L’abbraccio visto dai fumettisti. Una mostra itinerante in Italia

Tutto pronto per il nuovo progetto espositivo “Free Hugs. L'abbraccio a fumetti”. Protagonisti della rassegna sono quaranta maestri della nona arte, invitati a interpretare attraverso il fumetto questo gesto di vicinanza e affetto.

Gli afferenti C-tattili sono i nervi che, stimolati da carezze e abbracci, fanno rilasciare l’ossitocina, l’ormone del benessere. Non è certamente la fisiologia il focus della mostra itinerante Free Hugs. L’abbraccio a fumetti. Semmai, la collettiva allinea gli infiniti inneschi e le sfumature racchiuse dentro due (o più) corpi che si stringono attraverso sessanta tavole originali di quaranta artisti italiani e internazionali.

Alice Socal. Sandro © Alice SocalGLI ARTISTI IN MOSTRA

Will Eisner, Gipi, Davide Reviati, Yvan Alagbé, Zuzu, Kalina Muhova, LRNZ, Manuele Fior e molti altri disegnano corpi che si stringono, teneri, sensuali, respingenti, sempre e comunque “nudi” nel processo di avvicinamento all’altro, ma soprattutto alla propria fragilità.
In mostra ci sono decine di abbracci diversi. Carichi di erotismo, benché semi-astratti, quelli di Alagbé, impacciati e timidi se disegnati da Zuzu in Cheese. E poi c’è chi gli abbracci li scopre solo – ed esclusivamente – grazie alla finale dei Mondiali di calcio del 1982, come nel caso delle tavole tratte da Morti di sonno di Reviati. Alice Socal ne “prescrive”, infine, una dose giornaliera per tenere alto il livello della summenzionata ossitocina.

Kalina Muhova. GrazieScusa © Kalina MuhovaRITORNARE AD ABBRACCIARSI

Curata da Alessio Trabacchini (critico e co-organizzatore del festival internazionale di fumetto di Bologna BilBOlbul) in collaborazione con il fumettista Giulio De Vita (dal 2018 direttore artistico di PAFF! Palazzo Arti Fumetti Friuli di Pordenone), Free Hugs. L’abbraccio a fumetti sceglie di mescolare stili, tecniche, provenienze, linguaggi per rappresentare l’idea stessa dell’abbraccio. D’altronde, uno, nessuno e centomila sono i modi e le ragioni per abbracciarsi.
Il tema scelto da Trabacchini e De Vita è indubbiamente “caldo”: anche i più ostili al contatto fisico negli ultimi diciotto mesi non hanno potuto fare a meno di riflettere sul senso dell’incontro fra corpi. Se toccarsi diventa rischioso, imprudente, proibito, com’è accaduto durante il lockdown, la rappresentazione di questa consuetudine da parte degli artisti si fa ancora più stimolante e articolata.

Zuzu. Cheese © Zuzu

Zuzu. Cheese © Zuzu

LE TAPPE DELLA RASSEGNA

Anticipata da una preview il 1° settembre alla Sala Laguna del Lido, nell’ambito delle Giornate degli Autori della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, Free Hugs. L’abbraccio a fumetti inaugurerà ufficialmente il 3 settembre all’interno del Festival Pergolesi Spontini di Jesi, la cui 21esima edizione, dal titolo Tutti per uno, vuole essere una riflessione su concetti come condivisione, vicinanza, comunità sotto il segno dell’arte e della cultura.
A Palazzo Bisaccioni, sede della tappa jesina della collettiva, si susseguiranno diverse attività legate al mondo del fumetto, prima di passare il testimone al PAFF! di Pordenone, dove la rassegna è attesa per novembre.

‒ Lorenza Delucchi

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