Venezia, riapre al pubblico il corridoio palladiano delle Gallerie dell’Accademia
Dopo due anni di restauri è stato restituito al pubblico il corridoio palladiano, in attesa di ultimare il riallestimento delle opere
Le Gallerie dell’Accademia di Venezia riaprono come non facevano da anni: dopo un biennio di restauri è tornato il corridoio palladiano – al momento non ancora riallestito con le opere d’arte. La restituzione non ha solo un contributo estetico, ma ha anche permesso il reintegro della circolarità di visita, fondamentale in funzione anti-Covid e per agevolare le persone con difficoltà motorie. Il restauro di questi spazi straordinari, realizzati su progetto di Andrea Palladio, è stato presentato alla stampa dal direttore delle Gallerie Giulio Manieri Elia, della segretaria regionale del MiC per il Veneto Renata Casarin, degli architetti Luigi Girardini e Francesco Trovò (Responsabile Unico di Procedimento), delle architette Ilaria Cavaggioni (direttrice dei lavori) e Lara Bortoletto (coordinatrice per la sicurezza in fase di esecuzione) e della Commissione di Collaudo in corso d’opera (ingegneri Gennaro Miccio, Alberto Lionello e Giulia Passante).
IL NUOVO ALLESTIMENTO
Il corridoio palladiano, che si trova al primo piano delle Gallerie in corrispondenza del secondo ordine di logge, è oggi integrato nel complesso di edifici che compongono il museo, era stato immaginato dal grande architetto del Cinquecento per la facciata del convento della Carità.L’accurato restauro architettonico è avvenuto nell’ambito del secondo lotto di lavori del progetto denominato “Grandi Gallerie” (sale XII-XVII), in anticipazione del nuovo allestimento: il corridoio sarà invece destinato a ospitare opere di Bonifacio Veronese, con i dipinti provenienti in massima parte dal Palazzo dei Camerlenghi a Rialto,e la ritrattistica veneta del secondo Cinquecento, in particolare di Jacopo Tintoretto. Ma non è questa la principale novità: il pezzo forte del riallestimento – stando alle Gallerie – è la ricostituzione del soffitto dipinto da Giorgio Vasari per Ca’ Corner Spinelli, finalmente ricomposto dopo un lungo iter cominciato nel 1987 e proseguito grazie allo sforzo congiunto dello Stato e di finanziatori privati. Le successive sale comprenderanno una selezione di opere di Jacopo Bassano e dei suoi figli, uno spazio dedicato ai pittori attivi nelle province di Bergamo e Brescia nel Cinquecento, con la ricollocazione dello straordinario Ritratto di gentiluomo di Lotto, nonché di opere importanti di Moretto, Romanino e Savoldo.
NUOVI PROGETTI
Nell’ultimo anno le Gallerie dell’Accademia hanno lavorato su più fronti per restituire al pubblico un museo migliore, più fruibile e moderno. Già a febbraio hanno potuto offrire ai visitatori la vista della Sacra Conversazione di Lorenzo Lotto – proveniente dal Kunsthistorisches Museum di Vienna – nell’ambito del progetto “Un capolavoro per Venezia”. Ora, non ci si fermerà al corridoio, né al suo allestimento: saranno via via aperte nuove sezioni, come la sala dedicata alla ricostruzione del soffitto di Palazzo Corner Spinelli, dipinto da Giorgio Vasari, dopo 30 anni di ricerche; l’apertura di una sala dedicata alle tele dei Bassano; l’allestimento di un nuovo ambiente destinato all’esposizione dei capolavori del Gabinetto dei Disegni – una delle collezioni più ricche d’Italia che include 20 disegni di Leonardo Da Vinci.Per quanto riguarda la collezione intera delle Gallerie – la più grande al mondo per quanto riguarda l’arte veneta – il lunedì, dalle 8.15 alle 14, e dal martedì alla domenica, dalle 8.15 alle 19.15, mentre il sabato e la domenica l’accesso sarà consentito solo su prenotazione.
–Giulia Giaume
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