Di fiore in fiore
Studio Arti Floreali ha voluto scegliere la Pittura Botanica per l’apertura del nuovissimo ambiente espositivo nel cuore di Roma. In mostra il mondo silente delle piante nei dettagli colti dal pennello di alcuni dei più significativi esponenti del genere.
Comunicato stampa
Si apre un nuovo spazio espositivo nel centro storico di Roma, poco lontano da Piazza Navona e Castel Sant’Angelo: lo Spazio Arti Floreali, adiacente all’omonimo Studio Arti Floreali, che da tempo si occupa di molte discipline collegate ai fiori e alla loro cultura. Al luogo dove, in venti anni di attività, sono stati realizzati workshop, corsi, mostre e molte iniziative culturali, ora si aggiunge dunque una nuova cornice espositiva, collegata allo Studio da un cortile fiorito, restaurata e attrezzata per accogliere mostre, conferenze, presentazioni, eventi. “Cinquantametriquadrati” - realizzati con criteri e materiali tecnologicamente avanzati - dotati di un sistema di illuminazione adatto a diversi tipi di allestimento, a disposizione per iniziative proposte anche da operatori culturali esterni.
Spazio Arti Floreali verrà inaugurato ufficialmente il 7 ottobre con la mostra “Di fiore in fiore”, una esposizione di Artisti che operano nel campo dell’acquarello botanico, riconosciuti a livello internazionale. Si tratta di Lucilla Carcano, Maria Lombardi, Alfredina Nocera, Luca M. Palermo, Angela Petrini, Carla Pucci da Filicaja, Daniela Savoia, Maria Rita Stirpe, Marina Ubertini, Milena Vanoli, Silvana Volpato ed Elena Zito. Le opere dei suddetti artisti, esposte in molti Musei ed Orti Botanici italiani - perfino nehli esclusivi Kew Gardens di Londra - sono state spesso acquistate da prestigiose raccolte internazionali, come la Sherley Sherwood che possiede la più grande collezione privata, o la Mellon University di Pittsburg, il più importante collezionista pubblico. Una tecnica particolare e preziosa, quella della Botanica dipinta, che si avvale di un medium specifico e difficile da usare, l’acquarello, con trasparenze e colori vibranti impressi in carte preparate, cartoncino o pergamena, con effetti di traslucido alabastro. È stato Luca Palermo – tra gli artisti che esporranno in mostra - a riportare alla luce questa particolare forma d’arte, ricercando nelle pagine degli antichi Maestri modalità tecniche ed insegnandole per anni; alcune sue opere sono esposte al Castello di Windsor, nella Casa regnante inglese.
Nell’ambito dell’inaugurazione, giovedì 7 ottobre (orario 17:30 – 20:00), oltre ad alcuni dei pittori espositori, parteciperà il Prof. Fabio Garbari, ordinario di Botanica sistematica presso la Facoltà di Scienze M.F.N. e poi presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Pisa, dove ha diretto per diversi anni l’Orto Botanico e il Dipartimento di Scienze botaniche, Presidente della Società Botanica Italiana.
Un secondo evento a tema, incentrato sullo stretto rapporto tra Botanica e Ambiente, avrà luogo giovedì 14 ottobre, alla presenza di Giulia Caneva, Professore Ordinario di Botanica Ambientale ed Applicata dell’Università Roma Tre, e il naturalista ed entomologo Enzo Colonnelli, esperto mondiale di insetti coleotteri curculionidi, ben conosciuto nella comunità scientifica nazionale ed internazionale.
Al finissage di mercoledì 20 ottobre (orario 17:00 – 20:00) ci sarà invece Alberta Campitelli, storica dell’Arte e dei giardini, ed ex direttore del Macro e dell’Ufficio Ville e Parchi Storici del Comune di Roma, responsabile della gestione e della conservazione di 42 complessi, nonché artefice di importanti restauri, tra cui Villa Borghese e Villa Torlonia.
DI FIORE IN FIORE - LE OPERE IN MOSTRA
Lucilla Carcano (Cistus salvifolius · Primula vulgaris · Prugne Mirabelle)
Maria Lombardi (Paeonia suffruticosa · Tulipa ‘Estelle Rijveld’)
Alfredina Nocera (Ornithogalum thyrsoides · Paeonia ostii ‘Fenice rosa’)
Luca M. Palermo (Iris bostrensis · Iris x Alcazar)
Angela Petrini (Iris germanica ‘Jaquesiana’ · Iris reticulata ‘Harmony’)
Carla Pucci da Filicaja (Lilium martagon)
Daniela Savoia (Erbacee · Phyllostachys aurea)
Maria Rita Stirpe (Paeonia Rockii · Sambucus nigra)
Marina Ubertini (Cypripedium calceolus · Digitalis ferruginea · Kalanchoe fedtshenkoi)
Milena Vanoli (Anemone nemorosa · Ciperus michelianu)
Silvana Volpato (Cynara cardunculus sub. scolymus · Thumbergia grandiflora · Varietà carciofi)
Elena Zito (Narcissus bertolonii · Narcissus poeticus · Narcissus tazetta)
Vedere, guardare, osservare, sentire, avvicinare, ingrandire, penetrare… ed infine essere avvolti, sedotti e ammaliati perdendo gli usuali canoni di riferimento.
Il senso di queste tavole e della pittura botanica oggi… non certo solo una fedele descrizione, un’illustrazione di particolari remoti, ma piuttosto un essere condotti ad un ribaltamento percettivo, come solo l’arte sa fare. Oggetto/soggetto; cornice/quadro; comparsa/protagonista…
Tutto ciò viene suggerito da queste meravigliose opere dove si diventa un’ape, una farfalla, o anche un coleottero o una ranocchia vorace, che si avvicina a un mondo in cui immergersi e godere di colori, forme, profumi e sapori. L’occhio e il pennello degli artisti percorrono strade per noi inconsuete, magari al termine di una fioritura, o in una fase precoce di sviluppo, o attraverso steli che non sono oggetto della nostra usuale attenzione e trasformano questo mondo silente in un vero protagonista. Complice è certamente una lente di ingrandimento su particolari visti, ma non osservati, su inquadramenti ribaltati, su fenologie trascurate…
Tutto questo viene interpretato con grazia e leggerezza dagli artisti, in un’attitudine e probabilmente in un’affinità profonda con il mondo vegetale, che sostiene e nutre - in una competizione non violenta - il mondo intero.
Un grazie a loro non solo per la sensibilità e l’arte, ma anche per la pazienza e generosità con cui ci conducono in questo invisibile mondo visibile.
Giulia Caneva