8 mostre da non perdere in Puglia, tra arte contemporanea e archeologia
Visto che magari siete già a godervi il caldo in Puglia, ecco i suggerimenti da Taranto a Polignano a Mare, da Lecce a Foggia. Tutti gli indirizzi
Dagli scatti di Lisetta Carmi, pioniera della denuncia sociale, in mostra nell’antologica “Gli Altri” al Castello Carlo V di Lecce, al Futuro Arcaico Fest, dedicato al connubio tra folklore italiano e arte contemporanea a Bari, dalla personale di Claudia Giannuli al MArTA di Taranto alla mostra che inaugura alla Fondazione Pascali di Polignano, che confronta l’opera di Pino Pascali con quella Gino Marotta, dalla street art di Banksy a Otranto all’inaugurazione dell’Apulia Land Art ad Alberobello con Iginio De Luca e della collettiva internazionale Intra Mundi a Lecce con Tarshito: Artribune ha selezionato le migliori mostre in Puglia.
– Cecilia Pavone
GLI “ALTRI” DI LISETTA CARMI. LA MOSTRA ANTOLOGICA A LECCE
La fotografia come “strumento per la ricerca di verità”, il profondo legame con la Puglia, il focus sugli emarginati, sugli “ultimi”, raccontati con crudo realismo stilistico nella poetica di Lisetta Carmi. Al Castello Carlo V di Lecce prosegue, fino al 5 settembre, la mostra antologica Lisetta Carmi – Gli Altri, a cura di cura di Roberto Lacarbonara, Giovanni Battista Martini e Alessandro Zechini, e organizzata, dal collettivo Kunstschau di Lecce, RTI Theutra Oasimed, Arte contemporanea Picena, in collaborazione con l’Archivio Lisetta Carmi di Genova e con la Festa di Cinema del Reale. Oltre 60 scatti in bianco e nero della fotografa ligure, pioniera della denuncia sociale, che vive a Cisternino, ripercorrono alcune tappe significative – dal 1960 alla fine degli anni ’70 del Secolo Breve – del percorso intrapreso dalla grande fotografa.
Castello Carlo V
Viale XXV Luglio, 32
Lecce
www.castellocarlov.it
TRA FOLKLORE E ARTE CONTEMPORANEA: FUTURO ARCAICO FEST A BARI
La riscoperta del folklore italiano attraverso l’arte contemporanea e la valorizzazione dell’identità territoriale, finalizzati a contrastare l’inverno epocale della postmodernità, caratterizzano il percorso tematico di Futuro Arcaico Fest, il nuovo festival multidisciplinare che prosegue a Bari fino all’11 luglio. Ideato e organizzato da Marco Malasomma e Jime Ghirlandi, in arte Folklore Elettrico e a cura di Maria Teresa Salvati, Futuro Arcaico racconta il patrimonio collettivo italiano attraverso una mostra collettiva e diffusa, che coinvolge – fino al 20 giugno – spazi noti quali il Museo Civico ed il Museo Nuova Era, e gli luoghi che rivestono un’importanza storico-culturale per la città. Protagonisti della manifestazione, oltre 40 artisti provenienti da tutta Italia, selezionati dalla call “Radici” lanciata da Folklore Elettrico a livello nazionale.
Bari, Sedi Varie
www.futuroarcaico.it
L’OPERA IN CERAMICA DI CLAUDIA GIANNULI AL MARTA
Il dialogo tra archeologia e arte contemporanea rappresenta il fil-rouge della politica culturale intrapresa dal MArTA di Taranto, che inaugura il periodo post-lockdown con Silent Spring, personale della scultrice pugliese Claudia Giannuli. La mostra, visitabile fino al 25 luglio, a cura di Antonello Tolve, costituisce il primo appuntamento del Circuito del Contemporaneo, progetto diretto da Giusy Caroppo. Attraverso il linguaggio espressivo della ceramica, Claudia Giannuli fonde idealmente la sua opera con il mito e la cultura magno-greca, in un “percorso catartico”, come spiega la direttrice del MArTA, Eva Degl’Innocenti, che conduce il visitatore dal passato al futuro, nell’ottica di un’ “archeologia al futuro”, per rileggere il passato attraverso gli strumenti culturali della contemporaneità.
MArTA
Via Cavour, 10,
Taranto
www.museotaranto.beniculturali.it
IL DIALOGO TRA PINO PASCALI E GINO MAROTTA A POLIGNANO
Il confronto tra due innovatori dell’arte italiana ed internazionale negli anni Sessanta costituisce l’architrave tematico di “Dialoghi: Pino Pascali/Gino Marotta. Artifici naturali”, doppia personale a cura di Rosalba Branà e Lorenzo Canova, che inaugura il 2 luglio alla Fondazione Pascali di Polignano a Mare. Legati da un profondo rapporto di amicizia e provenienti dal comune contesto delle neoavanguardie romane, Pino Pascali e Gino Marotta hanno creato, attraverso la sperimentazione nell’arte ambientale, una nuova concezione dell’opera d’arte e del suo rapporto con il fruitore, anche attraverso l’utilizzo di nuovi materiali e di differenti linguaggi artistici. La mostra – indagando la relazione tra artificio, natura e paesaggio – si snoda in un percorso organizzato in sezioni, in cui le opere di Pascali e Marotta dialogano tra loro.
Fondazione Pino Pascali
Via Parco del Lauro 119
Polignano a Mare
www.museopinopascali.it
INTRA MUNDI, LA COLLETTIVA A LECCE
La profondità delle radici identitarie e la riflessione sul pericolo della loro perdita, il rapporto con la natura e l’urgenza della sua tutela, la dimensione del divenire eracliteo e l’incessante peregrinare del viandante. Sono queste le tematiche che contrassegnano “Intra Mundi: legami, transiti, e approdi di un presente imperfetto”, collettiva a cura di Dores Sacquegna e coordinata da Primo Piano LivinGallery, in programma alla Fondazione Palmieri fino al 30 giugno. Più di 20 artisti, italiani ed internazionali, tra i quali i pugliesi Tarshito, Massimo Ruiu e Massimiliano Manieri, si confrontano attraverso differenti linguaggi espressivi, riflettendo sulla necessità di un intervento ambientale per salvaguardare la natura, sui legami ancestrali con la terra e sull’importanza del mito in epoca contemporanea.
Fondazione Palmieri Onlus
Vicolo Sotteranei,
Lecce
www.fondazionepalmieri.it
IGINIO DE LUCA APRE APULIA LAND ART
L’opera di Iginio De Luca, artista originario di Formia, ha inaugurato il 18 giugno – alla Casa Rossa di Alberobello – la residenza artistica Apulia Land Art, a cura di Giuseppe Capparelli e con la direzione artistica di Carlo Palmisano. Contesto dell’intervento di De Luca, Se queste mura potessero parlare, è la stessa Casa Rossa, concepita – nella sua dimensione collettiva e simbolica – come “luogo della memoria”, teatro di eventi cruciali che hanno caratterizzato le storie emarginazione sociale dei suoi abitanti. L’opera finale – realizzata attraverso un percorso contrassegnato dall’interazione con l’ambiente e con il pubblico – costituisce il risultato di dialoghi e interazioni intrapresi da Iginio De Luca con gli abitanti di Alberobello nella prima parte della residenza, che si è svolta lo scorso maggio.
LA STREET ART DI BANKSY A OTRANTO
L’intensità dell’evocazione, che si unisce alla profondità dell’impegno politico e sociale, attraverso la street art, nell’opera di Banksy. Al castello aragonese di Otranto inaugura il 23 giugno e sarà visitabile fino al 19 settembre, “Banksy al castello 2002-2008 prints selection”, mostra – a cura di Stefano Antonelli e Gianluca Marziani, su un progetto di Lorenzo Madaro – dedicata al popolare quanto misterioso writer inglese che ha realizzato iconici e murales in tutto il mondo. Il percorso espositivo consiste in una selezione di serigrafie originali di Banksy, realizzate con la tecnica dello “stencil” tra le quali la celeberrima “Girl with Baloon” del 2002, premiata in un sondaggio come la più amata dai britannici, “Pulp Fiction” del 2015, “Love is in the air” e “Bomb Love” del 2003.
Castello Aragonese
Piazza Castello
Otranto
www.comune.otranto.le.it
LA CULTURA POPOLARE INCONTRA L’ARTE CONTEMPORANEA. GAIA DI LORENZO A FOGGIA
La sovversione temporanea dell’ordine sociale attraverso il rituale, nell’alveo della cultura popolare, costituisce il fulcro tematico di Temmatemenetè, personale di Gaia Di Lorenzo, che inaugura il 26 giugno a Pietramontecorvino, piccolo comune nella provincia di Foggia. La mostra s’inserisce all’interno di Una boccata d’Arte, progetto di arte contemporanea, giunto alla seconda edizione, che coinvolge 20 borghi scelti tra tutte le regioni italiane. In particolare, Gaia Di Lorenzo focalizza la sua ricerca sulla tematica della soglia fisica e simbolica e sulla valorizzazione in chiave contemporanea dei canti tradizionali diffusi in alcuni paesi dei Monti Dauni, denominati sciàmbule. Infatti, una delle due installazioni all’aperto create site-specific dall’artista romana a Terravecchia, il borgo antico di Pietramontecorvino, si chiama proprio Temmatemenetè, che è il ritornello di uno sciàmbule.
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