Era il giugno del 2012 e su queste colonne vi raccontavamo, con una intervista a Pietro Corraini, la curiosa esperienza editoriale di Un Sedicesimo, che allora festeggiava cinque anni di attività e la sua 25esima uscita. Sono passati nove anni ed eccoci tornare sull’argomento, perché nel frattempo l’esperimento prosegue imperterrito e i numeri usciti ora sono sessanta.
UN SEDICESIMO: BREVE LEZIONE DI STAMPA
A condurre in maniera dittatorial-anarchica il tutto è sempre Pietro Corraini. Dittatoriale perché la scelta dei nomi da invitare per realizzare la pubblicazione è saldamente nelle sue mani. Anarchica perché, una volta selezionato il nome, chi lo porta può letteralmente fare cosa vuole, esplorando tutte le possibilità offerte dal formato e dalla foliazione.
Per dirla con Corraini, “un sedicesimo è una sorta di mattone base di sedici pagine per la costruzione di libri e riviste”, mentre “la misura di questo sedicesimo (17 per 24 centimetri) nasce dal formato della carta utilizzata dalle macchine da stampa offsett (1 metro per 70 centimetri). Così facendo si riescono a stampare sedici pagine su ogni lato del foglio senza avere scarti. Si dice che la carta è perfettamente ottimizzata”.
UN SEDICESIMO: LA RIVISTA EDITA DA CORRAINI
Sì, ma di cosa parliamo esattamente? Di una pubblicazione cartacea edita dalla mantovana Corraini, che affida a designer, illustratori, fotografi, artisti, architetti, visionari quelle sedici pagine e consente loro di farne ciò che vogliono. La pubblicazione viene poi stampata e venduta a cinque euro, andando così a costruire una collezione che ormai è corposa e soprattutto costituisce un osservatorio straordinario sulle infinite possibilità che offre la cellulosa.
Per citare nuovamente Pietro Corraini: Un Sedicesimo è “una sorta di laboratorio permanente, uno spazio da dare indistintamente a giovani e maestri per mettere in pagina progetti che spesso farebbero fatica a trovare altri sbocchi”.
LA MOSTRA ALLA BIBLIOTECA TERESIANA
Per festeggiare degnamente il traguardo, fino al 23 giugno si può visitare la mostra Un Sedicesimo. 60 e più progetti, 1000 connessioni, allestita nell’incredibile Biblioteca Teresiana di Mantova. Dove a farla da padrone è il dialogo con il patrimonio librario della medesima biblioteca. Un esempio? Il sedicesimo di Gianluigi Toccafondo ispirato a I delitti della Rue Morgue di Edgar Allan Poe che affianca le Histoires Grotesques dello stesso Poe tradotto da Charles Baudelaire nel 1883. Una mostra per cultori di quel mondo affascinante che è l’editoria, che nemmeno ci pensa a dar soddisfazione a chi, da decenni, la vuole moribonda se non morta.
– Marco Enrico Giacomelli
https://corraini.com/it/catalogo/riviste/un-sedicesimo.html
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