HUMANS. Video-ritratti della società contemporanea. #4 [In]esistenza
Quarto appuntamento del progetto“HUMANS. Video-ritratti della società contemporanea", a cura di Giovanni Viceconte. Una serie dedicata alla videoarte e alla performance, per riflettere sulla condizione umana ai tempi della pandemia. Questo episodio, guidato dalla parola chiave “[In]esistenza”, vede protagonista l'opera di Christian Niccoli
Il progetto HUMANS. Video-ritratti della società contemporanea, a cura di Giovanni Viceconte, nasce in un momento di “isolamento” dell’uomo contemporaneo, originato dall’emergenza sanitaria da Covid-19. Una quarantena forzata che ha generato nelle persone nuove forme di comportamento e allo stesso tempo ha amplificato pensieri e riflessioni. Partendo da questa condizione di disagio e dalla formazione di un nuovo modo di concepire la vita, il progetto propone una serie di appuntamenti dedicati al linguaggio della video arte e della performance, presentando una selezione di artisti che hanno interpretato il sentimento di malessere-inquietudine e il senso di inadeguatezza collettiva o personale dell’uomo contemporaneo.
Ogni appuntamento/mostra è identificato da una “parola chiave”, che può introdurre l’opera video di un singolo artista oppure individuare legami comparativi tra più opere video, che saranno proposte dal curatore con lo scopo di stimolare nello spettatore nuovi ragionamenti e confronti.
HUMANS. VideoRitratti della società contemporanea. #1 Malessere
HUMANS. Video-ritratti della società contemporanea. #2 Lockdown
HUMANS. Video-ritratti della società contemporanea. #3 Transiti
INTERVISTA A CHRISTIAN NICCOLI
Come sei giunto alla realizzazione del progetto “Du bei mir”?
Du bei mir é nato nel 2015, quando ho deciso di realizzare una serie di film sul tema del credere. Inizialmente doveva essere un mediometraggio composto da più capitoli, ma ho rapidamente capito che sarebbe stato troppo caro e non finanziabile. Dovevo fare un film o capitolo alla volta. Quindi una volta finanziato ho iniziato con la realizzazione del primo, Du bei mir – Teil I.
Partendo dalla parola “[In]esistenza”, che caratterizza questo appuntamento, puoi darci una chiave di lettura per introdurci questo tuo lavoro?
Da molti anni mi interesso di misticismo, spiritualità, religioni, forme del credere. Penso che la spiritualità faccia parte dell’uomo e della sua ricerca, non solo di una percezione ma anche di una felicità diciamo “metafisica”. Credo che ci sia una necessità fortemente esistenziale nel cercare un qualcosa che sta al di sopra (o anche al di sotto) di noi. Il progetto é nato con una lunga ricerca, in cui mi sono occupato di tante cose: dal fenomeno delle stigmate, alle apparizioni mariane; dalle esperienze pre morte alla parapsicologia. Durante questo periodo sono nati degli input, che poi ho tradotto in immagini o storie.
In Du bei mir hai sviscerato il rapporto profondo e inquieto che l’uomo stabilisce con un’entità spirituale o metafisica. Quali sono nello specifico gli aspetti che hai trattato in ogni singolo film?
Fin dall’inizio avevo intenzione di usare linguaggi cinematografici diversi e sapevo che sarebbero diventati film diversi l’uno dall’altro. Il primo é sulla spiritualità vissuta attraverso il corpo. Mi interessava creare un forte contrasto fra la pace interiore del protagonista e la tempesta che lo circonda. Il secondo parla del superamento della vita, del salto verso un’altra dimensione. Il saltatore con l’asta balza senza timore dall’altra parte. Scompare dal vicolo dal quale viene, ma non scompare veramente, si ritrova in un’altra dimensione.
La terza parte parla del credere come interpretazione di segni e forme. Quindi di come una forma “terrena” possa essere interpretata, venerata, vista come un qualcosa di più. La protagonista inizialmente si sente intimorita dal “viso” nella muffa, poi però accetta questa entità, venerandola e prendendosene cura. Alla fine questa si trasforma e offre alla donna uno sguardo verso nuovi mondi.
Questo progetto l’hai iniziato nel 2015 e concluso a maggio del 2021. In che modo si è evoluto e cosa distingue i tre lavori dal punto di vista tecnico-formale?
Come dicevo ho deciso abbastanza precocemente di non volermi vincolare dal punto di vista formale. Anzi, mi intrigava raccontare idee unite dallo stesso titolo, ma con dinamiche ed estetiche diverse. Infatti, in questa trilogia ho sperimentato due tecniche mai usate prima: la narrazione stop-motion e quella narrativa di un cortometraggio. Quest’ultima non è stata facile, perché non avevo mai scritto una sceneggiatura e molte cose sono state pressoché improvvisate sul set.
Il bisogno di credere in qualcosa rappresenta da sempre una necessità dell’essere umano in ogni epoca. Quali sono i punti di ancoraggio e il rapporto con la fede che vive Christian Niccoli?
Non ho un rapporto con la fede in senso religioso o legato a una religione, ma so che il mondo non finisce qui. So che la nostra è solo una delle dimensioni. Anche se rispetto tutte le forme di religione. Credo più negli avi e nel nostro collegamento con loro.
I FILM DELLA SERIE “DU BEI MIR TEIL”
Christian Niccoli, Du bei mir – Teil I, 2016-17, HD, 5:00 – Courtesy dell’artista
Realizzato con il supporto della Provincia Autonoma di Bolzano – Cultura Tedesca
Cast: Stefan Müser
Direttore della fotografia: Andreas Steffan
Assistente operatore: Pietro Mele
Produttore esecutivo: Arne Duppler
Sound design: Roman Strack
Postproduzione: Rudolf Germann
Rumorista: Takis Christos Sariannidis
Effetti speciali: Effective Special Effects, Berlino
Fotagrafo di set: Matteo Lucidi
Set runner: Eleonora Farina, Marco Martignone
Catering: Simona Molino, Alessia Pastore
Christian Niccoli, Du bei mir – Teil II, 2019-19, HD, 5:00 – Courtesy dell’artista
Realizzato con il supporto della Provincia Autonoma di Bolzano – Cultura Tedesca
Animazione Stop Motion: Hylas Film, Berlino
Postproduzione: Cristiano Cesolari
Consulenza drammaturgica: Susanne Krauß
Sound design: Roman Strack
Christian Niccoli, Du bei mir – Teil III, 2020-21, HD, 14:25 – Courtesy dell’artista
Realizzato con il supporto di:
Provincia Autonoma di Bolzano – Cultura Tedesca
Ilse Augustin Stiftung, Berlino
Cast: Ramona Krönke, Elena Gosch, Alexandra Wolframm, Jens Kleihauer
Assistente alla regia: Florence Nowacki
Direttore della fotografia: Markus Kloth
Primo assistente operatore: Georg Kussmann
Secondo assistente operatore: Joris Taschner
Set design: Elena Gosch, Simone Serlenga
Sound design: Roman Strack
Rumorista: Myrto Chatziandreou
Montaggio: Ruth Schönegge
Consulenza drammaturgica: Anna Bu
Christian Niccoli
Nato nel 1976 a Bolzano. Vive a Berlino.
Christian Niccoli è un artista che lavora con film, disegno e stop-motion. I suoi video sono stati presentati a livello internazionale in musei e istituzioni, tra cui il Kunsthaus Graz (AT), Phönix Art – Sammlung Harald Falckenberg, Amburgo (DE), Cinémathèque québécoise, Montreal (CA), Berlinische Galerie e Haus der Kulturen der Welt, Berlino (DE), 8th Baltic Biennial of Contemporary Art, Szczecin (PL), 4th Bienal del Fin del Mundo, Valparaiso (CL), Para Site / Art Space, Hong Kong (CN), Armenian Center for Contemporary Experimental Art, Yerevan (AM), 21er Haus – Museum für Zeitgenössische Kunst, Vienna (AT) e presso il Museion – Museum für Moderne und Zeitgenössische Kunst, Bolzano (IT). Le sue opere sono in diverse collezioni pubbliche, tra cui Collezione Farnesina – Ministero degli Affari Esteri , Roma (IT), Museo d’Arte Contemporanea , Stettino (PL) e Museion – Museum für Modere und Zeitgenössische Kunst , Bolzano (IT).
https://christianniccoli.com
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