La Quadriennale di Roma cerca nuovo direttore artistico fino al 2024. Qui il bando
È online il bando per la Direzione artistica della Fondazione La Quadriennale di Roma, fondazione partecipata dallo Stato attraverso il MiBACT, la Regione Lazio e Roma Capitale, legata alla storica esposizione della Quadriennale d’arte, ora nuovamente aperta al pubblico dopo il lockdown con la mostra a cura della direttrice artistica uscente Sarah Cosulich (il cui […]
È online il bando per la Direzione artistica della Fondazione La Quadriennale di Roma, fondazione partecipata dallo Stato attraverso il MiBACT, la Regione Lazio e Roma Capitale, legata alla storica esposizione della Quadriennale d’arte, ora nuovamente aperta al pubblico dopo il lockdown con la mostra a cura della direttrice artistica uscente Sarah Cosulich (il cui incarico è scaduto il 31 dicembre 2020) e di Stefano Collicelli Cagol, Fuori. Ma l’istituzione che promuove l’arte contemporanea italiana è anche una struttura con tanti progetti in corso: ad esempio quelli all’ex Arsenale Clementino Pontificio, che sarà usato in futuro dalla fondazione, oggi con sede a villa Carpegna, come suo nuovo quartier generale a partire dal 2023. È proprio qui che si concentra l’attenzione del bando alla ricerca del responsabile della programmazione culturale per il prossimo triennio 2021-2024, dove non rientra la curatela della prossima edizione della Quadriennale d’arte, programmata per l’autunno-inverno 2025: centrale sarà, invece, la visione del futuro di questo complesso monumentale nel cuore di Roma, destinato a diventare un polo per la valorizzazione dei giovani artisti, grazie al progetto di riconversione firmato dallo studio Insula.
LA STORIA DELL’EX ARSENALE CLEMENTINO PONTIFICIO
L’ex Arsenale Clementino Pontificio risale all’inizio del 1700 ed è l’unica testimonianza delle intense attività navali mercantili che si svolgevano a Roma sotto lo Stato Pontificio. Si affaccia sul porto di Ripa Grande che era un tempo il porto fluviale di Roma, da cui passavano tutte le merci che risalivano e discendevano il Tevere verso Fiumicino. Ne è rimasta traccia solo nella toponomastica, perché la costruzione dei muraglioni da parte dei piemontesi ne hanno cancellato sia l’esistenza che le funzioni. Realizzato per volontà di Clemente XI, l’arsenale serviva alla costruzione e alla manutenzione della flotta pontificia ed occupava una superficie di oltre 1.000 mq. Nello Stato del Vaticano, l’arsenale ricopriva un ruolo importante, al di là della sua funzione pratica. Durante l’invasione delle truppe francesi, nel 1798, l’intera biblioteca del Vaticano e altri oggetti preziosi furono trasportati e nascosti proprio nei locali nei suoi spazi. L’Arsenale svolse la sua funzione fino alla fine del XIX secolo, fino a quando, cioè, tutte le attività legate al fiume cessarono. Da quel momento l’edificio è caduto in disgrazia ed è stato utilizzato per decenni addirittura come deposito di materiali edili: mentre a Venezia gli spazi di questo tipo venivano riqualificati per ospitare le mostre della Biennale, a Roma venivano trasformati in centralissima rivendita di mattoni e sacchi di cemento…
IL BANDO
“La Fondazione ha la necessità di progettare e realizzare la programmazione per il triennio 2021-2024, per il cui obiettivo ha deciso di avvalersi di una figura consulenziale con funzione di Direttore artistico”, si legge nel testo del bando. “Il conferimento preclude l’esercizio di un’ulteriore attività di direzione artistica da parte del candidato prescelto. Tuttavia, l’incarico non richiede la prestazione di attività in via esclusiva e pertanto il Direttore artistico è autorizzato a mantenere e/o attivare rapporti di collaborazione con altre persone fisiche o giuridiche in Italia e all’estero purché non abbiano un contenuto di direzione artistica e non presentino conflittualità con le attività svolte dalla Fondazione”. Il candidato dovrà presentare un progetto di promozione del futuro Arsenale quale nuovo luogo per la creatività contemporanea e indicare quale programmazione qui condurvi tra produzione in proprio e affidamento a terzi, tenuto conto che il budget minimo annuo per il 2021 è di 100mila euro, per il 2022 di 200mila, mentre per il 2023 e per il 2024 sarà definito parallelamente con la messa a fuoco del piano di gestione dell’Arsenale. L’incarico, che non prevede dunque la prestazione di attività in via esclusiva, è conferito con contratto triennale con decorrenza entro luglio 2021 dal Cda della Fondazione presieduta da Umberto Croppi, e avrà un compenso di 60mila euro annui al lordo degli oneri di legge, al quale potrà aggiungersi il rimborso spese. C’è tempo fino al 18 giugno 2021 per candidarsi.
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