Nasce APTITUDEforthearts: progetto di interventi di artiste donne in spazi storici del vercellese

Supportare le artiste con nuovi spazi espositivi recuperati nel territorio del Piemonte orientale. Permettere che raccontino la loro storia tramite podcast o narrazioni video. Sono gli obiettivi della neonata associazione fondata da Marina Roncarolo

Negli anni, ogni volta che mi sono lasciata affascinare, coinvolgere, sorprendere dal lavoro di un artista, ho poi scoperto che era stato pensato e realizzato da una donna. E questa consapevolezza ha sempre aggiunto rilievo al mio sentire. Si trattasse di sculture in ferro o pittura, o altro materiale, grandi o piccole installazioni, nella loro delicatezza e forza trovavo immediata sintonizzazione. Questo mi ha inevitabilmente portata a scegliere arte creata da una mente e mani femminili”. Con queste parole Marina Roncarolo, “architetto dedicato al mercato della comunicazione”, introduce APTITUDEforthearts, progetto d’arte nel territorio per la ricerca artistica femminile da lei ideato e promosso,  con la direzione artistica di Paola Nicolin, che vede la luce per la prima volta nel Comune di Trino in provincia di Vercelli: qui, a partire dal 30 maggio e fino al 24 ottobre, si potrà vedere (e sentire) l’intervento dell’artista Margherita Raso (Lecco, 1991) per il campanile dell’Abbazia di Santa Maria in Lucedio.

Nasce APTITUDEforthearts

Nasce APTITUDEforthearts

L’ASSOCIAZIONE APTITUDE FORTHEARTS

Nato da una riflessione sul “prendersi cura” inteso come attitudine, innata o acquisita, radicata nell’universo del femminile, APTITUDEforthearts invita artiste di generazioni diverse a guardare il paesaggio e il peculiare contesto agricolo del vercellese non solo come fonti da cui trarre ispirazione per la propria pratica creativa, ma soprattutto come soggetti di cui appunto prendersi cura, portando attenzioni, gesti e sguardi nuovi e rigeneranti. “Arrivare a immaginare l’associazione APTITUDEforthearts è stato il passo consequenziale. Cioè la volontà di aiutare, nel nostro piccolo, queste donne e la loro creatività”, continua Roncarolo. “È stato naturale scegliere altre donne per condividere l’idea. Dalla curatrice, Paola Nicolin, alle socie fondatrici. Con me infatti c’è un gruppo di fate contemporanee, che non hanno la bacchetta magica ma il computer e il cellulare “always on”, con l’attitudine alla generosità, alla cura e senso di responsabilità verso gli altri, tipica del mondo femminile. Siamo diverse per età ed estrazione lavorativa e i gap sono stimoli nel progettare. Il nostro scopo in generale è quello di essere di supporto alle artiste. Creare, per loro, nuovi spazi espositivi andando a recuperare luoghi che hanno bisogno di cura e attenzione. Permettere che si presentino e raccontino la loro storia tramite podcast o narrazioni video – una delle nostre socie è un’autrice televisiva di grande esperienza e sensibilità!”.

CAMPANILE DELL’ABBAZIA DI SANTA MARIA IN LUCEDIO DI TRINO

Da qui l’idea di valorizzare il recupero di spazi storici in corso di restauro, dismessi o in attesa di cure, attraverso il lavoro di artiste donne. Luogo ideale per iniziare questo percorso è l’Abbazia di Lucedio, complesso architettonico creato dai monaci cistercensi dal 1123 circa, situato a pochi chilometri dal centro di Vercelli nel comune di Trino: non solo capolavoro di architettura sacra, per quanto non ancora adeguatamente conosciuto, ma anche modello di economia sostenibile e primo esempio di luogo di produzione e meditazione legato alla cultura del riso. “Abbiamo pensato di iniziare da Trino Vercellese perchè Vercelli è la mia terra e si voleva iniziare a creare un’eco di attenzione. Terra antica, ricca di storia da scoprire, il cui tempo è scandito dal ritmo delle stagioni e dalla coltura del riso. Latifondi di risaie. Un territorio che è stato plasmato dal lavoro femminile”, aggiunge Roncarolo. “Qui, nel 1906, un folto gruppo di donne analfabete, abituate a un lavoro massacrante e sottopagato nelle risaie, ha scioperato e, per prime, ottenuto le 8 ore e due lire di paga al giorno. Un paradigma nella storia delle lotte sindacali. Crediamo abbia un valore simbolico lanciare il progetto APTITUDEforthearts proprio da qui. Nei prossimi anni, vorremmo creare una mappa di installazioni di arte contemporanea nelle “grange” del vercellese, e idealmente riunire gli antichi centri di produzione e raccolta del riso. Ovviamente non potremmo agire da sole ma siamo convinte che le istituzioni e il territorio saprà come sostenerci”.

L’INTERVENTO DI MARGHERITA ROSA SUL CAMPANILE

Margherita Raso – artista, attenta al linguaggio della scultura e alle sue diverse forme e materiali – si è confrontata con il complesso architettonico dando vita a un’installazione realizzata con opere tridimensionali e sonore che si snodano attraverso lo spazio del Campanile della Abbazia. “L’invito rivolto a Margherita Raso nasce dall’interesse verso la sua ricerca puntuale sulla scultura come gesto che agisce nello spazio”, conclude la curatrice Paola Nicolin. “Le sue opere implicano infatti una relazione tra spazio e corpo: sono piccoli o grandi movimenti – realizzati in tessuto jacquard o in ceramica o in bronzo o in questo caso anche con il suono grazie alla collaborazione con la musicista americana Kali Malone …. – di un unico corpo che esegue meticolosamente i passaggi dai quali l’opera nasce. Lucedio sprigiona una particolare carica di energia: l’energia della natura, del lavoro della terra, delle forme della sua arte e architettura millenaria; pensiamo che Margherita sia l’interprete migliore per convogliare questa energia entro un corpo di opere nuove attorno alle quali noi stessi vediamo diversamente la storia di questo luogo straordinario”.

-Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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