Servane Mary – Glitches
Prima mostra del progetto SAN CARLO.
Comunicato stampa
La mostra presenta un nuovo corpo di opere che è stato creato appositamente per la chiesa, rispondendo alla sua
architettura e al suo volume. L’esposizione dei tre dipinti, di dimensioni monumentali (5 metri x 5 metri), è stata specificatamente
pensata per lo spazio. In contrasto, e allo stesso tempo in risonanza con l’atmosfera della chiesa di San
Carlo, le tre opere rendono triangolare lo spazio, aprendo un dialogo tra la storia dell’astrazione e l’atmosfera evocativa
della chiesa, le sue pareti e i suoi pavimenti, la sua trama consumata e segnata dal tempo.
SAN CARLO è lieto di annunciare Servane Mary: Glitches, la prima mostra di arte contemporanea all’interno della
chiesa seicentesca di San Carlo e San Donnino di Cremona, in programma dal 15 settembre al 19 dicembre 2021.
Rinunciando al tradizionale uso della tela, l’artista utilizza come supporto ai suoi dipinti dei fogli laminati di compensato.
L’uso di questo materiale, forato regolarmente, ricalca quello spesso utilizzato per mostrare strumenti o oggetti
che vengono appesi alla griglia dei fori del pannello con dei ganci. Questa struttura rievoca uno degli elementi fondanti
della pittura astratta: la griglia. Le ripetute perforazioni del pannello vibrano di quella nuova percezione ottica tipica
dell’astrattismo.
Servane Mary ha scelto la tavola di colori da utilizzare partendo da un sistema già esistente di colori utilizzati più per
la stampa che per la pittura: il CMYK, acronimo dei termini inglesi di ciano, magenta, giallo e chiave (nero). Il pannello
forato può essere interpretato come uno stencil o un setaccio attraverso il quale il colore passa, si deposita, e sisovrappone.
La base spray argentata applicata sui pannelli è animata da gocce sature di vernice e da segni gestuali. L’immagine
complessiva è il frutto di un processo controllato e aperto al caso.
Mentre i fori determinano, in una certa misura, la composizione dei lavori, la superficie invece non è priva di imprevisti.
Ed ecco che i difetti [glitches], o errori, arrivano a dare all’opera una propria vita pittorica. L’artista, attraverso un processo
decisionale disciplinato e solo apparentemente limitato, e la scelta di un supporto materiale banale e quotidiano,
porta il suo lavoro nello spazio profondo dell’astrazione. Collocati all’interno di uno spazio le cui mura esistono fin dal
XVII secolo e resistono sino ad oggi nonostante il tempo egli accadimenti, questi dipinti possono ricordare visivamente
allo spettatore l’Impressionismo, l’Astrazione Lirica, il Pop, la Process Art, o l’Action Painting, ma ad un’altra velocità,
a un’altra distanza, contemplativa.
La mostra si inserisce e inaugura il progetto SAN CARLO, nato a Cremona dalla volontà di creare un dialogo aperto
tra l’arte contemporanea, il territorio e la comunità locale. Un’opportunità di scambio, ricerca, promozione ed esposizione
di artisti contemporanei, affermati sul panorama artistico nazionale e internazionale, con lo scopo di proseguire
ed implementare le attività dedicate all’arte.
Il progetto nasce per promuovere l’arte contemporanea, intesa come linguaggio per indagare i cambiamenti della
società; come strumento di dialogo e mezzo per stimolare la partecipazione di diverse tipologie di pubblico e attivare
ambienti favorevoli all’innovazione e al cambiamento. La chiesa sconsacrata di San Carlo, luogo nella memoria storica
della città e della comunità, per molti anni oggetto di soprusi e infine definitivamente chiusa al pubblico, riaprirà in
questa occasione per ospitare il progetto SAN CARLO.
Servane Mary nasce nel 1972 a Dijon, Francia. Attualmente vive e lavora a New York. Il suo lavoro è attualmente in
mostra al MoMA PS1 di New York in Greater New York 2021. Il suo lavoro è stato incluso in mostre al Swiss Institute,
New York; all’Abrons Art Center, New York; al Venus Over Manhattan, Miami, Florida. Mary ha tenuto mostre personali
a Kayne Griffin Corcoran, Los Angeles; Triple V Gallery, Parigi; Apalazzogallery, Brescia, Italia; e più recentemente
a JOAN, Los Angeles, che ha presentato Remakes 2006-2018, un sondaggio relativo agli anni 2006-2018,
accompagnato da un libro monografico pubblicato da Pacific. I suoi lavori fanno parte della Schwartz Art Collection
della Harvard Business School di Boston; del Fond Régional d’Art Contemporain, Franche Comte, Francia; del Fonds
Régional d’Art Contemporain, Ile-de-France, Francia; e del Tucson Museum of Contemporary, Arizona.