Laura Zeni – Sguardi Celati
Il percorso “Sguardi Celati” di Laura Zeni, dopo l’importante tappa virtuale, prende finalmente vita reale e tangibile con una doppia mostra in Oratorio della Passione (24 Giugno – 1 Luglio 2021) e nello studio dell’artista che per la prima volta apre le porte al pubblico (dal 6 al 31 Luglio p.v.)
Comunicato stampa
SGUARDI CELATI di Laura Zeni
Da Giovedì 24 Giugno a Giovedì 1 Luglio 2021 il percorso “Sguardi Celati” di Laura Zeni, dopo l’importante tappa virtuale (visitabile al link http://kunstmatrix.com/), prende finalmente vita reale e tangibile con una doppia mostra in Oratorio della Passione (24 Giugno – 1 Luglio 2021) e nello studio dell’artista che per la prima volta apre le porte al pubblico (dal 6 al 31 Luglio p.v.)
Testo critico
Un ormai tragico anno che ha indiscutibilmente segnato le vite di tutti noi, senza quasi distinzione geografica, sociale, culturale ed economica, è per alcuni stato grande momento di riflessione interiore ed artistica.
Laura Zeni ha trovato il suo cammino equilibrato, proprio nella sua Arte, allontanandosi, seppur non troppo, dalle opere consuete e tornando all’innato amore per i collage.
Inconsciamente intere giornate di strappi dalle principali riviste patinate, sono diventate ingredienti di una presa di coscienza interiore da urlare con i suoi piccoli e preziosi collage/decollage che diventano monili di questa epoca lunga pochi mesi, ma violentemente eterna in ognuno di noi. Eterna perché ha stravolto in pochi istanti le consuetudini quotidiane, intaccando ogni sfera della nostra vita personale, lavorativa, familiare e sociale. Eterna perché comune denominatore di ogni nostro simile; eterna perché senza confini territoriali e temporali, senza accenni di pausa, senza scadenza immediata.
Un gesto semplice e al contempo violento come quello di indossare una mascherina, così simile a quello di indossare accessori di uso comune più o meno futili, ha stravolto il nostro essere con noi stessi e con gli altri. Un lembo di tessuto, ha messo in discussione la nostra personalità, la nostra individualità, la nostra stessa riconoscibilità… ci ha apparentemente resi più simili che mai… eppure così diversi ed irriconoscibili a noi stessi.
Sospendere le nostre vite, perché in parte è proprio quanto abbiamo fatto nell’alternarsi delle ultime stagioni, freezzare il contatto con i nostri cari, mettere in pausa il nostro lavoro e creare barriere profonde anche se non fisiche con le nostre città, ha un senso di prigionia emotiva che troppo spesso ha messo in lock-down anche le nostre menti.
Zeni con le sue opere sembra urlarci la chiave di svolta per reagire, riprendendo contatto con noi stessi e trovando in noi tutto ciò che abbiamo dimenticato, o mai conosciuto, e dando finalmente spazio vitale a nuove esperienze interiori e nuove emozioni.
Perché come afferma “noi siamo nonostante tutto”, nonostante questa nuova piccola divisa che alza una barriera dal pericoloso male, ma così pesante da rendere fragile il nostro essere al centro del mondo; una corazza del terzo millennio che minaccia di renderci irriconoscibili e deboli, di una debolezza psicologica, più che fisica… ma che dobbiamo rileggere come uno degli innumerevoli ostacoli della vita da cui imparare qualcosa di nuovo di noi stessi e degli altri.
Serena Mormino
Curatrice e Critica d’Arte
Curatrice MUSEO DEL PARCO di PORTOFINO - Centro Internazionale di Scultura all'Aperto
Presidente Associazione Culturale AMARTE