Arte e musica. Intervista a Lydia Lunch
Il quarto appuntamento con la rubrica curata dall’artista Samantha Stella presenta il ritratto della cantante e poetessa statunitense Lydia Lunch.
Lydia Lunch (Rochester, New York, 1959) è una cantante, poetessa, scrittrice e attrice statunitense. La sua carriera è cominciata sulla scena newyorchese del movimento artistico “no wave” sviluppatosi tra gli Anni Settanta e Ottanta, fra arte contemporanea, musica underground, videoarte, performance e cinema. Arrivata a New York a 16 anni, divenne presto amica di Alan Vega e Martin Rev della band no wave dei Suicide, e nel 1976 fondò la band Teenage Jesus & the Jerks insieme al sassofonista James Chance, prodotti anche dal musicista e produttore inglese Brian Eno.
Lydia Lunch è celebre per il suo stile noise provocatorio ed eticamente indipendente dalle etichette major, per il suo spoken word, forma di poesia espressa oralmente, ed è stata una delle dieci performer più influenti degli Anni Novanta. Tra le sue numerose collaborazioni, la band rock americana Sonic Youth, i cantautori e musicisti rock australiani Nick Cave e Rowland S. Howard e la loro formazione post-punk The Birthday Party, il cantautore americano Michael Gira, fondatore degli Swans, il musicista inglese Steven Severin del gruppo britannico post-punk Siouxsie and the Banshees, la band sperimentale tedesca
Einstürzende Neubauten e il musicista e produttore britannico Cypress Grove, con cui ha anche preso parte al progetto in memoria del suo amico musicista statunitense Jeffrey Lee Pierce, fondatore della band rock alternativa The Gun Club.
Nel 2009 ha fondato la band Big Sexy Noise insieme al chitarrista James Johnston, il sassofonista e organista Terry Edwards e il batterista Ian White, tutti e tre membri della formazione alternativa rock inglese Gallon Drunk. Il primo album ha ottenuto una recensione a 5 stelle dalla testata statunitense Rolling Stone, mentre il terzo album è stato registrato dal vivo in Italia. Ha preso parte come attrice, regista e sceneggiatrice a diversi film dell’ambiente underground, spesso collaborando con il regista e fotografo americano Richard Kern. Nel 1997 ha pubblicato un’autobiografia dove ha documentato le sue esperienze sessuali, di abuso di sostanze stupefacenti e problemi di salute mentale, cui sono seguiti molte altre pubblicazioni. Nel 2020 l’ultima release nella collaborazione con gli italiani Marco Bertoni (musica) e Franco Bifo Berardi (testi) nel disco di avanguardia / spoken word intitolato Wrong Ninna Nanna, con voce di Lydia Lunch e Bobby Gillespie, cantante e fondatore del gruppo rock alternativo scozzese Primal Scream.
L’INTERVISTA A LYDIA LUNCH
La tua definizione di arte.
L’unguento per la ferita universale.
La tua definizione di musica.
Un’arte o un’anti-arte del suono che esprime emozioni che agitano o leniscono la bestia selvaggia all’interno.
Ti definisci un’“artista”?
Preferisco confrontazionista, istigatrice, persuaditrice delle masse, strega.
L’opera di arte visiva che più ami.
Étant donnés di Marcel Duchamp.
La canzone che più ami.
Quella che devo ancora scrivere.
I tuoi recenti progetti.
Un LP con la band GRID di Tim Dahl che è spoken word e avant out jazz, un LP con Sylvia Black di jazz noir, il mio podcast settimanale The Lydian Spin, e sto lavorando a un documentario con Jasmine Hirst intitolato Artists / Depression / Anxiety & Rage.
Un ricordo della tua vita.
Preferirei condividere una fantasia, ma per questo dovrei farti pagare.
– Samantha Stella
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