Santarcangelo 2050. La programmazione dell’ultimo atto di Futuro Fantastico
Una edizione dedicata alla convivenza simbiotica e rispettosa dei diritti delle minoranze, umane e animali. Un’opera corale dove le distanze fra teatro, cinema, musica, letteratura e antropologia si sfocano.
L’ultimo atto di Santarcangelo 2050, festival espanso, ostinato e re-esistente che continua tra dubbi e speranze, sarà un’edizione tutta “dedicata alla convivenza simbiotica e rispettosa dei diritti delle minoranze, umane e animali. Ci auguriamo”, affermano i direttori artistici Enrico Casagrande e Daniela Nicolò di Motus, “che tutti i progetti, anche quelli più arditi che prevedono il coinvolgimento del pubblico e si svolgono in luoghi non teatrali, servano a riattivare il dialogo fra la scena artistica e la cittadinanza, ultimamente così parcellizzata nella sfera del privato, per innescare quella forza propulsiva e magica che il Festival ha sempre avuto”.
FUTURO FANTASTICO A SANTARCANGELO
Il secondo atto di Futuro Fantastico (dall’8 al 18 luglio a Santarcangelo 2050) sarà un Festival mutaforme di meduse, cyborg e specie compagne. Nello stato di incertezza causato dalla dimensione pandemica che ancora attraversiamo, la progettazione stessa ha dovuto mutare e trasformarsi nel tempo dedicandosi sempre, però, alla cura e all’ascolto. A partire da immaginari fantascientifici che caratterizzavano già la prima parte di Santarcangelo 2050, i Motus costruiscono la ricca programmazione come una grande drammaturgia di natura tentacolare che si sviluppa secondo capitoli tematici. Sempre più coscienti di non essere autosufficienti, Futuro Fantastico è pensato come opera corale in cui sfocare i confini tra discipline e identità, esplorando “inedite possibili forme di comunanza” e puntando sulle contaminazioni per la creazione di modelli sostenibili reali e replicabili. Bestiari Fantastici riaccoglie l’internazionale concentrandosi su artiste provenienti da America Latina, Africa e Asia. Territori che vivono scenari politici complessi ma dove sono in atto spinte di rivalsa radicali, e movimenti artistici fortemente vitali si interrogano su temi quali decolonizzazione, crisi climatica e fine dell’Antropocene. In questa sezione il pubblico incontrerà – in questo caso a distanza – l’artista taiwanese Betty Apple il cui volto, alterato da un programma di Intelligenza Artificiale, è l’immagine scelta per il manifesto del secondo movimento di Futuro Fantastico. Uno still frame che rimanda a “un altro mondo possibile”, privo di barriere tra generi e razze, esseri umani e animali, vegetali e inorganici.
I PARTECIPANTI
Tra i vari capitoli di Santarcangelo 2050, ampio e pieno di sfaccettature, Interzone sarà dedicato a opere dalle forme ibride ed eclettiche. Saranno presenti, per citarne alcuni, Romeo Castellucci con Scott Gibbons, El Conde de Torrefiel, Industria Indipendente con l’artista Rä Di Martino, la cineasta francese Marie Losier che renderà il pubblico protagonista di un suo set. In questa sezione ibrida si celebreranno anche i trent’anni di Mutonia con un’azione site specific in collaborazione con il collettivo belga GHOST. Nuove Alleanze rivendica la missione di avvicinamento alla cittadinanza, coinvolgendola anche nei processi di creazione, dilatando lo spazio e rompendo i paradigmi di fruizione del Festival. Un’attenzione particolare è rivolta alle giovani generazioni. Andranno finalmente in scena le performance previste a dicembre 2020 per Winter Is Coming, costretto a ripensarsi come happening online. A questi si aggiunge il progetto Incroci, coordinato da Teatro Magro con la Cooperativa Sociale di Mantova e le associazioni Babel Crew di Palermo e Asinitas di Roma che coinvolge 50 giovani migranti e richiedenti asilo.
HOW TO BE TOGETHER
Ai giovani è dedicato anche il progetto più “spericolato e utopico” di questa edizione: How To Be Together a cura di Chiara Organtini, nato in collaborazione con alcune tra le istituzioni europee più innovative nell’ambito della formazione. Un’installazione artistica abitabile, un villaggio temporaneo ecosostenibile dove per tutta la durata del Festival 50 tra studenti si confronteranno “sulla necessità di immaginare radicalmente nuove forme di collettività, dalla sfera politico-sociale alla coesistenza tra specie”, alla ricerca di risposte concrete al come vivere insieme e comprendere come gli artisti impattino sulle trasformazioni politiche e sociali del presente. Infine, Accaventiquattro, capitolo dedicato alla piazza e a diverse proposte gratuite, spettacoli, laboratori e un calendario di concerti curato da Christopher Angiolini con una particolare attenzione alla produzione musicale contemporanea femminile. Futuro Fantastico di Santarcangelo 2050 ha un potenziale reale di rigenerazione perché il Festival, ricorda la Direzione artistica “non è un semplice evento ma un’emersione circostanziata e condensata e per questo capace di lasciare un segno di lungo termine sui territori e le comunità interessate”.
– Margherita Dellantonio
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