Human Habitat. Paesaggi dall’Antropocene

Informazioni Evento

Luogo
LE GALLERIE DI PIEDICASTELLO
direzione nord-sud, Brennero-Verona,strada statale , Trento, Italia
Date
Dal al
Vernissage
12/06/2021
Contatti
Email: acropolitrento@gmail.com
Sito web: http://www.acropolitrento.com
Patrocini

Partner coinvolti
Con la collaborazione di:
● Fondazione Museo Storico del Trentino
● MUSE Trento

Con il supporto di:
● Fondazione Cassa Rurale di Trento
● Vason Group
● XYdigitale
● Migliori Offerte Online
● Forme di Luce
● Cantina Vivallis
● Grazia Calvino, consulente finanziario

Progetto giovani d’ambito:
● TAUT, Tavolo delle Associazioni Universitarie Trentine

Artisti
Tom Hegen
Generi
architettura, fotografia
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Associazione Acropoli inaugura Human Habitat, la mostra che racconta i paesaggi trasformati dall’uomo.

Comunicato stampa

Acropoli, giovane realtà nel mondo dell’architettura, inaugura la sua prima mostra Human Habitat: Paesaggi dell’Antropocene. L’esposizione, che racconterà in modo trasversale i “paesaggi dell’Antropocene”, ospiterà le fotografie del fotografo tedesco Tom Hegen e sarà inaugurata il 12 giugno 2021 alle Gallerie di Piedicastello di Trento, con il supporto di Fondazione Cassa Rurale di Trento e con la collaborazione di Fondazione Museo Storico del Trentino. Dal 21 maggio 2021, per un paio di mesi, sarà inoltre possibile visitare una sezione ulteriore della mostra Human Habitat presso il giardino del MUSE.

Dichiarazione d’intenti
«Antropocene (Antropocene) s.m. L'epoca geologica attuale, in cui l’ambiente terrestre, nell’insieme delle sue caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche, viene fortemente condizionato su scala sia locale sia globale dagli effetti dell’azione umana.»
Siamo entrati da poco in una nuova epoca geologica: l’epoca in cui l’essere umano, attraverso il suo intenso lavoro, sta dando forma al pianeta e ai territori che abitiamo. In particolare, il nostro modello di sviluppo ha trasformato l’estetica dei luoghi per inserire attività produttive che ci permettono di sopravvivere e prosperare.
Qual è il risultato? Paesaggi a grande e piccola scala, dal carattere vibrante, monumentale, alienante e sublime. Human Habitat. Paesaggi dell’Antropocene nasce dalla consapevolezza di questi cambiamenti e si pone l’obiettivo di investigare il fenomeno e la sua estetica. Human Habitat è uno sguardo a volo d’uccello sulla superficie del pianeta e sui paesaggi della produzione, della distribuzione e dello smaltimento di risorse, attraverso gli occhi di talentuosi fotografi contemporanei.

Workshop “Chiasma2020”
Il progetto di allestimento della mostra nasce da “Chiasma2020”, l’annuale workshop di progettazione ed autocostruzione che l’Ass. Acropoli organizza nelle prime settimane di settembre. Ormai giunto alla sua quarta edizione, il workshop ha coinvolto 15 neo-architetti, designer e studenti provenienti da tutta Italia, grazie ai quali è nato il progetto preliminare del percorso espositivo. Seppur partendo da un budget limitato, la sinergia delle competenze e delle intuizioni di questi giovani creativi ha prodotto un allestimento innovativo e capace di valorizzare al meglio le fotografie selezionate per l’esposizione.

Il progetto di allestimento
Il percorso espositivo si articola in tre parti, ognuna con una sua caratterizzazione individuale ma allo stesso tempo capace di comporre una efficace narrazione d’insieme.
La prima parte contiene le fotografie di sei fotografi emergenti selezionati tra oltre 60 proposte ricevute da tutto il mondo grazie ad una call internazionale tenuta nel mese di Agosto 2020. A supporto delle fotografie sono esposti dei pannelli informativi relativi al progetto di ricerca sul tema dell’Antropocene secondo tre filoni tematici: produzione, distribuzione e smaltimento di risorse.
La seconda parte è uno spazio di transizione che si ispira a “La Notte dei Tempi”: una sperimentazione di experience design che spezza il percorso del museo con uno spazio immersivo.
La terza ed ultima parte espone le fotografie di Tom Hegen, il lead photographer della mostra, con i suoi scatti in grande formato sorretti da elementi metallici molto esili in uno spazio etereo e minimale.

Parte 1. Antropocene
La Mostra si presenta come un work-in-progress: lo spazio si articola secondo un sistema di percorsi a padiglioni seguendo uno sviluppo a griglia 3D ottenuta con tubi innocenti tipici dei cantieri edili. Questo linguaggio post-industriale trasmette al visitatore il senso dei processi produttivi. I pannelli informativi basati sulla ricerca curata da Acropoli arricchiscono la mostra con interessanti report e approfondimenti scientifici, comunicati tramite infografiche e mappe di forte impatto comunicativo.

Parte 2. La Notte dei Tempi
Questo spazio di transizione agisce da filtro tra il segmento iniziale e il segmento finale della mostra. Mentre la prima parte dell’esperienza vuole mostrare le forti capacità che l’essere umano ha di plasmare e trasformare il territorio, entrando in questa black-box ci si ritrova in un tempo primitivo in cui il rapporto tra l’essere umano e la natura era diverso: le installazioni a luci LED – alludendo a tre dei grandi misteri della natura: il fuoco, la pioggia e l’aurora boreale – ci riportano ad una condizione primitiva in cui la natura era al contempo motivo di timore, stupore e mistero.

Parte 3. Habitat
La Mostra trova il suo culmine nell’esposizione delle fotografie di Tom Hegen, con una serie di 18 fotografie in formato 100x140cm montate su strutture metalliche dal design minimale.
Il percorso espositivo si snoda tra incredibili viste aeree dei paesaggi del nostro pianeta e dei segni che, come esseri umani, lasciamo sul territorio; le linee nette, le tracce e gli squarci che abbiamo modellato nel tempo ci raccontano dell’efficienza, dell’ingegno e della poesia dell’intervento umano sul territorio, mostrandoci anche il “bello” dei territori sfruttati ed inquinati. Un mix di bellissimi colori e geometrie a testimonianza della nostra presenza sul pianeta e a monito per il nostro futuro.

Human Habitat MUSE
Tra le realtà che supportato Acropoli nel progetto Human Habitat si annovera anche il MUSE di Trento, dalla cui collaborazione è nata una sezione ulteriore della mostra che sarà inaugurata il 21 maggio 2021 presso il giardino del MUSE. Questa sezione sarà visitabile fino al 18 luglio 2021 e farà da sfondo ad una serie di eventi legati al tema dell’Antropocene nel corso dell’estate. L’inaugurazione dell’esposizione sarà trasmessa sui canali social del MUSE e dell’Associazione Acropoli il giorno 21 maggio 2021 alle ore 18.00.

Associazione Acropoli
Acropoli è una piattaforma per la promozione degli aspetti più innovativi dell’architettura; la nostra associazione mette in connessione giovani creativi come architetti, ingegneri e designer, con realtà professionali e culturali. Acropoli facilita questo processo tramite la creazione di una rete di giovani creativi e instaurando collaborazioni con altre organizzazioni interessate a condurre progetti di sperimentazione e innovazione.
Fondata nell’autunno 2016, Acropoli ha condotto numerose iniziative con operatori commerciali, organizzazioni produttive e istituti culturali. Le attività portate avanti hanno spaziato dalla progettazione di elementi di arredo urbano ed installazioni espositive, fino al coordinamento di eventi culturali come conferenze, seminari e workshop. L’associazione ha collaborato negli anni con enti e realtà professionali e culturali, tra i quali Artesella, Pergine Festival, il Polo di Meccatronica di Rovereto, Turris Babel, l’Università e l’ordine degli Architetti di Trento.

Soggetti coinvolti
Associazione Acropoli è la promotrice e organizzatrice della mostra. Il progetto si sviluppa su tre fronti culturali diversi: fotografia, arte/architettura e ricerca.
Fotografia; la mostra presso le Gallerie Piedicastello esporrà 18 fotografie del fotografo tedesco Tom Hegen e oltre una trentina di scatti di giovani fotografi selezionati tramite un concorso fotografico internazionale. Presso il giardino del MUSE saranno esposte 8 fotografie di Tom Hegen e 16 fotografie di fotografi emergenti. Come quadri astratti, i “quadri” di Tom Hegen mostrano dall’alto la trasformazione, la razionalizzazione, la distruzione e la bellezza dei paesaggi contemporanei.
Architettura; La mostra è stata progettata durante una settimana di workshop intensivo tenutosi alle Gallerie di Piedicastello dal 14 al 21 settembre 2020. All’evento hanno partecipato 15 tra studenti, neolaureati e giovani professionisti che hanno lavorato, coordinati dai professionisti di Acropoli, alla progettazione dell’allestimento.
Ricerca; contestualmente alla mostra saranno raccontati i temi di ricerca studiati da 12 ragazzi dell’Università di Trento, che hanno indagato le tematiche di trasformazione del territorio dal punto di vista culturale e tecnico, sia a livello globale che a livello locale. Il percorso di ricerca condotto da Acropoli è stato supportato dal museo MUSE di Trento attraverso la stimolante collaborazione con il dott. Massimo Bernardi, studioso ed esperto di Antropocene.
La mostra; inaugurata il 12 giugno 2021, sarà ad ingresso gratuito e aperta a tutti fino a febbraio 2022. Il design inclusivo e innovativo permette non solo un’esperienza estetica, ma anche multisensoriale.