Là dove abita il design
Un viaggio attraverso le architetture fieristiche europee in cui ogni anno si dà appuntamento il mondo del design. Dalla Fiera di Rho-Pero disegnata da Fuksas al nuovo complesso di Colonia, dall’ampliamento eseguito da Alessandro Ripellino a Stoccolma al Las Palmas Building di Rotterdam.
Nei primi quattro mesi dell’anno, in Europa si concentrano i migliori eventi dedicati al design. Ma quali sono le architetture dove le fiere registrano il tutto esaurito? Oltre alle più conosciute, come l’Imm di Colonia, il Salone Internazionale del Mobile di Milano, la Stockholm Furniture Fair e il London Design Festival, ci sono le new entry come le design week di Parigi, Berlino, Malta, Firenze, Copenhagen, Eindhoven, Vienna, Venezia e l’Object di Rotterdam.
Con il crescente successo del design, anche l’architettura si è dovuta adattare a fargli da contenitore. Non più edifici dismessi risistemati a nuovo, ma interi quartieri costruiti dal nulla, nelle periferie, dove i grandi spazi a disposizione hanno permesso sperimentazioni e risultati, ben oltre quell’architettura definita commerciale.
Nel settore, l’esempio apripista, per caratteristiche e dimensioni, è il nuovo Polo Fiera di Rho-Pero su progetto di Massimiliano e Doriana Fuksas realizzato tra il 2002 e il 2005. A Milano l’esigenza di un nuovo complesso era nell’aria da anni. Visto il moltiplicarsi dei visitatori, la vecchia Fiera Campionaria non era più sufficiente. Demolita in parte per ospitare il futuro quartiere Citylife – disegnato a sua volta dalle archi-star Isozaki, Libeskind e Hadid – a oggi è rimasto solo l’impianto di zona Portello: Fieramilanocity che, insieme al grande complesso di Rho-Pero, costituiscono il polo fieristico più grande d’Europa, con oltre 700.000 mq di superficie espositiva.
Ma gli stessi numeri della nuova struttura sono imponenti: un perimetro di 5 km, una superficie costruita di circa 1.000.000 mq distribuiti su una lunghezza di 1.500 metri, il tutto circondato da 9 ettari di parco. Per un costo totale di 800 milioni euro. Nonostante le grandi dimensioni, il tutto è ben calibrato e a misura d’uomo. La chiave di volta del progetto sta nella grande copertura vetrata. Sovrasta il lungo percorso centrale, che separa le due fasce di padiglioni, fondendo le diverse componenti del complesso. La location perfetta per ospitare il Salone del Mobile che, senza dubbio, dal 1961, anno in cui nasce, è il maggior punto di riferimento internazionale del settore.
Ma c’è un’altra città che vanta una lunga storia in materia di design. È Colonia, che dal 1949 ospita Imm Cologne, fiera internazionale dell’arredamento. Fino al 2005, la sede era lo storico edificio Rheinhallen sulle sponde del Reno. Le nuove esigenze la fanno traslocare in un complesso progettato ad hoc, a carattere più schiettamente fieristico, fatto di geometrie regolari, con grandi spazi liberi e ampie vetrate . Quasi 300.000 mq di superficie espositiva distribuita in 11 padiglioni, con 10 ettari di spazio esterno. L’appuntamento è dal 14 al 20 gennaio del 2013.
Sempre il Nordeuropa si conferma leader del settore con un altro imperdibile evento. La Stockholm Furniture Fair si terrà nel 2013 dal 5 al 9 febbraio in una delle strutture più importanti della regione del Mar Baltico. Un grande complesso costruito nel 1971 nella zona sud-occidentale della capitale svedese che, nonostante il clima di recessione, ha subito un notevole ampliamento nel 2010 su progetto dell’architetto italiano Alessandro Ripellino, fondatore dello studio svedese Rosenbergs arkitekter. I nuovi 10.000 mq si connettono al complesso preesistente grazie a una particolare galleria con muri vegetali e soffitto a specchi. Degna di nota è anche la caratteristica facciata a fasce orizzontali intrecciate tra loro.
Molto più giovane, invece, è l’esperimento di Object Rotterdam nato da qualche anno che, in concomitanza con Art Rotterdam, a febbraio invade la città per una settimana di eventi incentrati sul design olandese. La sede ufficiale è il Las Palmas Building, costruito nel 1953 e riadattato nel 2008 su progetto dello studio Benthem Crouwel Architects che, per ampliarne gli spazi, disegna un attico sospeso a 3 metri sul tetto dell’edificio, arrivando a 25.000 mq di superficie totale. Le linee sinuose e metalliche del nuovo elemento contrastano con le architetture circostanti del Molo Wilhelmina affacciato sul fiume Maas, ottenendo un risultato di grande impatto visivo.
Zaira Magliozzi
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #6
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