Come in un bosco. La mostra di Yukoh Tsukamoto a Roma
Fino al 15 luglio, Yukoh Tsukamoto è all’Atelier Gallery di Roma con il progetto Le lacrime della natura a cura di Ljuba Jovicevic e Ana Laznibat. Una riflessione sugli aspetti più misteriosi della natura.
Per la sua seconda personale negli spazi dell’Atelier Gallery di via Panisperna, Yukoh Tsukamoto (Osaka, 1954; dal 1993 vive a Milano) propone un nuovo e avvolgente racconto boschivo che invita lo spettatore a immergersi radicalmente in un universo fluttuante, a tratti ambiguo e misterioso, umbratile e sinuoso. Agile nel definire i lineamenti di un albero, di un arbusto o di un fiore, Tsukamoto propone in questa sua esposizione curata da Ljuba Jovicevic e Ana Laznibat un corpus di opere che si nutrono di luce, intesa come una voce tagliente, come una melodia nostalgica di quello che è stato.
LE OPERE DI YUKOH TSUKAMOTO
Con Le lacrime della natura (il titolo indica una riflessione dell’artista sulla natura ormai del tutto domata e ferita dall’incuria quotidiana), siamo di fronte a una serie di opere – realizzate con la tecnica gum print (“una stampa simile alla litografia su pietra, ma con la quale è possibile stampare pochissime copie, ognuna diversa dall’altra, essendo la matrice di carta”, avvisano Ana Laznibat e Zoe Di Troia nel testo di presentazione) – che ruotano tutte attorno a una grande installazione: ed è come entrare in una macchia, dove ad accompagnarci sono le ombre e i movimenti di alcuni bozzoli trasparenti, quasi luttuose tele di ragno, nei quali sono presenti frutti secchi di liquidambar (sucinum, secondo i latini, o anche lapis ardens), l’albero da cui gli Aztechi ricavavano l’ococal.
‒ Antonello Tolve
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