiere ha avuto e che continuerà ad avere in futuro. Cosa rimane oggi di questa grande eredità? “In un contesto di città alienante rappresentato dai quartieri dormitorio e funzionali, Garbatella storica rappresenta un esempio di come si possa declinare la calce e la pietra ad un progetto in cui al centro ci sia l’uomo e lo spazio naturale. In un’epoca di crisi delle metropoli Garbatella rappresenta una occasione per ripensare l’urbe e le ragioni che portano gli uomini ad abitarla. E la fotografia un linguaggio sempre più contemporaneo e condiviso capace di creare cortocircuiti di senso e aperture visionarie su mondi possibili. Passo dopo passo il progetto si definisce come un laboratorio di straordinaria sperimentazione dei nuovi linguaggi della fotografia contemporanea oltre che di costituzione della memoria visiva di questo bellissimo quartiere” conclude il direttore artistico.
– Valentina Muzi
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