Daniele Puppi – Ventiventuno
Terza personale di Daniele Puppi in galleria
Comunicato stampa
Magazzino è lieta di presentare VENTIVENTUNO, la terza personale di Daniele Puppi in galleria, dopo FATICA N.17 (2002) e BLAST (2013), accompagnata da un contributo critico di Valentino Catricalà e Barbara London.
In VENTIVENTUNO, Puppi presenta quattro videoinstallazioni inedite.
LES VOYAGEURS (2021), parte da un frammento del film omonimo di Richard Fleischer del 1966 ripreso dal romanzo di Isaac Asimov. Un viaggio fantascientifico ed improbabile all’interno del corpo umano. L’inverosimile scena del viaggio è trasformata radicalmente dall’artista mediante una presentazione insolita in cui la stessa immagine è trasmessa in maniera speculare su due schermi creando l’illusione di tridimensionalità.
MENOCCHIO (2021), presenta una bizzarra creatura antropomorfa che corre. Un video in loop in cui il protagonista non giunge mai a destinazione, intrappolato in un movimento infinito che si svolge nello stesso segmento spazio-temporale.
NOTTURNO (2020), L’opera cattura ciò che si vede fuori dallo studio dell’artista: una tempesta elettromagnetica di fine estate. Per un lasso di tempo prolungato si susseguono nel cielo una serie di scariche elettriche, la cui percezione è amplificata dal lavoro in post-produzione; questo paesaggio, falsamente immobile, emana forze ambigue e non precisamente definibili.
MASTER BLASTER (2020), è un’installazione audiovisiva che ricompone alcune immagini del film muto La palla n° 13 di Buster Keaton, del 1924. Le immagini rianimate da un suono sibilante e tormentoso, ribaltano la comicità originaria in un’angosciosa corsa verso la morte.
VENTIVENTUNO è uno stato d’animo temporale. Una contrazione di tempo sottratto alle nostre abitudini quotidiane.
Daniele Puppi vive e lavora tra Pordenone e Roma. Fin dagli esordi alla metà degli anni Novanta, lavora a scardinare quell'idea di spazio che ancora si percepisce e ruota all'interno delle coordinate euclidee. Privilegiando la video installazione ha manifestato una nuova attitudine al mezzo, enfatizzando e rovesciando radicalmente l'utilizzo del suono e della riconfigurazione visivo-architettonica.
Tra le principali mostre personali: RESPIRA (Galleria Borghese, Roma 2017); Gotham Prize (Istituto italiano di cultura, New York 2015); 432 HERTZ, (Australian Experimental Art Foundation, Adelaide 2013); HAPPY MOMS (MAXXI, Roma 2013); FATICA N..23 (Galleria Nazionale, Roma 2010); FATICA N..16 (HangarBicocca, Milano 2008); FATICA N.27 (Melbourne International Arts Festival. Melbourne 2005). Tra le principali mostre collettive a cui ha partecipato: 18° Festival Internacional de la imagen (Manizales, CO, 2019); The Raft - Art Is (Not) Lonely (Mu.ZEE - Oostende, 2017); 17 New Artists Integration (Jan Fabre Troubleyn/ Laboratorium, Antwerp, 2015); EL TOPO (Nuit Blanche, Paris, 2013); Digitalife – Human Connections (Ex-Gil/ Macro Museum, Rome, 2012); Spheres 4 (Galeria Continua/ La Moulin, France, 2011/12); Taking Time (M.A.R.C.O. Museum, Vigo, Spain, 2007); Tupper und Video (Marta Herford Museum, Germany, 2006).