Il post Macao? Va al passo dell’OCA. Fra luci (poche) e ombre (molte), presentato a Milano il progetto delle Officine Creative Ansaldo
L’annuncio il 15 maggio; la pubblicazione del bando per partecipare il 5 giugno e la sua chiusura l’8; il 13 la presentazione del progetto nelle fasi già definitive: dal 14 al 17 la messa in pratica. Una marcia a tappe forzate quella delle Officine Creative Ansaldo, felicemente contratte nell’acronimo OCA: la risposta del Comune di […]
L’annuncio il 15 maggio; la pubblicazione del bando per partecipare il 5 giugno e la sua chiusura l’8; il 13 la presentazione del progetto nelle fasi già definitive: dal 14 al 17 la messa in pratica. Una marcia a tappe forzate quella delle Officine Creative Ansaldo, felicemente contratte nell’acronimo OCA: la risposta del Comune di Milano alla provocazione lanciata da Macao. Mezza giunta Pisapia in campo nei 70mila metri quadri della fu acciaieria: un lungo fine settimana di eventi che, considerati i tempi da blitzkrieg, non possono non sapere di raccogliticcio. Una spruzzata di musica jazz, immancabile animazione per infanti e proiezioni video: considerato che i big sono quelli di Studio Azzurro, il menù non è di quelli da far tremare i polsi. Pazienza: forse ad organizzarla con maggiore respiro e meno fretta si sarebbe cavato fuori qualcosa di più.
Più stuzzicanti, in potenza, le visite alle aree non ancora recuperate delle acciaierie; ma anche i workshop, in sintesi le chiacchierate (speriamo dialoghi e non monologhi), con gli assessori a cultura, tempo libero e lavori pubblici. Nuovi spazi per la creatività a Milano: il sasso lanciato da Macao viene raccolto dall’amministrazione, che prova a raccontare cosa ha in mente per il futuro della città. Anche grazie al confronto con Philippe Foulquié, degli spazi “La Friche” di Marsiglia, e Naomi Hersson-Ringskog, del newyorchese “No Longer Empty”, avventure di appropriazioni e occupazioni di successo. Appuntamento all’ex Ansaldo, allora: ammesso gli assessori sappiano dove si trova. Già, perché il Comune di Milano – su sito e comunicazioni ufficiali – insiste nel piazzare l’ex Ansaldo al civico 34 di via Tortona. Lì ci sta un negozio di mobili: l’indirizzo corretto è il 54, con ingresso anche dal 34 sì, ma dell’adiacente via Bergognone. Se il buongiorno si vede dal mattino…
– Francesco Sala
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