APTITUDEforthearts – Margherita Raso
Con l’intervento Casting The Tempo dell’artista Margherita Raso per il campanile dell’Abbazia di Santa Maria in Lucedio, nel Comune di Trino in provincia di Vercelli, prende avvio il programma di APTITUDEforthearts, progetto d’arte nel territorio interamente dedicato alla ricerca artistica femminile, ideato e promosso da Marina Roncarolo con la direzione artistica di Paola Nicolin.
Comunicato stampa
APTITUDEfortheARTS
in collaborazione con Provincia di Vercelli, Comune di Trino e FAI Giovani delegazione di Vercelli presentano
MARGHERITA RASO
CASTING THE TEMPO
a cura di Paola Nicolin
dal 30 maggio al 24 ottobre 2021
Campanile dell’Abbazia di Santa Maria in Lucedio
Comune di Trino (Vercelli)
prenotazione obbligatoria con visita accompagnata
secondo il calendario che verrà proposto nella sezione eventi FAI
a partire dal 30 maggio 2021
https://faiprenotazioni.fondoambiente.it
www.aptitudeforthearts.com
Vercelli, 29 maggio 2021. Con l’intervento Casting The Tempo dell’artista Margherita Raso per il campanile dell’Abbazia di Santa Maria in Lucedio, nel Comune di Trino in provincia di Vercelli, il 30 maggio 2021 prende avvio il programma di APTITUDEforthearts, progetto d’arte nel territorio interamente dedicato alla ricerca artistica femminile, ideato e promosso da Marina Roncarolo con la direzione artistica di Paola Nicolin.
Nato da una riflessione sul “prendersi cura” inteso come attitudine, innata o acquisita, radicata nell’universo del femminile, APTITUDEforthearts invita artiste di generazioni diverse a guardare il paesaggio e il peculiare contesto agricolo del vercellese non solo come fonti da cui trarre ispirazione per la propria pratica creativa, ma soprattutto come soggetti di cui appunto prendersi cura, portando attenzioni, gesti e sguardi nuovi e rigeneranti.
La memoria storica e la natura stessa del territorio di Vercelli e del Piemonte orientale – legato a doppio filo alla filiera del riso – sono profondamente connotate dalla presenza della donna, un tempo come forza lavoro e oggi come presenza peculiare tanto nell’imprenditoria quanto nelle attività culturali. Da qui la scelta di Marina Roncarolo e Paola Nicolin di guardare alla produzione artistica al femminile per raccontare la storia e la natura di un’area ancora poco conosciuta e per valorizzare tanto il suo patrimonio immateriale quanto quello artistico e architettonico attraverso il recupero di spazi storici in corso di restauro, dismessi o in attesa di cure, che possono essere temporaneamente riscoperti e rivitalizzati dalla presenza di uno sguardo diverso.
Luogo ideale per iniziare questo percorso è l’Abbazia di Lucedio, complesso architettonico creato dai monaci cistercensi dal 1123 circa, situato a pochi chilometri dal centro di Vercelli nel comune di Trino: non solo capolavoro di architettura sacra, per quanto non ancora adeguatamente conosciuto, ma anche modello di economia sostenibile e primo esempio di luogo di produzione e meditazione legato alla cultura del riso.
Margherita Raso (Lecco, 1991) – artista italiana tra le più promettenti della sua generazione, attenta al linguaggio della scultura e alle sue diverse forme e materiali – si è confrontata con il complesso architettonico dando vita a un’installazione realizzata con opere tridimensionali e sonore che si snodano attraverso lo spazio del Campanile della Abbazia.
Il percorso trae liberamente ispirazione dalla storia del luogo, in particolare prende spunto dall’affresco delle canne di un organo dipinte sul retro della facciata di ingresso della Chiesa di Santa Maria in Lucedio: oggetto immaginato, immateriale, solo rappresentato, è tuttavia una presenza solida, tangibile che il visitatore “sente” riecheggiare nello spazio in modo potente. L’organo dipinto è in altre parole una presenza visiva carica di attesa ed evoca in modo silenzioso la fervida attività musicale della Chiesa, nota agli appassionati per la sua ottima acustica. Grazie alla collaborazione con l’Antica Fabbrica Passamanerie Massia di Torino e l’azienda Clerici Tessuto di Como, l’artista ha realizzato una composizione musicale per organo effettuando una traduzione in suono delle armature dei tessuti da lei disegnati. Queste sonorità sono state registrate tra sintesi analogica e digitale dalla musicista americana Kali Malone, con cui Margherita Raso ha ideato un componimento musicale, dando vita a una trama armonica che risuonerà diffusamente dall’interno del Campanile fino all’esterno, rievocando memorie secolari di canti e di lavoro.
All’interno del Campanile, al suono verranno affiancati alcuni elementi scultorei posti lungo il percorso che porta dalla terra al cielo. Le immagini portate in superficie grazie all’intreccio di trama e ordito prendono ispirazione dall’ambiente del quale fa parte l’Abbazia, risultato di un’operazione di ricognizione fotografica delle risaie. A partire da queste mappe realizzate attraverso l’impiego di un drone, Margherita Raso ha infatti operato per sottrazione, esattamente come se la fotografia fosse un blocco di marmo da scolpire. L’immagine è stata scomposta nei suoi dettagli per sviluppare una indagine sulla luce e sul colore, attingendo al celebre dipinto di Angelo Morbelli Per ottanta centesimi! – conservato nel Museo Borgogna di Vercelli – come importante fonte d’ispirazione visiva e metodologica.
I tessuti portano in questo modo l’esterno, il paesaggio della risaia, all’interno dello spazio, sollecitando una serie di riflessioni sul paesaggio che cambia e sul ritmo delle stagioni che scandiscono la relazione tra uomo e natura.
Se da un lato il tessuto è metafora dell’esterno, del contesto, del mondo che ci circonda, il suono è a sua volta metafora dell’interno, dell’interiorità, vale a dire degli aspetti più spirituali, meditativi e introspettivi legati a un lavoro fatto di gesti che si ripetono – quasi automatici e meccanici – di confidenze e di canti che li accompagnano. In questo senso la risaia a sua volta diventa un paesaggio del lavoro nel quale si rispecchiano altri luoghi di produzione contemporanei destinati ad allargare la riflessione sul lavoro oggi.
Il progetto Casting The Tempo di Margherita Raso per APTITUDEforthearts, a cura di Paola Nicolin, è realizzato con il generoso supporto di Provincia di Vercelli, Comune di Trino, Comitato di Lucedio, Ecomuseo delle Terre d’Acqua, con la collaborazione di Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli, FAI Giovani delegazione di Vercelli, Fondazione Museo Francesco Borgogna, LCA Studio Legale, Principato di Lucedio srl, Borgo Ramezzana Country House, Antica Fabbrica Passamanerie Massia Vittorio 1843, Clerici Tessuto & C. SpA e FIMI Group e Fanta-MLN, Milano. Si ringrazia Ente Nazionale Risi, Milano, Manfredi Perrone e Paolo Schenone, Brand Gnu Srl.
MARGHERITA RASO
Margherita Raso (Lecco, 1991) vive e lavora tra Milano e New York. Laureata all’Accademia di Belle Arti di Brera, nel 2014 è stata co-fondatrice dell’artist-run space Armada, Milano.
L’interesse per la “pelle” degli oggetti e per le differenti modalità di percezione e comprensione dell’opera informa tutta la sua pratica. Attraverso la realizzazione di tessuti Jacquard, l'artista indaga il ruolo e il significato di superficie. Creando rilievi microscopici di diverse scale e dimensioni, ovvero disegni intessuti, il suo intento è quello di entrare nello spazio simultaneamente con un dipinto e una scultura, sottraendo entrambi dalla loro immobilità. Il tessuto è anche il punto di partenza delle sculture in ceramica, bronzo e ghisa. Queste opere sono il risultato di un processo sperimentale in cui il tessuto viene sacrificato, principalmente tramite combustione, in favore di un altro materiale. La perdita si concretizza in nuove forme mutate dove l'eco di un corpo esiste con i suoi limiti e possibilità di trasformazione.
Mostre collettive e personali in programma includono: RETROFUTURO, MACRO – Museo di Arte Contemporanea di Roma, Roma, IT (2021); Casting the Tempo, a cura di Paola Nicolin, APTITUDEforthearts, Campanile della Abbazia di Santa Maria di Lucedio, Trino, provincia di Vercelli, IT (2021); Perfectly round, as we left them, con Nevine Mahmoud e Derek MF Di Fabio, a cura di Eva Fabbris, Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano, IT (2021). Le sue mostre personali includono: Canal, Bible, New York, USA (2018); Piercing, Fanta-MLN, Milano, IT (2017). Le sue opere sono state esposte in recenti mostre collettive presso: Fanta-MLN, Milano, IT (2020); WPN-NYC, New York, USA (2019); WallRiss, Fribourg, CH (2019); MAMbo, Bologna, IT (2018); Armada, Milano, IT (2016).
PAOLA NICOLIN
PhD, è storica dell’arte e affianca attività di ricerca alla pratica editoriale e curatoriale.
Head of Publications and Educational Department a Palazzo Grassi – Pinault Collection a Venezia, è dal 2010 docente di storia dell’arte contemporanea all’Università Bocconi di Milano e direttore del centro di arte e educazione the classroom (www.theclassroom.it)
Membro del comitato scientifico della Fondazione Carriero, vive a Milano con la sua famiglia.
APTITUDEforthearts
APTITUDEforthearts è un nuovo progetto d’arte nel territorio interamente dedicato alla ricerca artistica femminile. Il progetto, indipendente e no profit, nasce da una riflessione sul “prendersi cura di” intesa come un’attitudine e una sensibilità, innata o acquisita, radicata nell’universo del femminile. L’iniziativa intende in questa prospettiva invitare artiste di diversa generazione a guardare il paesaggio – e il peculiare contesto agricolo del vercellese – come qualcosa e qualcuno dai quali trarre ispirazione per il proprio percorso creativo e di cui prendersi cura, rivolgendo a questo contesto una serie di gesti e sguardi nuovi e rigeneranti.
L’obiettivo del progetto è, da un lato, offrire, in un contesto peculiare come quello legato alla filiera del riso, un’opportunità di produzione artistica contemporanea e, dall’altro, valorizzare il rilevante anche se ancora poco conosciuto patrimonio artistico-architettonico del territorio attraverso il recupero di spazi storici in corso di restauro, dismessi, in attesa di cure e che possono essere temporaneamente rigenerati dalla presenza di uno sguardo diverso. Il progetto ogni anno invita un’artista a ideare e/o mettere a punto una sua ricerca in corso (che si leghi ai temi e alla natura del territorio) e a installare il proprio lavoro in uno o più luoghi scelti del vercellese – in collaborazione con istituzioni locali.
APTITUDEforthearts intende guardare ad artiste che, attraverso la loro ricerca, abbiano intrapreso percorsi inter-disciplinari e innovativi, legati per esempio ai temi del lavoro e i suoi nuovi percorsi legati allo sviluppo delle tecnologie, alla letteratura scritta, sonora e visiva che l’ha raccontato, alla natura, al gioco, alla ricerca sui tessuti e sui materiali, agli oggetti legati alla cultura agricola, all’educazione, alla musica, sino alla capacità di affrontare temi della diversità e la dedizione al progetto come strumento di emancipazione, identità, libertà.
La prima edizione si tiene nella pianura di Trino Vercellese. Le sue risaie sono infatti il panorama naturale, la cui forma è stata modificata, negli anni, dalla fatica delle donne. Lo sforzo del loro meticoloso lavoro ha definito la storia e le tradizioni di queste pianure. Ed è qui che pagheremo a loro tributo con un’installazione di arte contemporanea.
CHIARA ARIOTTI
Il percorso di studi che ho compiuto mi racconta a 360 gradi. La Laurea in Management delle Amministrazioni Pubbliche mi ha portata al lavoro di manager in uno dei maggiori gruppi ospedalieri italiani. La Laurea in Management dell'Arte, della Cultura e della Comunicazione, accompagna ancora oggi le mie più grandi passioni: territori, tradizioni, cucina e arte in ogni sua forma. Il master in People Development and Leadership descrive ciò che ogni giorno mi motiva: fare squadra, conoscere e comprendere le persone, mi rende un individuo in continua ricerca e crescita.
FRANCESCA FILIASI
Passando dalla pubblicità e all’editoria sono arrivata alla televisione e alla radio come autore. Il caso ha giocato una grande parte nelle mie scelte lavorative, ma sono stata fortunata e mi è capitato di scoprire mondi e persone interessanti. Alle circostanze della vita provo a rispondere con leggerezza e gentile disposizione. All’arte dico grazie d’esistere e se posso fare qualcosa per restituire la gioia e il godimento che mi dà, lo faccio volentieri.
FRANCESCA PALMIGIANO
Milanese cresciuta in una famiglia che mi ha trasmesso la passione per l’arte e per lo sport. Tennista con un grande interesse/amore (vedi tu cosa mettere) verso l’arte contemporanea, sono cresciuta in un contesto in cui l’arte contemporanea era di casa e per questo penso di aver sviluppato una buona sensibilità per quest’ultima. Sono dinamica e sempre in movimento. L’arte è per me farfalle nello stomaco.
LORENZA BATTIGELLO
Radici in Lomellina, la mia casa é Milano da molti anni. Ho vissuto e lavorato a Parigi e in giro per il mondo: un privilegio conoscere culture, tradizioni, sensibilità, approccio alla vita diversi. Una passione ancora molto viva! L’arte per me? Mi arricchisce la vita ed il sentire. La sensibilità dell’artista mi aiuta ad "andare oltre" non solo a livello estetico. Mi offre chiavi interpretative dell’io e del noi.
LUCREZIA PONZANO
Milanese orgogliosa. Laureata in fotografia. Mi occupo di design e facilitazione di processi collaborativi a livello italiano ed europeo. In continua ricerca di evoluzione come essere umano e come professionista. Arte per me è identità, espressione, emozione.
MARINA RONCAROLO
Sono un architetto dedicato al mercato della comunicazione. Penso di avere una particolare sensibilità nel percepire i nuovi trend e nello sviluppare progetti complessi. Questo mi permette di soddisfare il mio inesauribile desiderio di mettermi alla prova nella prossima sfida. Mi scopro sempre appassionata alla vita e nutro una profonda simpatia per il genere umano. L’ARTE mi aiuta a trovare punti di vista eccentrici attraverso i quali guardare la realtà