Rodin a Gradara
“Il Bacio” di Auguste Rodin è una tra le più celebri e amate sculture dei tempi moderni ed è diventata l’immagine icona dell’amore tra Paolo e Francesca. E proprio a questa opera che “Francesca2021”, il grande tributo a Dante e Francesca da Rimini nel settimo centenario della morte del poeta, ha dedicato una esposizione.
Comunicato stampa
“Il Bacio” di Auguste Rodin è una tra le più celebri e amate sculture dei tempi moderni ed è diventata l’immagine icona dell’amore tra Paolo e Francesca.
E proprio a questa opera che “Francesca2021”, il grande tributo a Dante e Francesca da Rimini nel settimo centenario della morte del poeta, ha dedicato una esposizione.
A Gradara il 26 giugno alle ore 18.00 si inaugurerà, infatti, la mostra RODIN A GRADARA. IL BACIO DI PAOLO E FRANCESCA NEL CASTELLO DEL MITO, Esposizione del capolavoro di Rodin della Fondazione Gianadda.
La mostra, a cura di Ferruccio Farina e Sandro Parmiggiani, espone un'unica opera originale, la fusione in bronzo de Il Bacio di Rodin della Fondazione Gianadda, accompagnata da un percorso fotografico che ne narra la genesi e il successo, e dalle fotografie del Maestro Vasco Ascolini realizzate al Museo Rodin tra il 1995 e il 2001.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni dal 26 giugno al 30 agosto, dalle 17.30 alle 23.30 (costo del biglietto d’ingresso 6 euro) nel Palazzo Rubini Vesin.
Il Bacio di Rodin, pur trattando una vicenda che affonda le radici nella Divina Commedia di Dante, non narra la peccaminosa lussuria causa della punizione infernale, ma rappresenta la conclusione della mitica passione tra Paolo e Francesca secondo l’interpretazione romantica che a quei tempi era molto sentita.
Nel bacio di Rodin non c’è tragedia, ma il trionfo di un amore indistruttibile finalmente compiuto, fuori dal tempo e dalle cose terrene. Fissato in una dimensione paradisiaca.
Il Bacio di Auguste Rodin è tra le più celebri e amate sculture dei tempi moderni.
Inizialmente fu concepito nel 1880 come parte de “La Porte de l’Enfer”, opera commissionata dallo stato francese per il Musée des Arts Décoratifs di Parigi, progettata dallo scultore sul modello della porta del Paradiso di Ghiberti, ove Paolo e Francesca sarebbero stati inseriti tra i personaggi danteschi sofferenti e disperati come il conte Ugolino.
Terminato il gruppo scultoreo dei due giovani amanti, Rodin s’accorse che il loro abbraccio d’amore assoluto e la loro passione ‘serena’ e non peccaminosa che aveva creato, nulla aveva di infernale e decise perciò di farne un’opera autonoma che titolò Il Bacio (Le Baiser). L’opera fu commissionata dallo Stato francese per l’Esposizione Internazionale di Parigi del 1889 e diverrà il capolavoro dell’artista.
Tra le sue tante sculture a base di baci, abbracci, passione sensuale ed erotismo, ha riservato solo al Bacio di Paolo e Francesca l’aura incantata, senza traccia di vizio o di peccato, che lo caratterizza.
Come annotava nel 1902, lo scrittore cecoslovacco Rainer Maria Rilke, il Bacio di Rodin, ha la “capacità di trasformare il transitorio in eterno... Ecco perché si ha l’impressione che la beatitudine di questo bacio sia ovunque diffusa nei due corpi; è come un sole che sorge e la sua luce si posa ovunque”.
Il Bronzo Gianadda
La mostra espone un’unica opera originale, la fusione in bronzo de Il Bacio di Rodin della Fondazione Gianadda, accompagnata da un percorso fotografico che ne narra la genesi e il successo.
Le fotografie e le opere, salvo diversa indicazione, sono conservate al Museo Rodin, Parigi, alla Tate Gallery, Londra, e nell’archivio di Vasco Ascolini, Reggio Emilia.
Il Bacio, Le Baiser, 1886
Fusione in bronzo realizzata tra il 1898 e il 1918 dalla Fonderie F. Barbedienne, Parigi, da un gesso del 1898. Proprietà: Collezione Fondation Pierre Gianadda, Martigny, Svizzera. Acquisto da asta pubblica, Londra, 1982. Provenienza: Madame Maud Roxby; acquistato da suo padre alla Marlborough Fine Art, Londra.
Esposizioni:
Rodin, Fondation Pierre Gianadda, Martigny, 1984. Hommage au Dr Henri Cuendet, Yverdon-les-Bains, 1994. Rodin, Fondation Basil & Elise Goulandris, Andros, 1996. Rilke et Rodin, Fondation Rainer Maria Rilke, Sierre, 1997. Fiera di Liegi, 2000. Rodin, Golubkina, Claudel. La rencontre cent ans après, Galleria Tetriakov, Mosca, 2004. Musée des Beaux-Arts, Orléans, 2005.
La mostra è stata promossa da
Centro Internazionale di Studi Francesca da Rimini,
Comune di Gradara, Regione Marche
Idea e progetto di Ferruccio Farina,
Centro Internazionale di Studi Francesca da Rimini
Comitato organizzatore: Filippo Gasperi, Sindaco di Gradara; Federico Mammarella, Consigliere incaricato; Ferruccio Farina, curatore; Sandro Parmiggiani, storico dell’arte; Andrea Santangelo, scrittore
Catalogo: a cura di Ferruccio Farina
Testi del catalogo: Ferruccio Farina e Sandro Parmiggiani
Editore del catalogo: Maggioli editore
Narrazione video e collaborazione redazionale: Andrea Santangelo
Filmmaker: Michele Abbondanza
Info
GradaraInnova:0541.964673 | [email protected] www.francescadarimini2021.com | www.francescadarimini.it [email protected]
“RODIN A GRADARA”
fa parte di
FRANCESCA2021
Tributo a Dante e a Francesca da Rimini nel VII centenario della morte del Poeta
Trenta appuntamenti culturali da marzo a dicembre 2021 nei territori malatestiani tra Romagna e Marche promossi dai Comuni di Rimini e di Gradara con la collaborazione delle Regioni Emilia-Romagna e Marche e di Apt Servizi dell’Emilia Romagna su idea e progetto di Ferruccio Farina, Centro Internazionale di Studi Francesca da Rimini