Vincenzo Agnetti – NEG: suonare le pause
Il progetto è dedicato a una delle figure più importanti dell’arte italiana del secondo Novecento e costruito intorno alla riscoperta di un’opera a lungo scomparsa e presentata al pubblico per la prima volta in assoluto: il NEG.
Comunicato stampa
Concepito e brevettato da Vincenzo Agnetti (Milano, 1926-1981), e poi costruito in collaborazione con la nota azienda di elettronica Brionvega nel 1970, il NEG venne utilizzato per la realizzazione di una sola opera (Vobulazione e Bieloquenza NEG, 1970, in collaborazione con Gianni Colombo), e andò perduto dopo la morte dell’artista. Solo nel 2019 l’Archivio Vincenzo Agnetti, in collaborazione con l’azienda Recipient.cc di Milano, lo ha ricostruito attenendosi fedelmente al brevetto originale e utilizzando componenti d’epoca.