L’attività per bambini che s’ispira a Gustavo Roldán e a Gustav Klimt

Scrittura e pittura non sono due realtà poi così lontane: come fare per creare un’attività che le unisca? Questa proposta per bambini dai 4 anni vuole farvi scoprire che questi due mondi, apparentemente diversi, possono, insieme, diventare un mezzo molto utile per l’apprendimento e lo sviluppo della creatività del bambino.

Avete mai letto il libro Il signor G. di Gustavo Roldán? Racconta di un signore, il Signor G., appunto, nato e cresciuto in un paese avvolto nel silenzio, arido e piccolo. Il protagonista, sempre gentile e cortese con tutti gli altri abitanti del paese, decide un giorno di allontanarsi e tornare soltanto una settimana più tardi, portando con sé arnesi e attrezzi, con l’obiettivo di piantare il bulbo di un fiore. Ma è possibile piantare fiori nel deserto? E, questi fiori, porteranno gioia e musica come desidera il Signor G.? L’intero paese pensava che il Signor G. fosse impazzito, finché, dopo un po’ di tempo, sbocciò un fiore simile a un enorme albero, che attirò moltissimi uccellini. Questi ultimi iniziarono a creare musica, a far capire a tutti gli abitanti che c’era vita nel paese, che la vita può nascere anche in mezzo al deserto.

L’ALBERO DELLA VITA DI GUSTAV KLIMT

Questo breve racconto rievoca L’Albero della vita del fregio di Gustav Klimt, il mosaico 200×700 cm realizzato a Palazzo Stoclet, in Belgio, tra il 1905 e il 1909.
Il mosaico, eseguito su un fondo di marmo bianco, è sfarzosamente decorato da elementi di rame, argento, foglia d’oro, pietra dura, corallo e maiolica colorata. All’interno del quadro, il protagonista è proprio un albero: l’Albero della vita, il quale spicca con i suoi innumerevoli rami, che si intersecano andando a formare figure geometriche.
Tra i rami dell’albero si intravedono numerosi elementi ornamentali: l’idea di Klimt è quella di unire elementi realistici a disegni geometrici astratti, proprio come nel libro di Roldán. I colori sono prevalentemente caldi, al fine di raccontare il ciclo della vita, che porta dalla morte alla rinascita, dal silenzio alla musica, dal deserto alla vita.

Gustavo Roldán Il signor G. (La Nuova Frontiera, Roma 2011)

Gustavo Roldán Il signor G. (La Nuova Frontiera, Roma 2011)

L’ATTIVITÀ PER I PIÙ PICCOLI

Già di per sé, la lettura de Il Signor G. entusiasma i bambini perché molto particolare: le immagini e le figure trasportano in un mondo nuovo, strano e originale, dove tutti indossano cappelli e hanno gli occhi a forma di X, che si aprono solo alla vista dell’enorme albero.
Per leggere loro il libro, incuriositeli qualche giorno prima, cercate di coinvolgerli già raccontando che, presto, verrà letta loro una bellissima storia.
Fateli sedere in cerchio, in un posto tranquillo, e predisponeteli all’ascolto. Preparateli, spiegate loro quanto è importante che stiano concentrati su quello che leggerete. Quando cominciate la lettura, ricordatevi sempre di farli sentire coinvolti: utilizzate i movimenti del corpo, cambiate i toni della voce, facendo domande e ripetendo insieme alcuni gesti che il Signor G. o gli abitanti compiono.
Finita la lettura, mostrate loro un’immagine dell’Albero della vita di Gustav Klimt, affiancandola all’illustrazione presente nel libro. Lasciate parlare loro, guidandoli con delle domande: che cosa vedete all’interno delle due illustrazioni? Quali elementi sono simili? Quali sono diversi? Che cosa provate guardandole? Siete felici o tristi, e perché?
Infine, lasciateli liberi di esprimersi: prendete un foglio A3, così che possano lasciarsi andare in uno spazio un po’ più grande, e dite loro di disegnare, con i pennarelli, il bellissimo albero di cui hanno letto e parlato insieme a voi. Non sarà necessario forzarli o aiutarli: è fondamentale che si esprimano autonomamente, come più desiderano, senza regole imposte. In qualunque modo sia fatto, il disegno andrà bene.

LA FANTASIA DEI BAMBINI

Non si pensa abbastanza a lungo a quanto il legame tra scrittura e pittura possa giovare alle nuove generazioni. La lettura di un libro, unita alla visione di un dipinto, apre la mente e crea nuovi scenari, tutti da raccontare. Nessuno ha fantasia come i bambini, e sono loro a cui dobbiamo affidarci per scrivere il resto della nostra storia. E se hanno una maggiore apertura perché cresciuti con gli stimoli giusti, sicuramente il nostro futuro sarà meno arido.

Giulia Meani

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Giulia Meani

Giulia Meani

Laureata in Scienze dei Beni Culturali presso l’Università Cattolica di Milano e in Arte, Valorizzazione e Mercato presso l’università IULM di Milano con una tesi sulla Didattica Museale. Con una forte passione per l’arte e l’educazione, da sempre lavoro con…

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