Repertoire di Mauricio Kagel
Repertoire di Mauricio Kagel (1971). Regìa, scene e costumi a cura di Roberto Paci Dalò.
Comunicato stampa
100 scene, 300 oggetti sonori, 5 performer, una scena dipinta. Un’opera aperta che lascia grande libertà inventiva. Una nuova esecuzione/allestimento in cui «tutto è separato, tutto è insieme».
«La mia intenzione è quella di creare un campo rizomatico a un “repertoire” fatto di un’infinita e sorprendente serie di oggetti e azioni visivi e sonori. Un gesamtkunstwerk (opera d’arte totale). Sarebbe piaciuta a Kagel questa parola? Ma sì, in fondo aveva proprio deciso di stabilirsi nel 1957 a Colonia dove ha trovato terreno fertile per realizzare le sue opere.
Nel disegnare la drammaturgia non ho potuto non pensare alla sua biografia. Una giovinezza porteña e la sua condizione di doppio esule: ebreo europeo a Buenos Aires e argentino a Colonia. Profugo permanente, profugo del pensiero certamente, mi appassionano le sue identità plurime. Il suo rifiuto di un’unica identità è un atto di resistenza e i personaggi in scena in Repertoire “deterritorializzano” ed eccedono il paradigma di genere.
Mi piace pensare a uno spettacolo come organismo interconnesso in maniera profonda. Tutti gli elementi concorrono al risultato finale e lavorare su un autore come Kagel non fa altro che enfatizzare questa necessità di “compresenze” paritarie tra immagine, suono, spazio, corpi, azioni e così via. In breve: il Teatro».
Roberto Paci Dalò