Al British Museum di Londra sta per aprire una grande mostra sull’imperatore romano Nerone
Aprirà il 27 maggio 2021 Nero: the man behind the myth: esposti oltre 200 oggetti, tra manoscritti, sculture e manufatti, per indagare la figura del crudele tiranno romano e tentare di comprendere come il racconto della sua vicenda sia stato falsificato nel tempo.
Quanto di quello che sappiamo oggi sull’imperatore romano Nerone è realmente accaduto, e quanto è leggenda? Una grande mostra al British Museum di Londra cercherà di fare chiarezza su questo personaggio controverso, attraverso nuovi esiti pervenuti dalle ultime ricerche su reperti archeologici e fonti storiografiche. Nero: the man behind the myth, in programma dal 27 maggio al 24 ottobre 2021, indaga la storia del quinto imperatore romano, al potere per quattordici anni, attraverso più di 200 oggetti, tra manoscritti, sculture, gioielli e manufatti: un racconto che va dall’ascesa al potere e passa per tutta la sua vicenda politica, in un momento di profondo cambiamento sociale all’interno dei vasti possedimenti dell’Impero Romano. In mostra la collezione di reperti del British Museum, ma anche tanti prestiti rari provenienti da varie parti d’Europa, di cui la maggior parte sarà esposta per la prima volta in Inghilterra.
LA CONTROVERSA FIGURA DI NERONE AL BRITISH MUSEUM
Nerone Claudio Cesare Augusto Germanico (Anzio, 37 – Roma, 68), nato come Lucio Domizio Enobarbo, è l’ultimo discendente maschio del primo imperatore Augusto di Roma, appartenente alla dinastia giulio-claudia. Salito al potere a soli sedici anni, ha regnato nel primo periodo assieme alla madre Agrippina e con l’aiuto del filosofo Seneca; anche se il suo comportamento ebbe certamente stravaganze ed eccessi di dispotismo e violenza (fece uccidere sua madre, la sua prima moglie e presumibilmente la sua seconda moglie), gli esperti sono oggi inclini a rivedere parzialmente la figura di folle tiranno con cui è passato alla storia. Il caso più eclatante riguarda l’incendio di Roma, che si dice abbia appiccato con l’obiettivo di ricostruire la città ed edificare la propria maestosa residenza, la Domus Aurea, fatto su cui gli studiosi moderni tendono oggi a discolparlo.
IL TIRANNO NERONE, TRA REALTÀ E FALSO STORICO
Alla sua morte (Nerone si suicidò a causa delle numerose ribellioni da parte di funzionari militari), la sua memoria è stata cancellata dai documenti ufficiali e il suo nome diffamato al fine di legittimare la nuova élite al potere. L’immagine del Nerone tiranno giunta fino a noi sarebbe stata quindi opera, 50 anni dopo la sua morte, degli storici Tacito e Svetonio, ulteriormente riscritta un secolo dopo da Lucio Cassio Dione. Ci troviamo, quindi, di fronte a un falso storico su cui si basa la sfida degli studiosi, a cui oggi spetta il compito di discernere la realtà dall’invenzione. “I visitatori si chiederanno, chi era Nerone? Un giovane sovrano capace di conciliare le esigenze contrastanti in un momento di grandi cambiamenti o uno spietato maniaco matricida?”, spiegano dal British Museum. “Nerone conquistò un ampio consenso popolare grazie alle sue politiche, ai giochi, agli spettacoli e ai grandi progetti di costruzione, in netto contrasto con coloro che tramandarono la sua storia, dando origine all’immagine che abbiamo tutt’oggi di un tiranno pazzo”.
LA MOSTRA SU NERONE: PAROLA AL CURATORE
“Il Nerone del nostro immaginario è una figura completamente artificiale, costruita già 2000 anni fa. È affascinante svelare come e perché ciò è stato fatto”, spiega Thorsten Opper, Curatore del dipartimento Antica Roma del British Museum. “La mostra rivela una società prospera e dinamica, ma piena di tensioni interne, scoppiata in una violenta guerra civile dopo la morte di Nerone. Gli oggetti raccontano queste storie, in modo netto e immediato”. Il museo riaprirà il 17 maggio e sarà possibile acquistare i biglietti per Nero: the man behind the myth dal 27 maggio (mentre già da prima si potrà prenotare l’accesso gratuito alla collezione permanente del British Museum).
-Giulia Ronchi
Nero: the man behind the myth
Dal 27 maggio al 24 ottobre 2021
Sainsbury Exhibitions Gallery
British Museum, Londra
www.britishmuseum.org
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