Marco Cordone – Play in the landfill

Informazioni Evento

Luogo
AUDITORIUM
Amatrice, Amatrice, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
07/08/2021

ore 17

Patrocini

Promosso dall’Associazione IlluminAmatrice
Con il patrocinio e il contributo della Regione Lazio
Con il patrocinio del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga
Con il patrocinio del Comune di Amatrice

Artisti
Marco Cordone
Curatori
Barbara Pavan
Generi
arte contemporanea, personale

Play in the landfill di Marco Cordone, a cura di Barbara Pavan, la prima mostra ospitata nel nuovissimo Auditorium di Amatrice appena inaugurato.

Comunicato stampa

Marco Cordone
Play in the landfill
A cura di Barbara Pavan

IlluminAmatrice Festival 2021

Inaugurazione 7 agosto 2021 ore 17.00

Auditorium Cinema Teatro
Amatrice

Fino al 28 agosto 2021

Apre sabato 7 agosto 2021, alle ore 17.00, Play in the landfill di Marco Cordone, a cura di Barbara Pavan, la prima mostra ospitata nel nuovissimo Auditorium di Amatrice appena inaugurato.
La mostra è inserita nell’ambito di IlluminAmatrice Festival 2021 promosso dall’Associazione IlluminAmatrice con il patrocino della Regione Lazio, del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga e del Comune di Amatrice.
Play in the landfill è un progetto fotografico di Marco Cordone che ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali tra cui, ultime in ordine di tempo, le due menzioni d’onore per altrettanti scatti conferitegli lo scorso novembre dallo Spider Awards B&W di Beverly Hills, concorso fotografico giunto alla sua XV edizione e che seguono, tra gli altri, il terzo premio al Monovision Photography Awards di Londra e i molti premi nelle sezioni Fotogiornalismo, tra cui PX3 di Parigi e Ipa Awards di New York.
Parallelo al pluripremiato cortometraggio “Under the water” prodotto da StoryRec e con la regia di Davide Lupinetti, il progetto documenta disabilità e integrazione dei ragazzi che vivono adiacenti alla discarica di Dandora, la più grande discarica dell’Africa, uno dei luoghi più inquinati del Kenia, dove vengono stoccate tonnellate di rifiuti senza alcun controllo e dove questa montagna infernale, oltre ad essere causa di un enorme inquinamento, rende l’aria irrespirabile.
Qui, nella slum di Korogocho che non promette un futuro per nessuna persona che la abita, è difficile immaginare la vita di un bambino. Un luogo di miseria e desolazione che Cordone racconta attraverso Barak, un bambino disabile che i coetanei integrano perfettamente nella loro quotidianità fatta di giochi e di vitalità, nonostante il contesto; la mostra testimonia come lì, ai margini dell’inferno, la disabilità non sia motivo di esclusione sociale ed apre una riflessione profonda su cosa significhi inclusione e come la si intenda qui, ai margini dei nostri paradisi opulenti e molto meno disagiati.
Marco Cordone, abruzzese, classe 1977, vive a Pineto e lavora dovunque lo porti la sua macchina fotografica. Cresciuto con la passione per la fotografia, ha studiato Storytelling presso la MOOD Academy del reporter Stefano Schirato. Dal 2014 lavora come fotografo di scuderia nel campionato automobilistico GT Italiano e negli anni successivi entra nel mondo del cinema come fotografo di scena di cortometraggi.