Vedova accendi la luce
Georg Baselitz ha creato espressamente per questa esposizione alcune opere realizzate secondo una pittura “alla maniera” di Vedova, un omaggio dell’artista tedesco al Maestro veneziano. Sono anche esposti altri lavori inediti dedicati al tema del cosiddetto “gelato” (Speiseeis).
Comunicato stampa
Vedova accendi la luce è il titolo della mostra che sarà aperta nel Magazzino del Sale della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova dal 20 maggio al 31 ottobre 2021. Georg Baselitz ha creato espressamente per questa esposizione alcune opere realizzate secondo una pittura “alla maniera” di Vedova, un omaggio dell’artista tedesco al Maestro veneziano. Sono anche esposti altri lavori inediti dedicati al tema del cosiddetto “gelato” (Speiseeis).
La mostra è realizzata su un disegno espositivo predisposto da Fabrizio Gazzarri e Detlev Gretenkort.
Il catalogo è edito da Marsilio.
L’esposizione è sostenuta da Generali Valore Cultura, il programma pluriennale di Generali Italia per rendere l’arte e la cultura accessibili a un pubblico sempre più ampio ed è organizzata con la collaborazione di Galerie Thaddaeus Ropac, London – Paris – Salzburg.
Vedova e Baselitz erano legati non solo da un’intesa artistica, ma anche da una profonda e duratura amicizia fin dai primi anni Sessanta, nata nella Berlino divisa dal muro, dove Vedova visse per circa due anni e dove realizzò l’Absurdes Berliner Tagebuch ‘64. Già due anni or sono, Baselitz fu eccezionale curatore, sempre nello spazio del Magazzino del Sale, della mostra Emilio Vedova di/by Georg Baselitz, in cui presentava una scelta di opere vedoviane degli anni ’50 e degli anni ’80. Particolarmente vivo, poi, è ancora il ricordo dell’omaggio che Baselitz fece alla Biennale di Venezia del 2007 all’amico veneziano subito dopo la sua scomparsa con una serie di quadri di straordinaria forza espressiva. Così Baselitz ricorda in una lettera il suo primo incontro con la pittura di Vedova: “Comperai un quadro di Emilio, il Manifesto universale del 1957, da Rudolf Springer, lo comperai come documento, il mio primo sguardo verso ovest, a Berlino quella volta, un quadro astratto, con un suo fondamento (Piranesi) e una sua veemenza, da innamorarcisi.”
Come sottolinea Alfredo Bianchini, Presidente della Fondazione Vedova, Vedova accendi la luce (dal titolo, enigmatico, di uno dei quadri esposti) è “una mostra incredibilmente suggestiva non solo per l’originalità del segno pittorico (ancora un rinnovato Baselitz pur nella continuità essenzialmente espressionistica del suo linguaggio), ma anche perché (in particolare nella parte dedicata a Vedova) Baselitz sembra voler giocare (ma soprattutto dialogare) con Emilio fingendo di imitarlo nei tratti informali e scherzando allusivamente con i titoli dei quadri. L’individualità, l’unicità, l’esclusività sono i connotati essenziali del timbro dell’arte. È, infatti, veramente inusuale che, come in questo caso, un artista si impegni intellettualmente, sentimentalmente ed espressivamente nel mondo di un altro artista.”
La Fondazione Emilio e Annabianca Vedova e la Città di Venezia, dunque, hanno – come ricorda Philip Rylands nella sua introduzione al catalogo della mostra – “la fortuna di avere Georg Baselitz in mostra nei grandiosi spazi dei Magazzini del Sale, l’ex studio di Emilio Vedova. Non solo per il piacere di accogliere un artista della sua statura, ma anche perché, nonostante la morte di Vedova nel 2006, il dialogo continua. Si può dire di ogni grande artista che la sua eredità non si limita alla sua opera, ma si estende ai contesti e alle affinità che quell’opera riportano in vita. L’amicizia tra Vedova e Baselitz ne sono un esempio”.
La mostra è organizzata in collaborazione con Galerie Thaddaeus Ropac, London – Paris – Salzburg.