Mirror Project #11 – Pillows like pillars
Barriera inaugura l’undicesima edizione di Mirror Project, iniziativa realizzata in collaborazio- ne con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e rivolta ai partecipanti del Corso di studi e pratiche curatoriali CAMPO, invitati ogni anno a sviluppare un progetto inedito all’interno dello spazio.
Comunicato stampa
Mirror Project #11
Pillows like pillars
Gianna Rubini, Agnese Spolverini, Maria Chiara Ziosi a cura di Stefano Volpato
13/05 – 12/06 2021
inaugurazione: Giovedì 13/05, ore 15-21 coordinato da Yuliya Say
Barriera inaugura l’undicesima edizione di Mirror Project, iniziativa realizzata in collaborazio- ne con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e rivolta ai partecipanti del Corso di studi e pratiche curatoriali CAMPO, invitati ogni anno a sviluppare un progetto inedito all’interno dello spazio.
Pillows like pillars è una mostra collettiva a cura di Stefano Volpato, che presenta le ricerche delle artiste Gianna Rubini, Agnese Spolverini e Maria Chiara Ziosi.
Il progetto prende spunto dalla suggestione, cui allude lo stesso titolo, di una metamorfosi dello spazio espositivo di Barriera: le sue colonne diventano dei cuscini, le pareti lenzuola. Lo spazio e i suoi contorni si addolciscono, collassano e si espandono, come per una nuova muta.
Attraverso lo scambio e l’ibridazione tra domestico e pubblico, le artiste indagano i margini della slabbratura prodotta dalla collisione e il rivoltamento tra queste dimensioni. Il pubblico è invitato ad esplorare una zona grigia dove intimità e auto-esposizione, costruzione identitaria e narrazione del sé si intrecciano in modo ambiguo e problematico. Evidenziando frizioni e fluidità tra queste dinamiche, Gianna Rubini, Agnese Spolverini e Maria Chiara Ziosi interroga- no spazi e corpi misteriosi e sfuggenti, ora romanticamente intimi, ora algidamente distanti e inaccessibili.
All’inaugurazione Gianna Rubini performa il monologo Ehi alle 19:30; una registrazione dello stesso sarà successivamente disponibile in mostra - accessibile con dispositivi e cuffie per- sonali. In occasione del finissage, venerdì 11 giugno, Maria Chiara Ziosi presenta una serie di tracce audio in forma di sessione d’ascolto, Songs From a Rat Hole, in relazione ai propri lavori in mostra.
Il graphic design del catalogo di Pillows like pillars è realizzato dall’artista Mattia Pajè.
Bio
Agnese Spolverini (Viterbo, 1994) vive e lavora a Viterbo. Diplomata in Pittura e Arti Visive Contemporanee presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino, nel 2019 è stata in residenza presso Viafarini, Milano.
Ha recentemente esposto nella collettiva Surprize presso il Centro Arti Visive Pescheria, Pesa- ro (2019) a cura di Umberto Palestini. Nel 2020 ha partecipato a Supercall, a cura di Supergio- vane presso Studio 4x4, Pietrasanta (LU) e all’XI edizione del Combat Prize, Livorno, dove ha vinto il premio Art Tracker; ha inoltre presentato un intervento pubblico presso il Parco Fiumi di Volterra a cura di Daniel Borselli, Martina Isernia e Federica Terone. Ha preso parte a Un di- scorso luminoso, Luminaria III edizione presso Oriolo Romano (2021), festival a cura di Marco Trulli.
Gianna Rubini (Vicenza, 1993) vive e lavora a Milano. Diplomata in Arti Visive presso l’Acca- demia di Belle Arti di Venezia, è co-fondatrice dello spazio indipendente Il Salotto; coreografa e performer di Teatro della Cenere a Vicenza.
Tra le recenti esperienze: Santa Carne, un progetto di Teatro della Cenere, Piero Martinello, LSLC a cura di Giovanni Paolin e Ilaria Guerra, AB23, Vicenza (2020); All in this together, Vogue Italia (aprile 2020); This is my home, mine too, mine too, personale a cura di Irene Tar- ga, Villa Jugendstil, Basilea, (2019); Ho rubato un giardino, collettiva, a cura di Casa Capra e Quivirgola, Giardino Jacquard, Schio (2019).
Maria Chiara Ziosi (Cento, FE, 1995) vive e lavora tra Bologna e Venezia. Ha conseguito il diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna ed è attualmente laureanda all’Università IUAV di Venezia.
Recentemente ha collaborato al progetto Che fare? / What is to be done? di RAM radioar- temobile (2020) ed è stata selezionata nella categoria Affioramenti di Asolo Art Film Festival (2020). Ha partecipato alla mostra collettiva Flexin Flexin try to exercise a Venezia (2019) e al workshop Bodymind Operating System con ∞OS presso V-A-C Foundation (2019). Nel 2018 ha preso parte alla collettiva Umano +o- > memoria sovraccarica presso Galleria Magma, Bologna.
Stefano Volpato (Treviso, 1988) è curatore indipendente e co-fondatore di CampoBase. Laureato in Arti Visive all’Università di Bologna, nel 2018-2019 frequenta Campo, corso per curatori della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino, avendo in seguito l’opportunità di collaborare con Artissima per l’edizione 2019.
Nel 2020 è tra i residenti di Accademia Unidee (Biella) e Lago Film Fest (Lago, TV). Ha co-cu- rato e prodotto progetti espositivi, residenze e public program per istituzioni pubbliche e priva- te quali Fondazione V-A-C a Venezia, Fondazione Elpis a Milano, Università di Padova e MAC
- studi d’artista a Padova, TRA/Casa Robegan a Treviso.
Con il collettivo CampoBase, nel 2019 ha curato la programmazione dell’omonimo spazio di via Reggio a Torino e il festival House of Displacement, la cui ricerca è proseguita nel 2020 in residenza presso Hangar a Barcellona.
Associazione Barriera è uno spazio per l’arte contemporanea, fondato nel 2007 da un gruppo di collezionisti nel quartiere popolare Barriera di Milano. Barriera è a cura di Sergey Kantsedal. Assistente alla curatela: Yuliya Say