Francesca Leone – Ulteriori gradi di libertà nella città che resiste
Il progetto di Francesca Leone, artista romana, nel suo riferimento all’abitudine quotidiana di produrre oggetti di scarto e rifiuto, prevede l’esposizione di opere realizzate con materiali poveri quali cemento, ferro, lamiera etc.
Comunicato stampa
Il progetto di Francesca Leone, artista romana, nel suo riferimento all’abitudine quotidiana di produrre oggetti di scarto e rifiuto, prevede l’esposizione di opere realizzate con materiali poveri quali cemento, ferro, lamiera etc. Utilizza ogni dettaglio dell’architettura della sala come per gettare le fondamenta di un’architettura ulteriore, che l’artista non si limita a evocare ma che costruisce “mattone su mattone”. In questo senso l’artista sviluppa un’architettura che potremmo definire ulteriore, che cioè non nega la realtà che abitiamo, ma non si rassegna ad essa. Sono atti di resistenza rispetto alla città digitale, globalizzata, inquinata, pandemica, impaurita o indifferente, espropriata e controrivoluzionaria in cui ci siamo ridotti a sopravvivere. Mostra a cura di Andrea Viliani.
Immagine in allegato: CARTE 24-25-26 (trittico), 2019, pittura ad olio su lamiera in ferro di recupero,3 opere da 130x120 cm ciascuna
Ph. Stefano D'Amadio