Mostre di arte contemporanea che riaprono nei musei in zona gialla. Ecco quali sono
Luisa Lambri e Zehra Doğan al PAC di Milano, Claudia Comte e Giulio Paolini al Castello di Rivoli, i giovani artisti del Bulgari Prize al MAXXI di Roma: L’italia del contemporaneo riapre le sue mostre
Dopo mesi di restrizioni e chiusure su tutto il territorio nazionale, è finalmente arrivato il momento delle prime riaperture dei luoghi della cultura. Dal 26 aprile è tornata nuovamente la zona gialla, dopo diverse settimane in cui l’intera Italia è stata tinta di arancione e rosso, e i musei stanno progressivamente riaprendo le loro esposizioni. Dopo le grandi mostre di varie epoche, ora concentriamoci su quelle di arte contemporanea: ecco la nostra selezione.
– Claudia Giraud
LE MOSTRE DI FMAV FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE
Riaprono presso la Fondazione Modena Arti Visive le mostre Willie Doherty. Where/Dove, Anime Manga. Storie di Maghette, Calciatori e Robottoni, POSTcard e l’esposizione conclusiva dell’edizione 2019/2020 del Premio Davide Vignali, entrambe al MATA. Quattro appuntamenti che raccontano l’impegno di FMAV nell’arte e nella cultura e il rapporto con la città e il territorio: la produzione di grandi progetti internazionali, la promozione dei giovani talenti che studiano a Modena e in Emilia-Romagna e del grande patrimonio delle collezioni gestite da FMAV, il circuito virtuoso tra attività espositive, formative e di valorizzazione.
LE MOSTRE DI GAM, MAO E PALAZZO MADAMA DI FONDAZIONE TORINO MUSEI
Con il ritorno del Piemonte in zona gialla, GAM, MAO e Palazzo Madama possono finalmente riaprire le loro porte al pubblico. Accanto alle collezioni permanenti, i visitatori avranno la possibilità di visitare nuove mostre, allestite durante il periodo di chiusura dei musei. Alla GAM, oltre a Photo Action per Torino, Ancora luce. Luigi Nervo, e Alighiero Boetti, saranno visitabili due nuove esposizioni: da mercoledì 5 maggio la mostra pensata e voluta in favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Viaggio controcorrente. Arte italiana 1920-1945, dalle collezioni di Giuseppe Iannaccone, della GAM e dei Musei Reali di Torino, che indaga, attraverso circa 130 opere, la storia, le idee, i progetti e gli scontri che caratterizzarono gli anni tra le due guerre. Sempre a partire da mercoledì 5 maggio apre la mostra Sul principio di contraddizione, a cura di Elena Volpato: una riflessione sulle opere di Francesco Barocco, Riccardo Baruzzi, Luca Bertolo, Flavio Favelli e Diego Perrone, composte quasi sempre da almeno due elementi, da due o più nature, da due o più immagini non pienamente conciliabili tra loro e legate da un vincolo di ambiguità che talvolta diviene chiaro rapporto di contraddizione. Se al MAO, riapre la mostra China goes Urban. La nuova epoca della città, prorogata fino al 13 giugno, che offre al pubblico una prospettiva articolata e innovativa sul fenomeno dell’urbanizzazione cinese – e globale – e sulle sue ricadute sociali, economiche e politiche, a Palazzo Madama sarà possibile vedere dal 7 maggio l’esposizione World Press Photo Exhibition 2021, la mostra di fotogiornalismo più importante al mondo, qui in anteprima nazionale con i vincitori del concorso dell’edizione 2021.
https://www.fondazionetorinomusei.it/it
LE MOSTRE AL PAC DI MILANO
Il PAC riapre e proroga la mostra personale di Luisa Lambri (Como, 1969) Autoritratto fino al 19 settembre. Concentrandosi sulla fotografia, l’arte di Luisa Lambri ruota attorno alla condizione umana e al suo rapporto con lo spazio. Luce, tempo e movimento giocano un ruolo importante nei suoi lavori, da osservare con attenzione per percepire lievi differenze di luce o di inquadratura. Le sue fotografie diventano una vera estensione dello spazio e, di conseguenza, l’architettura di Gardella e l’esperienza soggettiva dei visitatori una parte integrante del lavoro. Nella Project Room il PAC ospita, invece, sempre fino al 19 settembre una selezione di opere dell’artista curda Zehra Doğan, giornalista e attivista, che ha portato nuova attenzione all’arte nata in carcere. Ascolto, pratica femminista, condivisione, utilizzo di materiale estemporaneo e istantaneità dello sguardo sono gli elementi fondamentali della sua ricerca.
COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM DI VENEZIA
Da mercoledì 28 aprile riaprono i cancelli di Palazzo Venier dei Leoni, sei giorni la settimana, dal mercoledì al lunedì, dalle 10 alle 18. Ad attendere tutti coloro che torneranno a vivere, o scoprire per la prima volta, l’atmosfera unica di quella che fu la dimora di Peggy Guggenheim, uno speciale riallestimento della sua impareggiabile collezione che rende omaggio ai 1600 anni della Serenissima attraverso le forme energiche e i colori esplosivi di quelli che furono i protagonisti della scena artistica veneziana e nazionale del secondo dopoguerra: Edmondo Bacci, Tancredi Parmeggiani, Giuseppe Santomaso, Emilio Vedova. https://www.guggenheim-venice.it
LE MOSTRE AL CASTELLO DI RIVOLI
L’Arte cura: la riapertura del Castello di Rivoli il 29 aprile coincide con la possibilità di vaccinarsi nelle sale della mostra di Claudia Comte al terzo piano del Museo, dove verranno somministrate le dosi del siero anti Covid-19. La sede vaccinale è, infatti, allestita nelle sale al terzo piano del Museo dove è in corso la mostra Claudia Comte. Come crescere e avere sempre la stessa forma. Claudia Comte (Grancy, 1983) partendo dall’osservazione della natura e dei suoi mutevoli pattern, elabora ampie installazioni ambientali che incorporano il mondo dalla prospettiva dell’esperienza del digitale. Per la mostra al Castello di Rivoli l’artista ha realizzato interventi murali monumentali appositamente pensati per le sale della residenza storica che si sviluppano secondo moduli geometrici ripetuti nello spazio attraverso cui Comte crea un ambiente ottico avvolgente e vibrante. In occasione delle vaccinazioni, l’artista ha creato appositamente una nuova opera sonora che sarà diffusa negli spazi a partire dal 29 aprile. Durante la permanenza nelle sale che ospitano la sede vaccinale, i vaccinandi potranno ascoltare l’opera sonora The Pattern That Connects, 2021 composta dall’artista con la collaborazione di Egon Elliut (suono, 41’26”, Courtesy l’artista e Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea). Da non dimenticare di visitare anche Giulio Paolini Le Chef-d’oeuvre inconnu. Curata da Marcella Beccaria e sviluppata a stretto contatto con l’artista, la mostra personale dedicata a Giulio Paolini (Genova, 1940) in occasione del suo ottantesimo compleanno, prende le mosse da Disegno geometrico, 1960, tra le opere più iconiche e importanti della storia dell’arte contemporanea, definito dall’artista come il suo “primo (e ultimo quadro)”.
https://www.castellodirivoli.org
LE MOSTRE DEL LU.C.C.A. – LUCCA CENTER OF CONTEMPORARY ART
Il Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art riapre le sue porte ai visitatori con nuovi giorni e orari di visita (fino al 6 giugno): da martedì a venerdì ore 14-18, sabato e domenica ore 10-18, lunedì chiuso. Saranno ancora visitabili la mostra La realtà svelata. Il Surrealismo e la metafisica del sogno. Magritte, Dalí, Miró, Masson, Man Ray, Bellmer, Matta e De Chirico, a cura di Silvia Guastalla e Maurizio Vanni (fino al 6 giugno), e Adriano Venturelli. Automatismo psicologico, a cura di Matteo Graniti (fino al 9 maggio, Lu.C.C.A. Lounge&Underground, ingresso libero).
A VILLA MEDICI RIAPRONO “I PECCATI” DI JOHAN CRETEN
Mercoledì 28 aprile, negli spazi dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, riaprirà al pubblico la mostra I peccati di Johan Creten, in programma fino al 23 maggio. Precursore, inclassificabile e controcorrente, Johan Creten, (Belgio, 1963), è un artista dotato di una visione estremamente attuale della nostra società, e ha saputo ritagliarsi uno spazio specifico all’interno della scena internazionale della creazione contemporanea, distinguendosi in particolare per l’uso innovativo della ceramica, che ha contribuito a rilanciare nel campo dell’arte contemporanea. L’esposizione, a cura di Noëlle Tissier e realizzata col sostegno delle gallerie Almine Rech e Perrotin, raccoglie, per la prima volta in Italia e su tale scala, un insieme di cinquantacinque opere in bronzo, ceramica e resina, affiancate ad alcune opere storiche di Lucas Van Leyden (1494-1533), Hans Baldung (1484-1545), Jacques Callot (1592-1635), Barthel Beham (1502- 1540) e Paul van Vianen (1570-1614).
LE MOSTRE DEL MUSEO DI FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA DI CINISELLO BALSAMO
Da mercoledì 28 aprile il Museo di Fotografia Contemporanea torna ad accogliere il pubblico nelle sue sale espositive con la mostra Ritratto Paesaggio Astratto e a sorprenderlo con la mostra all’aperto Tana libera tutti!, per continuare a rendere possibile il confronto con il proprio patrimonio fotografico e librario, nel rispetto delle misure di sicurezza sanitarie. Nel primo caso si tratta di una selezione di oltre 100 opere che offre una significativa panoramica sull’evoluzione della fotografia, soprattutto italiana, dal Secondo dopoguerra a oggi. Tra gli autori più noti in mostra si citano: Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Letizia Battaglia, Lisetta Carmi, Mario Cresci, Gianni Berengo Gardin, Luigi Ghirri, Franco Fontana, Mario Giacomelli, Mimmo Jodice, Uliano Lucas, Paola Mattioli, Paolo Monti, Thomas Struth. Tana libera tutti! presenta, invece, circa 40 immagini tratte dal patrimonio del Museo stampate in grande formato, aventi per protagonisti i bambini e la loro energia contagiosa.
LE MOSTRE DEL MAXXI A ROMA
Anche il MAXXI riapre le sue porte: i visitatori troveranno la straordinaria monografica dedicata al genio di Aldo Rossi e l’empatia del progetto Ciao da Roma di Navin Rawanchaikul che parla di multiculturalità, aperte per appena tre giorni e subito richiuse. Una storia per il futuro, la mostra non mostra, immateriale, enciclopedica, immersiva, che attiva una riflessione sul nostro futuro attraverso le visioni e i bagliori degli artisti che hanno animato il MAXXI nei suoi primi 10 anni. E poi i grandi maestri a cavallo del millennio di senzamargine. Passaggi nell’arte italiana a cavallo del millennio (da Kounellis a Ghirri, da Accardi a Schifano, da Fabro a Parmiggiani, solo per citarne alcuni) ai giovani artisti del MAXXI BVLGARI Prize, Giulia Cenci, Tomaso De Luca e Renato Leotta, che interpretano attraverso l’arte questo nostro tempo così complesso.
LE MOSTRE DELLA TRIENNALE A MILANO
La Triennale riapre le sue mostre: Museo del Design Italiano ed Enzo Mari curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomelli. Nel primo caso si tratta di una selezione dei pezzi più iconici e rappresentativi del design italiano in un allestimento permanente, mentre la seconda mostra presenta oltre 60 anni di attività di uno dei principali maestri e teorici del design italiano: Enzo Mari (Novara, 1932-Milano, 2020).
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati