Gottfried Helnwein – Quel silenzioso bagliore
Mette il dito nella ferita. Con le sue opere Gottfried Helnwein mostra che nel nostro mondo i più deboli sono abusati, feriti e mandati in guerra. I suoi dipinti super realistici hanno come tema centrale la violenza sui bambini.
Comunicato stampa
Mette il dito nella ferita. Con le sue opere Gottfried Helnwein mostra che nel nostro mondo i più deboli sono abusati, feriti e mandati in guerra. I suoi dipinti super realistici hanno come tema centrale la violenza sui bambini.
Dal 3 luglio al 15 agosto 2021, Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana, Museo Correr, in Piazza San Marco a Venezia, con il supporto Edition Minerva e della Galleria Geuer & Geuer, Düsseldorf, sarà presentata una selezione di dipinti dell’artista austriaco Gottfried Helnwein. La mostra, curata da Manfred Möller, si intitola „Quel silenzioso bagliore”.
Nelle sue opere Gottfried Helnwein si occupa della sofferenza spesso silenziosa dei bambini, causata da traumi di guerra o abusi e violenze. Nei suoi dipinti super realistici egli contrappone l'innocenza infantile al sangue, alle bende, alle armi e alle uniformi militari. Attraverso immagini implicitamente brutali, rende visibile la vulnerabilità e il bisogno di protezione dei bambini. Le figure centrali del suo lavoro artistico sono ragazzine pallide, a volte coperte di sangue, a volte in uniforme militare o con un'arma in mano.
Undici importanti opere dell'artista, alcune delle quali di grandi dimensioni, sono adesso esposte in questa mostra nella magnifica sala storica della Biblioteca Marciana, la Sala Sansoviniana, accanto a opere prestate dal Museo Albertina di Vienna. I dipinti entrano in dialogo con i grandi maestri Tiziano, Veronese e Tintoretto, che adornano il magnifico soffitto dello spazio espositivo.
Nato a Vienna nel 1948, il pittore e fotografo Gottfried Helnwein ha studiato pittura con Rudolf Hausner all'Accademia di Belle Arti di Vienna ed è considerato uno degli artisti di lingua tedesca di maggior successo a livello internazionale, ma anche uno dei più controversi del dopoguerra.
L'artista vive attualmente in Irlanda e a Los Angeles. Le mostre di Helnwein attirano un gran numero di visitatori. La sua grande retrospettiva all'Albertina di Vienna nel 2013, per esempio, ha avuto il numero record di oltre 250.000 presenze.
Opere di Helnwein sono presenti nelle collezioni del Museo d'Arte Moderna di Los Angeles, dell'Albertina di Vienna, del Museo Ludwig di Colonia, del Museo Statale Russo di San Pietroburgo e molti altri. Sono collezionisti delle sue opere anche Sean Penn, Nicolas Cage, Arnold Schwarzenegger, Ben Kingsley e Marius Müller-Westernhagen.
In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo che contiene, tra gli altri, un testo di Demetrio Paparoni. Critico d’arte esperto del lavoro di Gottfried Helnwein, Paparoni terrà il discorso di apertura.
Mostra:
Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana
Ingresso per la mostra:
Museo Correr
Piazza San Marco n°52 – Ala Napoleonica;
I – 30124 Venezia
www.marciana.venezia.sbn.it
Orario: 11.00 – 17.00 (ultimo ingresso alle ore 16.00) (a causa della pandemia COVID-19, gli orari di apertura possono cambiare con breve preavviso. Vi preghiamo di informarvi in anticipo nella homepage del Museo Correr: https://correr.visitmuve.it/)
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BIBLIOTECA NAZIONALE MARCIANA
La magnifica Biblioteca Nazionale Marciana, fondata nel 1468, è una delle più grandi biblioteche in Italia e conserva importanti collezioni di manoscritti greci, latini, italiani e orientali. In totale, il “deposito” del sapere ospita più di un milione di volumi, tra cui incunaboli, stampe, materiale cartografico, circa 13.000 manoscritti. Tra i cimeli della biblioteca vi sono il testamento del famoso avventuriero ed esploratore veneziano Marco Polo e due celeberrimi manoscritti che tramandano l’Iliade di Omero, risalenti ai secoli XI e XII. La biblioteca vanta anche magnifiche Sale Monumentali con dipinti che decorano pareti e soffitti, opera dei maggiori artisti rinascimentali, tra i quali Tiziano, Veronese e Tintoretto. Oggi, le mostre hanno luogo nella sala che un tempo era frequentata da grandi studiosi, brillanti strateghi e teste coronate. "Le biblioteche sono i depositi dell'anima, in cui la sete di conoscenza creata dallo spirito è sempre soddisfatta, sempre affinata, e mai sazia per eccesso: Lo spirito li riconosce come sua dimora e si crede a casa sua". Johann Christoph Stockhausen, 1752.